MAZZINI, Giuseppe
Mario MENGHINI
Giovanni GENTILE
Mario MENGHINI
Apostolo dell'unità italiana, nato a Genova il 22 giugno 1805, morto a Pisa il 10 marzo 1872. Era figlio di Giacomo (1767-1848), [...] , che anzi di quegli anni sono certi suoi Zibaldoni, in cui raccolse abbozzi e tracce di poemetti ispirati a puro romanticismo, d'un trattato politico Delle rivoluzioni, e d'altri argomenti. E nel 1826 scrisse le prime sue pagine letterarie: Dell ...
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Storico della filosofia, morto a Roma il 29 dicembre 1948. La rivendicazione culturale ed etica dei valori del liberalismo lo portò ad essere uno dei maggiori esponenti della resistenza degli intellettuali [...] monumentale Storia della filosofia, sono: L'età dell'illuminismo, Bari 1937; Da Vico a Kant, ivi 1941; L'età del romanticismo, ivi 1943; Hegel, ivi 1948. Particolarmente notevole per l'intelligenza del suo pensiero politico è il vol. Il ritorno alla ...
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MUSSET, Alfred de
Pietro Paolo Trompeo
Nacque di nobile famiglia a Parigi l'11 dicembre 1810 e a Parigi morì nella notte dal 1° al 2 maggio 1857. La disposizione a scrivere era tradizionale nei M. Un [...] proprî collaboratori, M. conobbe George Sand e dall'incontro nacque quell'amore fortunoso e celeberrimo, "esemplare" nella storia del romanticismo, che ha avuto i suoi storici gli uni contro gli altri armati, sandisti e mussettisti, e poi, cessate le ...
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Filosofo francese nato a Lione nel 1776, morto a Parigi nel 1847. Figlio di un tipografo editore che stampò la seconda e terza edizione del Génie du Christianisme, nel 1808 promosse col padre la Société [...] e l'esaltazione del "genio del Cristianesimo" e talune vaghe risonanze della nuova filosofia tedesca già preludono al nascente Romanticismo. Nell'estate del 1812 fece la conoscenza di Madame Récamier, confinata a Lione dalla polizia imperiale, e da ...
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Pittore, nato in Bologna l'8 settembre 1852, morto a Venezia il 18 marzo 1924. Attese dapprima alla musica e solo più tardi si dedicò alla pittura, tanto che a venticinque anni era ancora studente nell'Accademia [...] , di cui, in cento quadri, ha tradotto la musica intima e silenziosa. Si è parlato, a proposito delle sue opere, di romanticismo e di classicismo, di Hoffmann, di Pöe, di Baudelaire. Ricerche inutili, perché, se influenze vi sono state, esse non ...
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, Nacque a Madrid nel 1764 e studiò a Salamanca. La sua vita non è ricca di episodî: visse sempre "tra pochi amici e molti libri". L'Enciclopedia e, in generale, le correnti filosofiche francesi del sec. [...] scuola salmantina nella sua prima maniera) né ai suoi predecessori. Per la sua opera lirica sembra un precursore del romanticismo. Fu un novatore del lessico e dello stile, sebbene sia stato di scarsa immaginazione. Alcune poesie sono d'ispirazione ...
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PAUSTOVSKIJ, Konstantin Georgievič
Anjuta MAVER
Scrittore russo, nato a Mosca il 18 maggio 1892, figlio di un ingegnere. Temperamento romantico e amante della vita semplice, dopo aver frequentato l'università [...]
Nel 1911 P. aveva già scritto un primo racconto, ma solo verso il 1925 divenne scrittore di professione. Il suo romanticismo e la sua sensibilità per i problemi psicologici furono causa di non poche accuse di mentalità piccolo-borghese e di mancata ...
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PLANCHE, Gustave
Critico francese, nato il 16 febbraio 1808 a Parigi, dove morì il 18 settembre 1857. Avviato dal padre agli studî di farmacia, il P. preferì gli studî letterarî, dai quali soltanto tardi [...] e troppo polemico per arrivare a ricostruire veramente i valori spirituali della letteratura. Tuttavia, vissuto nel pieno romanticismo, il P. non si lasciò sedurre dalle facili innovazioni ed esercitò nella vita letteraria un'azione correttiva ...
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È il verso tipico della poesia francese. Consta di dodici sillabe; nella poesia classica è sempre diviso in due emistichî di sei sillabe, cosicché gli accenti principalì cadono sulla 6ª e 12ª sillaba; [...] della poesia francese esso diviene il verso francese per eccellenza; e la sua struttura ritmica viene fissata. Solo col Romanticismo si fa strada qualche libertà: ai versi con la cesura normale (dopo la sesta sillaba) si mescola qualche verso ...
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SUTSOS, Panagičtēs (Παναγιώτης Σοῦτσος o Σοῦτζος)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato a Costantinopoli nel 1806, morto nel 1868. Educato insieme col fratello Alessandro a Parigi e in Italia, [...] dove qualche passo ha vera ispirazione lirica. Il Μεσσίας non è che una riduzione del Christus patiens. L'influsso del romanticismo francese su P. S., come anche sul fratello Alessandro, arriva sino all'inserzione di intere strofe di poeti stranieri ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...