Poeta norvegese (Cristiania 1811 - Copenaghen 1884), il più felice interprete del Romanticismo in Norvegia; un viaggio in Italia accentuò le sue simpatie per il cattolicesimo. Oltre le liriche dei volumi [...] Digte, gamle og nye ("Poesie vecchie e nuove", 1848), Nye digte ("Nuove poesie", 1850) e Sorg og trost ("Dolore e conforto", 1852), scrisse numerosi drammi nazionali: Kong Sverres Ungdom ("La giovinezza ...
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Poeta e drammaturgo danese (Copenaghen 1779 - ivi 1850). Fu il massimo esponente del romanticismo scandinavo, rinnovatore della letteratura danese e il suo poemetto Guldhornene («I corni d'oro», 1802, [...] tragedie, melodrammi, liriche, ballate, commedie, fiabe, novelle; il valore disuguale di questa produzione fece dell'acceso romanticismo di O., imbevuto di mitologia nordica, il bersaglio di critiche taglienti, cui diede voce soprattutto J. I ...
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Autore drammatico (Valence 1820 - Parigi 1889). Esordì nella "scuola del buon senso" (nata come tendenziale reazione al Romanticismo) con La ciguë (1844), Un homme de bien (1845), L'aventurière (1848), [...] Gabrielle (1850), tutte commedie in versi imposte su una tesi di morale sociale. Le gendre de M. Poirier (1854), commedia in prosa, in collaborazione con Jules Sandeau, fu considerata il suo capolavoro. ...
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Scrittore slovacco (Záborie 1812 - Župčany 1876). Riflesse nella sua personalità e nella sua opera le contraddizioni interne del tardo romanticismo. Dopo aver esordito come classicista (Bajky "Favole", [...] 1840; Žehry "Epigrammi", 1851), trattò temi tratti dalla storia slovacca, russa e serba e temi popolari in numerosi drammi raccolti in tre volumi (Básně dramatické "Poesie drammatiche", 1865; Lžedimitrijady ...
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Drammaturgo greco (Mitilene 1834 - ivi 1907), filologo, prof. di storia all'univ. di Atene. Scrisse tragedie in trimetri giambici e in lingua arcaizzante, alternando con pari efficacia le suggestioni del [...] romanticismo (Μαρία Δοξοπατρῆ "Maria Doxopatrì", 1857) ai nitori della classicità (Μερόπη "Merope", 1866; Φαύστα "Fausta", 1893). La sua opera teatrale è raccolta in Δράματα ("Drammi", 1903). ...
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Letterato (Roma 1791 - ivi 1849); benché classicista acceso, le sue tragedie (Alcmeone, Alfredo il grande, La regina Giovanna) rivelano, nell'assidua ricerca di una cupa scenografia e nel gusto del particolare [...] storico, una fondamentale adesione al romanticismo. ...
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Commediografo (Parigi 1771 - ivi 1845), autore, tra l'altro, di Le mari instituteur (1804); Vincent de Paul (1804); La mort de Jeanne d'Arc (1805); Petite école des mères (1808), commedie nelle quali appaiono [...] i caratteri del primo Romanticismo francese. ...
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BORTOLOTTI, Francesco
Anna Ottani
Nacque a Bologna il 12 luglio 1802. Allievo di Francesco Cocchi, ne svolse ulteriormente i tentativi di orientare in senso pittoresco la scenografia teatrale, fino [...] ad abbandonare del tutto ogni impronta rigorosamente verista, come pure i residui di un romanticismo enfatizzato e drammatico. Con la collaborazione prevalente di C. Badiali (altre volte ebbe vicini P. Zanolini, D. Ferri, L. Martinelli, F. Migliari, ...
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Pseudonimo dell'autore drammatico Georges Mathevon de Curnieu (Parigi 1860 - ivi 1917). Si citano: L'école des veufs (1889); La dupe (1891); L'avenir (1899); Ces messieurs (1902). Collaboratore di A. Antoine [...] e sostenitore del Théâtre-Libre, fu uno dei principali artefici della profonda riforma del teatro francese, dal romanticismo al realismo. ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...