Lilin, Nicolai. – Pseudonimo dello scrittore russo Nicolaj Verjbitkii (n. Bender, Transnistria, 1980). Di origini polacche, trasferitosi nel 2004 in Italia, ha esordito con il romanzo Educazione siberiana [...] la sua produzione successiva. Tradotto in numerose lingue, il romanzo – la storia di un’iniziazione alla criminalità imbastita sul culturali tradizionali – è stato trasposto da G. Salvatores nell’omonimo film del 2013, di cui L. ha cofirmato la ...
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Scrittore di lingua inglese (n. Colombo 1943); originario di Śrī Laṅka, naturalizzato canadese. Dopo le prime raccolte di poesia (The dainty monsters, 1967; The man with seven toes, 1969), ha pubblicato [...] 1976; trad. it. Buddy Bolden's Blues, 1995). Si è affermato con i romanzi Running in the family (1982; trad. it. Aria di famiglia, 1997), In gli è valso il Booker Prize e ha ispirato l'omonimo film (1996) di A. Minghella. Autore di coerente impegno ...
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Regista e attore teatrale e cinematografico inglese (Londra 1946 - ivi 2016). Dopo gli studi presso la Royal Academy of Dramatic Art (dove si è specializzato nella recitazione di W. Shakespeare), ha lavorato [...] Royal Shakespeare Company). Grazie all’interpretazione del visconte di Valmont nella versione teatrale di Le relazioni pericolose (tratto dall’omonimoromanzo di P. C. de Laclos), nel 1986 ha ottenuto una nomination ai Tony Award e l’ingaggio per il ...
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Scrittore statunitense (n. Exeter, New Hampshire, 1964). Dopo la laurea presso la Phillips Exeter Academy si è trasferito in California dove ha lavorato per un periodo come cantante, attore e pianista. [...] deciso di dedicarsi interamente alla scrittura. Nel 1996 ha esordito con il romanzo Digital fortress (trad. it. Crypto, 2006). Nel 2000 ha pubblicato sui Templari, nel 2006 è stato tratto il film omonimo, così come è avvenuto nel 2009 con la ...
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Wang, Wayne. – Regista statunitense (n. Hongkong 1949). Tra gli autori più interessanti del cosiddetto cinema asiatico-americano, in grado di passare con abilità dai toni leggeri della commedia a quelli [...] (1985), Eat a bowl of tea (1989), The joy lucky club (1993; Il circolo della fortuna e della felicità) dall'omonimoromanzo di A. Tan, intervallati nel 1987 dal noir Slam dance (1987; Slamdance ‒ Il delitto di mezzanotte). Il successo di pubblico ...
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Poeta e regista italiano (Milano 1920 - Roma 2015), fratello di Dino. Fra i poeti della generazione post-ermetica è stato uno dei più pronti ad avvertire l'urgenza di articolare in "discorso" l'essenzialità [...] suoi testi poetici. Nel cinema il suo nome è legato soprattutto al Diario di una schizofrenica (1968), tratto dall'omonimoromanzo di M. A. Sechehaye. Altri suoi film, tutti centrati sull'analisi psicologica: Una stagione all'inferno (1971); Un amore ...
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Scrittrice cilena (n. Santiago del Cile 1951). Dopo aver vissuto alcuni anni in Europa (a Parigi per motivi di studio e a Roma in esilio dopo il golpe di A. Pinochet), a fine anni Settanta è tornata in [...] tanto (1991, Noi che ci vogliamo così bene), romanzo che ha avuto un notevole successo. Da allora ha scritto (1995, Antigua, vita mia, da cui H. Olivera ha tratto l’omonimo film), Nuestra señora de la soledad (1999, Nostra signora della solitudine), ...
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Gaglianone, Daniele. - Regista cinematografico italiano (n. Ancona 1966). Torinese d’adozione, nel 1991 si è laureato in Storia e critica del cinema presso l’Università di Torino. Negli anni Novanta ha [...] è valso il David di Donatello 2009. Tra i suoi lungometraggi principali si ricordano Pietro (2010), Ruggine (2011, tratto dall’omonimoromanzo di S. Massaron), La mia classe (2013), Dove bisogna stare (2019) e Il tempo rimasto (2021); qui come nella ...
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, Héctor Eduardo. Regista e sceneggiatore cinematografico argentino naturalizzato brasiliano (Mar del Plata 1946 – San Paolo 2016). Regista impegnato, considerato uno degli autori più innovativi del cinema [...] spesso utilizzando sceneggiature di derivazione letteraria. Il suo film più celebre è O beijo da mulher aranha (1985), tratto dall’omonimoromanzo di M. Puig, candidato al premio Oscar per la miglior regia e che ha fatto vincere l’Oscar come miglior ...
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Regista cinematografico ucraino (Odessa 1901 - Mosca 1981). Esordì nel 1928 con una regia in collaborazione V bol´šom gorode (In una grande città); dopo alcuni film dedicati a emergenti problemi sociali, [...] posteriori: Sel´skaja učitel´nica (La maestra di villaggio, 1947) e Mat´ (La madre, 1956, dal romanzo di Gor´kij che aveva già ispirato l'omonimo film di Pudovkin del 1926). La sicura abilità professionale rimane, anche se indirizzata verso dignitose ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
oblomovismo
s. m. – Atteggiamento di apatica e fatalistica indolenza, assunto come caratteristica emblematica della generazione russa anteriore all’abolizione della schiavitù della gleba (1861). Il termine, tratto dal nome di Oblomov ‹ablòmëf›...