MARTÍNEZ RUIZ, José, noto con lo pseudonimo di Azorín
Scrittore spagnolo, nato a Monovar (Alicante) l'11 giugno 1874. Dopo gli studî giuridici seguiti a Valenza, si stabilì nel 1896 a Madrid, dove continua [...] quando risale ad autori lontani nel tempo e nello spirito, ma concreto e penetrante nel ricostruire personalità del romanticismo e dell'età contemporanea: El Alma castellana (1900), La ruta de don Quijote (1905), Castilla (1912), Clásicos y ...
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VOSS, Julius von
Giuseppe Zamboni
Scrittore tedesco, nato a Brandeburgo il 24 agosto 1768, morto a Berlino il 1° novembre 1832. Entrato nell'esercito, si distinse nella campagna di Polonia, e trattò [...] satira nella commedia Die Griechheit (1807), nel romanzo Gemälde der Verfinsterung in Abyssinien (1818, attacco illuministico al romanticismo ted.); problemi sociali nel dramma Liebe im Zuchthause (1807), ecc. Tentò anche un Faust (1823; nuova ediz ...
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LEKEU, Guillaume
Compositore, nato a Heusy presso Verviers il 20 gennaio 1870, morto ad Angers il 21 gennaio 1894. Si addottorò in filosofia; poi per consiglio di Th. de Wyzewa frequentò la scuola di [...] d'archi. L'opera del L., per quanto scarsa, ha un posto non trascurabile nella storia del tardo romanticismo di scuola franckiana, cui apportò uno spirito di ardente giovinezza agli altri franckiani sconosciuto. Parimenti notevole ne è stata ...
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geografia e letteratura
geografìa e letteratura. – Ambito di ricerca che si è sviluppato, in maniera più decisa, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta del 20° sec., in ambiente accademico [...] più ampiamente, alla prospettiva umanistica presente in molti geografi tedeschi del 19° sec., influenzati dalle suggestioni del romanticismo e dello spiritualismo. È nondimeno nel corso del Novecento, e in modo più strutturato nel suo ultimo quarto ...
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urban fantasy
loc. s.le f. Genere letterario e cinematografico nel quale l’elemento fantastico viene rappresentato in contesti di ambiente urbano.
• questo riguarda da vicino chi, come me, scrive horror [...] vegetariani, gli angeli caduti... Cosa non si fa per vendere libri agli adolescenti (oggi definiti young adult) affetti da romanticismo e farli accorrere poi al cinema... Esaurita la saga di «Twlight», ecco ora la tetralogia di urban fantasy di ...
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Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] del secondo Novecento. Nel solco della tradizione liberale individualistica, B. si è occupato dell'Illuminismo e del Romanticismo, del marxismo, delle dottrine utopistiche e del problema dei valori.
Delle dottrine utopistiche ha particolarmente messo ...
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Harnoncourt, Nikolaus
Federico Pirani
Direttore d'orchestra, violoncellista, gambista e musicologo austriaco, nato a Berlino il 6 dicembre 1929. Fondatore e direttore nel 1953 del Concentus Musicus [...] parte dei Wiener Symphoniker, con i quali ha suonato fino al 1969. Insoddisfatto della tradizione esecutiva ereditata dal Romanticismo, che considera gli strumenti moderni come il punto culminante di un lungo processo evolutivo, H. ha affrontato lo ...
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Verseggiatore torinese, vissuto dal 1784 al 1860. Abusò delle sue singolarissime facoltà scrivendo liriche per troppe occasioni politiche, in lode di Napoleone I, dell'imperatore d'Austria, dei re di Sardegna; [...] ritorno dalla Russia; L'amore infelice di Adelaide e Camillo, ecc., che serbano un qualche interesse per lo studio del Romanticismo. In genere egli moveva dall'imitare modelli francesi, e inutilmente si studiava d'imparare dal Manzoni. Con questo osò ...
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ZIEM, Félix-François-Georges
Andrée R. Schneider
Pittore, nato a Beaune (Costa d'Oro) il 25 febbraio 1821, morto a Parigi il 10 novembre 1911. Era di origine croata.
Ebbe la prima formazione alla scuola [...] Grande, Vele sull'Adriatico, Caicchi sul Bosforo, Costantinopoli (Louvre), sono rappresentazioni di scintillanti paesi di sogno. Nato in pieno romanticismo lo Z. fu un lirico del colore. Lasciò la città di Parigi erede del suo studio a Montmartre, di ...
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GROSCH, Christian Heinrich
Astrid Schjoldager Bugge
Architetto, nato a Copenaghen il 21 gennaio 1801, morto a Oslo il 4 maggio 1865. Finita l'educazione all'Accademia di Copenaghen, per alcuni anni [...] -52), una delle più nobili opere dell'architettura neoclassica dell'Europa settentrionale. Abbandonato lo stile classico, si volse a un romanticismo che gli suggerì le forme medievali delle ultime opere sue, p. es. i Mercati coperti e la Caserma dei ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...