Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] ". Tra gli scritti: Guldalderen i dansk Digtning ("L'epoca aurea della poesia danese", 1890) e Svensk Romantik ("Romanticismo svedese", 1804); su problemi della cultura medievale, By og Borger ("Città e cittadino", 1901); sulla cultura italiana ...
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Narratore inglese (Rhondda Valley, Glamorganshire, 1903 - Londra 1978), autore di numerosi romanzi, ma più noto come scrittore di racconti. Quasi tutti sono ambientati nel natio Galles e già nelle prime [...] raccolte (The song of songs, 1927; Aaron, 1927; A pig in a poke, 1931), improntate a un verboso romanticismo, si trovano in nuce tutti i temi che hanno caratterizzato la produzione successiva: la natura, il lavoro nelle miniere, le tradizioni gallesi ...
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Nome letterario dello scrittore romeno Barbu Stefănescu (Delea Nouă, Bucarest, 1858 - Iaşi 1918) che fu anche avvocato e uomo politico. Si rivelò grande oratore soprattutto durante la campagna per l'intervento [...] della Romania nella prima guerra mondiale. Le qualità artistiche del D., cui riuscì di conciliare spesso il romanticismo con il verismo più crudo, si manifestarono subito col primo volume di novelle Suliănica (1885), cui seguirono Trubadurul ("Il ...
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Scrittrice (Francoforte 1785 - Berlino 1859), sorella di Clemens Brentano, moglie di L. A. von Arnim. A Francoforte conobbe Goethe e sua madre: questo incontro fu poi rievocato in forma lirico-autobiografica [...] nel Goethes Briefwechsel mit einem Kinde (1835). Di animo liberale, ardito, aperto ai problemi etico-sociali, la "Sibilla del Romanticismo" (come venne chiamata) fu anche propugnatrice dell'emancipazione della donna. ...
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Scrittore e patriota (n. Padova 1831 - m. 1861 per naufragio mentre tornava dalla Sicilia nel continente). N. visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita [...] scritti mostrano la ricerca di un modello positivo di comportamento morale e politico, e insieme un netto rifiuto del Romanticismo sentimentale. C'è in lui una esigenza di maturità virile, di vigore intellettuale, che egli realizzò partecipando come ...
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Germanista italiano (Pesaro 1908 - Torino 1970); prof. univ. dal 1945, insegnò nell'Istituto orientale di Napoli, quindi a Messina, di nuovo a Napoli e infine a Torino. Ideò e diresse il Dizionario critico [...] letteratura tedesca. Studioso in particolare della letteratura tedesca antica e barocca, pubblicò tra l'altro: Il romanticismo tedesco (1933), Günther (1947), I più antichi documenti letterari tedeschi (1963), Poeti religiosi tedeschi del Seicento ...
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Scrittrice tedesca (Stoccarda 1863 - Marburgo 1911). Incontrò eccezionale fortuna il suo romanzo Die Heilige und ihr Narr, uscito postumo nel 1913 (107 edizioni nel giro di 15 anni). Nello stesso anno [...] uscì il frammento Von der Hexe, die eine Heilige war, anch'esso, al pari del romanzo, esasperata ripresa di un romanticismo aleggiante fra il macabro e l'umbratile. ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] più salda fede morale, l'inclinazione a una sterile rêverie che veniva prendendo consistenza in Italia col secondo romanticismo. Si avviava così a un sempre più pronunciato realismo, dapprima testimoniato dall'ammirazione per la manzoniana "misura ...
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Poeta e pittore (Londra 1828 - Birchington, Kent, 1882), figlio di Gabriele. Tra i fondatori del movimento dei preraffaelliti, propose l'ideale di un'arte in grado di recuperare l'autenticità e la spiritualità [...] del passato. Artista complesso e poliedrico, incarnò con la sua stessa vita molti aspetti del romanticismo; la sua pittura fu estetizzante e sensuale, spec. nelle figure femminili (Beata Beatrix, 1864-70), e notevole fu pure il suo contributo poetico ...
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Poeta (Milano 1774 - Genova 1852). Allievo di Parini, lo esaltò in una Visione (1802); nel 1808 scrisse L'epistola sui sepolcri confrontando Foscolo con Pindemonte. Più tardi, divenuto amico di Manzoni [...] (che lodò i suoi versi), accolse le dottrine romantiche (Sermoni sulla poesia, 1818, che furono detti l'Arte poetica del Romanticismo). T. è inoltre autore d'un poema in ottave, La torre di Capua (1829), delle terzine Scetticismo e religione (1836), ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...