Attrice romena di prosa (n. Craiova 1854 - m. 1918). Figlia d'arte, debuttò nel 1872 a Craiova. In seguito interpretò, nei teatri nazionali di Iaşi e di Bucarest, i personaggi del repertorio drammatico [...] nazionale (Alecsandri, Caragiale) e universale (Shakespeare, Molière). Fu nel cast del primo film romeno Razboiul indipendentei ("La guerra dell'indipendenza", 1912). ...
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Uomo politico ungherese, nato a Budapest il 22 marzo 1886 e ivi morto il 10 novembre 1939. Ultimati gli studî, entrò nella carriera amministrativa dello stato e durante la prima Guerra mondiale combatté, [...] come ufficiale degli ussari, sui fronti russo e romeno. Sottosegretario alla presidenza con Bethlen nel 1928 e poi confermato in successivi ministeri, dal 1935 al 1936 fu ministro dell'Agricoltura nel gabinetto Gömbös, cui succedette nella carica di ...
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Grindeanu, Sorin. – Uomo politico rumeno (n. Caransebeș 1973). Laureatosi nel 1997 in Informatica presso la Universitatea de Vest di Timişoara, nel 1996 è entrato in politica nelle fila del Partito della [...] democrazia sociale di Romania, che nel 2001 ha dato vita - insieme al Partito socialdemocratico romeno - al Partito socialdemocratico (PSD). Ministro delle Comunicazioni nel governo Ponta dal 2014 al 2015, dopo la vittoria del PSD alle elezioni ...
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Moldova
Regione storica dell’Europa orientale che si estende dall’arco carpatico esterno verso E. Secondo un’accezione restrittiva, divenuta prevalente, comprende il versante esterno dei Carpazi moldavi [...] e la zona pedemontana tra esso e il fiume Prut e ricade quasi interamente in territorio romeno; secondo un’accezione più ampia, diffusa in passato, include anche a N la Bucovina e a E la Bessarabia, tra il Prut e il Dnestr, vale a dire la massima ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] concorda il trattamento di ti̯ (> s) e la riduzione di u > ü (più tardi o, oi nel dalmatico). Col romeno e con l'albanese sono infine comuni molte parole e molte sfumature di significati: citiamo come esempio i continuatori delle voci basilica ...
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Massiccio montuoso della Romania (Transilvania occid.), costituito da rocce antiche scistose e calcaree e da rocce eruttive recenti. La maggiore elevazione è raggiunta dal Monte Bihor (1.849 m). Vi scorre [...] il fiume Aries Mare e vi si trovano miniere di carbon fossile e ferro. Il nome significa, in romeno, "Monti Occidentali" (sono detti anche Monti del Bihor). ...
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Generale francese, nato nel 1861. Proveniente dalla fanteria, nel 1914 era sottocapo di Stato maggiore dell'esercito, e fu il principale collaboratore di Joffre sino al dicembre 1914. Comandò quindi il [...] del 1916 fu inviato in Romania a capo di una missione militare destinata a riordinare e a sistemare l'esercito romeno sconfitto. Il Gurko, allora capo di Stato maggiore dell'esercito russo, riconosce nelle sue Memorie della guerra e rivoluzione russa ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] dei rispettivi sistemi, a prescindere poi dal fatto che le singole tradizioni grammaticali riconoscano a esse (come avviene per il romeno) oppure no (come perlopiù per l’italiano) lo statuto di genere e il valore di neutro.
Un primo gruppo comprende ...
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Nato a Cigmău (distretto di Hunedoara) in Transilvania, probabilmente nel 1760, figlio di un prete di villaggio. Contemporaneo di G. Sincai e di P. Maior, occupò a Leopoli la carica d'i. r. consigliere [...] al tribunale dei nobili. Oltre al Lexiconul românesc-nemţesc (Lessico romeno-tedesco), contenuto nel ms. 3728 della biblioteca dell'Accademia romena, scrisse due poemi eroicomici: giganiada (La Zingareide), in cui è chiara e confessata dall'autore ...
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Pubblicista (Jucul de Jos 1812 - Sibiu 1893). Fondò nel 1838 la Gazeta de Transilvania con supplemento letterario, che contribuì molto al risveglio della coscienza nazionale dei romeni di Transilvania. [...] Avendo partecipato ai moti del 1848 fu costretto all'esilio. Rientrato in patria fu deputato nella Camera Imperiale di Vienna. È autore di un dizionario ungherese-romeno e di una storia della Transilvania. ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...