(App. III, I, p. 276)
Scrittore e saggista francese; dal 1968 insegna letteratura nelle università di Vincennes, Nizza e Ginevra.
È nota l'importanza della presa di posizione di Sartre sul nouveau roman, [...] forma riconosciuta di un romanzo veramente rinnovato, nato dalle ceneri di una profonda e lunga crisi. In B., Sartre ha identificato il solo scrittore capace di (1978); Envois (1980, sorta didiario); Résistances, conversations aux antipodes avec ...
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TANIZAKI, Jun'ichirŏ
Giuliana Stramigioli
Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 24 luglio 1886, morto a Yugawara il 30 luglio 1965; insieme con Kawabata Yasunari il massimo scrittore contemporaneo giapponese. [...] gusto estetico propri della tradizione giapponese. La trasposizione in lingua moderna del grande romanzo classico Genji monogatari contribuisce a perfezionare il suo stile, in una formadi espressione che è moderna e allo stesso tempo classica, mèta ...
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GOMBROWICZ, Witold
Pietro Marchesani
Scrittore polacco, nato a Małoszyce il 4 agosto 1904, morto a Vence (Francia) il 25 luglio 1969. Laureatosi in legge a Varsavia, studin̄ economia e filosofia a Parigi [...] rituale di una cultura dissociata dalla realtà trapassa nel romanzoin un'allegoria della condizione d'inautenticità dell'uomo. La lotta fra la maturità e il richiamo dell'immaturità, ossia la contrapposizione tra vecchiaia e giovinezza, tra forma e ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] di lillà di rarità ineffabile"), di preziosità, di esotismi, di delicate empietà, di glauche ambiguità, che riesce così stucchevole nelle pagine del Lorrain e di tanti altri decadenti, si anima in capriccio, in balletto nei brevi romanzidiforma ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] della polizia contro i romanzi storici, adottò la forma della narrazione storica, e tolse al Procida e alla sua congiura la parte dominante che gli aveva attribuito finora. Ma già il breve spazio di tempo - un anno appena - in cui sarebbe avvenuta ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] suo discorso è più sommesso, ed in un certo senso gli appartiene meno del discorso del romanziere o del grande poeta. Non tanto in Messico a proposito di Hollywood) e da un ulteriore viaggio nel 1937-38, sotto la solita formadi articoli di inviato ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] un discorso, Dell'avvenire del romanzoin Italia (pubblicato lo stesso anno, poi in volume, a cura di P. Nardi, Vicenza 1928), nel quale riconosceva appunto il romanzo come la forma letteraria capace di raggiungere il pubblico più vasto, esercitando ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] Taccuino di Caporetto, ottobre 1917 - aprile 1918, Milano 1991). Contenuto in sei quaderni o block-notes, il diario riguarda il In questo primo tentativo diromanzo, il G. scopre la definitiva impossibilità di racchiudere la propria prosa nelle forme ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] di Pin, un bambino di dieci anni, dunque sotto formadi fiaba: ma una fiaba acre, crudele, distorta come la percezione didi scrivere racconti di città e di bosco, di fabbrica e di scoglio, e apologhi in chiave politica, ma i suoi tentativi diromanzo ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] di sintesi, formava il carattere di un grande giornalista indi dettare le lezioni nelle scuole, auspicando l'avvento di veri libri di testo. Meditava allora anche opere poetiche e una specie diromanzo storico, La nuova Grecia, storia profetica, di ...
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(auto-fiction) s. f. inv. Genere letterario in cui l'autrice o l’autore è protagonista delle vicende di finzione narrate. ♦ Dominguez, che incarna se stesso, fa vivere allo spettatore il prima, il durante e il dopo (ovvero il processo) della...