Scrittore norvegese (Baerum, Oslo, 1932 - Lillehammer 1991). Affermatosi col romanzo Koloss (1963), in uno stile che molto ha appreso da Joyce e Proust, nel racconto Gemini (1968) svolge un motivo ricorrente [...] nella letteratura norvegese, la satira della cultura nazionale paga solo dei proprî risultati; ne deriva un'umoristica condanna d'un piccolo popolo che nulla crede di dover imparare dagli altri. Fästningon ...
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Scrittore italiano (n. Montichiari 1948). Ha esordito con il romanzo Seminario sulla gioventù (1984), rivelando un’indole paradossale e provocatoria che è sembrata spesso debordare nella copiosissima produzione [...] successiva. Tra i suoi lavori: Vita standard di un venditore provvisorio di collant (1985); Sodomie in corpo 11 (1988); Sentire le donne (1991; nuova ed. 2002); Manuale del perfetto gentilomo (1992; nuova ...
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Titolo («combattimento amoroso, in sogno, di Polifilo») di un romanzo allegorico, pubblicato con 170 xilografie da Aldo Manuzio il Vecchio (1499). Un acrostico contenuto nel testo, formato dalle iniziali [...] dei 38 capitoli, indicherebbe l’autore dell’opera in un Francesco Colonna, secondo alcuni il frate domenicano dei SS. Giovanni e Paolo (Venezia 1433 o 1434 - ivi 1527), secondo altri il principe romano, ...
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Scrittore francese (Parigi 1936 - ivi 1982). Impostosi col primo romanzo Les choses (1965; trad. it. 1986), che rivela l'influsso del nouveau roman, affinò le sue qualità di arguto stilista nei romanzi [...] successivi (Un homme qui dort, 1967, trad. it. 1980; i lipogrammi La disparition, 1969, trad. it. 1995, e Les revenentes, 1972; W ou le souvenir d'enfance, 1975, trad. it. 1991) e in testi estranei ai ...
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Scrittrice statunitense (n. New York 1928). Esordì con il romanzo Trust (1966), seguito da The pagan rabbi and other stories (1971; trad. it. 1995) e Bloodshed and three novellas (1976), imponendosi tra [...] Fame and Folly (1996) e The din in the head (2006). Ha scritto, tra l'altro, l'opera teatrale Blue light (1994), i romanzi Heir to the glimmering world (2004; trad. it. 2005), che racconta le vicissitudini di una famiglia di esuli nel Bronx e Foreign ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1926 - ivi 1988). Esordì con il romanzo di ambientazione rurale Los bravos (1954), esempio di realismo sociale in cui era raggiunto un perfetto equilibrio tra impostazione tematica [...] espressivo unito a tecniche narrative di tipo cinematografico sono tra gli aspetti più apprezzabili della sua prosa. Fra gli altri romanzi si segnalano: A orillas de una vieja dama (1979), Cabrera (1981), Los jinetes del alba (1984), El Griego (1986 ...
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Cien años de soledad (trad. it. Cent’anni di solitudine) Romanzo (1967) del romanziere colombiano G. García Márquez (1927-2014), che gli valse il premio Nobel per la letteratura (1982).
Approfondimento [...] di Ines Ravasini, da García Márquez, Gabriel (Enciclopedia dei ragazzi)
§ Il capolavoro Nel 1967 García Márquez pubblica il romanzo che lo ha reso famoso: Cent'anni di solitudine. È la storia dell'ascesa e della caduta della città di Macondo, fondata ...
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Scrittore tedesco (Butzbach, Assia, 1902 - Magonza 1963). Si affermò col romanzo Jahrgang 1902 (1928), denuncia delle tristi esperienze della gioventù in tempo di guerra; fecero seguito, sulla stessa linea [...] Frieden (1930) e Das Gut im Elsass (1931). Nel 1933 fu costretto a emigrare in Svizzera, dove scrisse un altro romanzo di grande successo, Der letzte Zivilist (1935), ancora avverso al regime nazista. Ma nel 1939 tornò in Germania, allineandosi alle ...
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Mazzucco, Melania Gaia. – Scrittrice italiana (n. Roma 1966). Dopo la laurea in Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e gli studi al Centro sperimentale di cinematografia ha iniziato [...] per misurarsi con altri deserti, più intimi e domestici, e la favola Il bassotto e la regina, ed è del 2013 il romanzo Sei come sei, storia di una coppia omosessuale in lotta contro i pregiudizi. Nel 2014 ha pubblicato il volume Il museo del mondo ...
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orfananza
s. f. La condizione di chi è orfano.
• Romanzo di orfananze e profonde solitudini: segnate dal riso amaro di Poppi; dalla disperazione di Paola; dai dubbi e dalla disperazione di Luca di fronte [...] alla morte dei bambini affidatigli; di Pietro, che si porta dentro da sempre il silenzio di Dio, l’«unico padre che aveva avuto nella vita e che restava muto e vigliacco da una vita, appena appena stemperato ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...