Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] soggiorno milanese diede a V. una maggiore esperienza dei problemi artistici e della vita italiana: il tardo romanticismo, la Scapigliatura, la crisi della società risorgimentale, le suggestioni degli ambienti mondani. Di qui il fondo letterario ...
Leggi Tutto
Poeta, narratore e critico statunitense (Boston, Massachusetts, 1809 - Baltimora 1849). Rimasto orfano all'età di due anni di entrambi i genitori, attori di una compagnia itinerante, fu adottato da John [...] , The poetic of principle (1849). ▭ Costantemente in bilico tra un'intima predilezione per i canoni estetici del primo romanticismo e una convinta adesione al principio speculativo di derivazione razionalista, la scrittura di P., dalla narrativa alla ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del filosofo e poeta tedesco Friedrich Leopold von Hardenberg (Oberwiederstedt, Mansfeld, 1772 - Weissenfels 1801). Allievo di F. Schlegel, N. fu uno dei maggiori animatori del circolo romantico [...] fu entusiasta celebratore del Medioevo cristiano e imperiale, esprimendo perfettamente le tendenze reazionarie e regressive proprie del romanticismo tedesco. E trova la sua espressione più compiuta nel secondo romanzo, Heinrich von Ofterdingen (1799 ...
Leggi Tutto
In senso lato, genere poetico cui si possono ascrivere tutte quelle opere che hanno quale fine essenziale l’informazione, come trattati scientifici, manuali divulgativi di varie discipline, esposizioni [...] metà del Settecento appaiono già i segni di una nuova sensibilità, nelle Seasons del J. Thomson, e nella meditazione sentimentale di E. Young. Il Romanticismo, concependo la poesia come espressione d’intimi sentimenti, segnò la fine del genere. ...
Leggi Tutto
Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] indiano, sovrapponendo alle tradizioni indigene, soprattutto nel secolo scorso, generi ed esperienze occidentali come, per es., il Romanticismo o il Realismo. Questi movimenti europei non hanno infatti mancato di influenzare, in modi e con esiti non ...
Leggi Tutto
SOFFICI, Ardengo (XXXII, p. 15)
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, poeta e pittore, morto a Vittoria Apuana il 19 ottobre 1964. Nel 1938, nel pubblicare la sua raccolta complessiva di versi, Marsia [...] (1977) tra lo stesso Prezzolini e S. (vol. I, 1907-08, a cura di M. Richter).
Bibl.: F. Flora, in Dal romanticismo al futurismo, Milano 1925; G. Debenedetti, in Il Baretti, IV, giugno 1927; A. Baldini, in Amici allo spiedo, Firenze 1932; E. Falqui ...
Leggi Tutto
PIAZZA, Antonio
Valeria Tavazzi
PIAZZA, Antonio. – Figlio di Giacomo e di una donna di cui non si conosce il nome, nacque a Venezia presumibilmente fra gennaio e metà febbraio del 1742.
Le notizie sui [...] A. P., Napoli 2002; A. Motta, I cambiamenti della forma-romanzo fra Illuminismo e Romanticismo: il caso P., in Letteratura italiana e cultura europea tra Illuminismo e Romanticismo, a cura di G. Santato, Ginevra 2003, pp. 253-273; P. Rambelli, Autori ...
Leggi Tutto
CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] , come quel movimento, inteso quale tendenza e programma letterario, costituisse una delle forme assunte dall'estremo romanticismo, giunta in Italia sotto il segno dell'influenza francese e tedesca.
Il C. continuava intanto ad approfondire ...
Leggi Tutto
CARRARA SPINELLI, Giambattista
Felice Del Beccaro
Nacque a Clusone (Bergamo) il 26 nov. 1779 da Giovanni Luigi, di famiglia comitale (il titolo era stato conferito dalla Repubblica di Venezia nel 1721 [...] poesia romantica ed infine nella "parodia" Per nozze boreali, il C. difese le sue idee di avversario ostinato del romanticismo, dicendosi persuaso che solo il Monti, di cui era amico, rappresentasse l'unica via di salvezza per la nostra letteratura ...
Leggi Tutto
BAFFI, Vincenzo
Mario Quattrucci
Nacque ad Acri (Cosenza) il 12 maggio 1829, da Gennaro; trasferitosi giovanissimo a Napoli, frequentò la scuola di R. Savarese, laureandosi in legge; entrato nella magistratura, [...] l'influsso del Lamartine sul B., che tuttavia non credeva di essere "ribelle alla scuola dei classici". Il suo romanticismo fu dunque assai temperato, lontano dalle esuberanze della scuola romantica napoletana. La sua opera più nota, l'Arrigo, ripete ...
Leggi Tutto
romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...