Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] che connota l'intera sua opera e in virtù del quale poté essere considerato tardo esponente del Romanticismo; e dal Romanticismo H. ereditò anche la rinuncia alla ricercatezza aristocratica, la propensione al facilmente comprensibile, ma ciò che ...
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Letterato e storico (gov. di Simbirsk 1766 - Pietroburgo 1826), il più versatile precursore del rinnovamento della cultura russa nei primi decennî del sec. 19º; editore delle riviste Moskovskij Žurnal [...] K., superando il classicismo e introducendo nella letteratura russa il sentimentalismo, spianò non solo la via al futuro Romanticismo, ma agevolò anche, con la rappresentazione di fatti e personaggi umili e quotidiani, il rapido avvento del realismo ...
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Scrittore croato (Zagabria 1838 - ivi 1881). Fu giornalista a Vienna; tornato in patria (1868), diresse il Teatro Nazionale e la principale rivista letteraria croata, Vijenac ("Il serto"). Dopo esordî [...] artistiche (esposte nell'articolo Naša književnost "La nostra letteratura", 1865) ebbero grande influenza sulla generazione successiva; la sua figura e la sua opera segnano il passaggio della letteratura croata dal romanticismo al realismo. ...
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MAIONE, Italo
Maria Paola Arena
Nacque a Buenos Aires l'8 giugno 1891 da Arturo, farmacista, e da Clorinda Rocca. Nel 1910 si trasferì a Roma per iscriversi all'Università, dedicandosi agli studi di [...] 'Università di Innsbruck e, in seguito, di lingua e letteratura tedesca all'Università di Torino, studioso appassionato del romanticismo, il quale promosse intensamente in Italia gli studi di germanistica che all'epoca erano ancora agli albori.
Nella ...
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Poeta e romanziere scozzese (Edimburgo 1771 - Abbotsford 1832). Di antica famiglia scozzese, si dedicò dapprima alla carriera forense con qualche successo, ma presto si rivelò la sua passione letteraria. [...] sottoponendosi a uno sforzo che gli costò la vita; morì poco dopo il ritorno da un viaggio (1831) in Italia. Il romanticismo di S., stimolato dalla lettura delle Reliquies (1765) di Th. Percy e dei poeti tedeschi suoi contemporanei, era una forma di ...
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Scrittore e giornalista (Napoli 1887 - Roma 1972); già redattore del Resto del Carlino e del Mondo (1925-26) di G. Amendola, si ritirò dalla professione perché ostile al fascismo: ostilità che gli procurò [...] con saggi posteriori, 1963); Un quarto di secolo (1925); Il preraffaellismo inglese (1925); Romantici e decadenti inglesi (1926); Romanticismo (1931; nuova ed. 1954); I partiti italiani dal 1948 al 1955 (1955); Destino dell'Occidente (1960); I ...
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Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] divenne l'inno nazionale ungherese; A vén cigany "Il vecchio zingaro", 1854, ditirambo), appaiono fusi gli ideali del romanticismo europeo con gli ideali nazionali e patriottici dell'Ungheria. V. unificò per la prima volta i varî indirizzi poetici ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] crepuscolare.
Il libro, infatti, pur nella ripresa di modalità e atteggiamenti languidi ed estenuati del tardo romanticismo, è chiaramente orientato verso una poetica malinconico-intimistica di "piccole cose" che apre al repertorio crepuscolare ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] : non tanto e non solo per questo. Neppure gli attribuiremmo importanza per il fatto che le tendenze più disparate del romanticismo, che ormai volge al decadentismo, si avvertono già tutte nella sua lirica, che è fenomeno proprio anche di altri poeti ...
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Uomo politico e letterato francese (Martigues, Provenza, 1868 - Saint-Symphorien, Tours, 1952). Teorico del movimento nazionalista e monarchico dell'Action française, espresse le sue teorie politiche in [...] ; combatté tutti gli sviluppi del pensiero moderno (razionalismo, liberalismo, socialismo, ecc.) e soprattutto il Romanticismo quale disordine letterario e confusione mentale e politica (Trois idées politiques: Chateaubriand, Michelet, Sainte-Beuve ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...