TROMPEO, Pietro Paolo
Massimiliano Catoni
– Nacque a Roma il 2 dicembre 1886 da Eugenio, assessore al Comune di Roma, e da Sofia Salviati. La famiglia era di origini piemontesi.
Si diplomò al liceo [...] Lollis, divenuto nel frattempo suo maestro, Trompeo propose nel 1912 una tesi di laurea su Stendhal e il romanticismo lombardo, rinunciando di fatto a un precedente progetto sulle Georgiche; furono queste prime ricerche a indirizzarlo verso lo studio ...
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Schleiermacher, Friedrich Daniel Ernst
Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834).
La vita e le opere
Formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s’iscrisse [...] fantasia come ciò che vi è di più alto e di più originario nell’uomo. Sviluppando un mondo tipico del Romanticismo (si pensi, per es., all’idealismo ‘magico’ di Novalis), S. intende la fantasia come quell’immaginazione trascendentale che, secondo l ...
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Scrittore (Milano 1896 - Napoli 1961). Condirettore, dal 1928 al 1934, dell'Italia letteraria; direttore (1946-1948) della rinnovata Fiera letteraria e, dal 1952, della rivista L'approdo letterario, collaboratore [...] ecc.) mirò soprattutto a creare, tramite la memoria, "aure poetiche", "miti e fantasie": dove modi cari al romanticismo lombardo si conciliano, spesso felicemente, con le esperienze stilistiche della Ronda. Pubblicò anche varî volumi di saggistica e ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] sua propria ed esclusiva: perciò esso è stato detto anche irrazionalismo (Windelband), filosofia della vita (Kroner), romanticismo o preromanticismo (Brehier). E sono certo, anche questi, tutti motivi di schietta e chiara risonanza nella coscienza ...
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Critico e filologo, nato a Catanzaro il 2 ottobre 1900; prof. di letteratura italiana nelle univ. di Milano (1942-46) e di Roma (dal 1946). Allievo di V. Rossi, con cui collaborò nella Commissione per [...] -110), sia a studî di problematica storica e ad analisi di opere poetiche (Il Decameron, Rieti 1929; Aspetti del Romanticismo italiano, Roma 1942; Tre letture dantesche, ivi 1942; Lirica alfieriana, Asti 1943; Petrarca, Torino 1946, 2ª ed., Bari 1961 ...
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VITET, Louis, detto Ludovic
Francesco Picco
Nipote del medico omonimo Louis Vitet (1736-1809), autore di pregiate opere scientifiche, nacque a Parigi nel 1802 e morì a Versailles nel 1873. Letterato, [...] pubblica a eccezione del periodo dell'impero, per tutta la durata del quale si tenne sdegnosamente in disparte.
Giovanissimo, in pieno romanticismo, aveva fatto parte di quel gruppetto d'amici, costituito da E.-E. Viollet-le-Duc, da P. Stapfer, da M ...
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Scrittore e critico svizzero, nato a La Chaux-de-Fonds il 17 luglio 1901, morto a Roma il 3 maggio 1957. Studiò alla facoltà di lettere di Ginevra; alla Sorbona conseguì la licenza e il dottorato in lettere. [...] des Deux Mondes. Nel 1950, dopo la morte di E. Mounier, gli successe nella direzione di Esprit.
Nella sua attività critica il romanticismo ha una parte eminente, dalla monografia su G. de Nerval (1936) e da L' âme romantique et le rme (1937), ov'è ...
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GARCÍA CALDERÓN, Francisco
Emilio de Matteis
Diplomatico e letterato peruviano, nato a Valparaiso (Chile) nel 1883. Rappresenta il suo paese a Parigi e a Bruxelles. Opere principali: l'attività critico-filosofica: [...] 1887, ha compiuto gli studî a Parigi, dove ha divulgato la conoscenza della letteratura peruviana con un'ottima antologia (Del Romanticismo al Modernismo: poetas peruanos, Parigi 1910), con un'acuta sintesi (La literatura peruana, 1535-1914, in Revue ...
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Scultore e pittore, nato a Parma il 30 marzo 1873. Frequentò l'istituto parmense di belle arti e la scuola libera del nudo a Roma: quindi si trasferì a Milano dove rimase fino a quando non fu chiamato [...] . L'arte sua, materiata di probità e di sapere, non indulge a mode bizzarre ed effimere, ma vuole ricongiungersi alla tradizione, con una leggiera tendenza al romanticismo.
Bibl.: A. Colasanti, La gall. naz. d'arte mod. in Roma, Milano-Roma s.a. ...
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CARMIGNANI, Guido
Caterina Schulderer
Nacque a Parma il 14 sett. 1813 da Pietro e Giuseppina Tomasi; rimasto orfano, fu posto dal tutore nel collegio Lalatta. Continuando la tradizione familiare, tenne [...] propr. eredi Carmignani), che rivela il legame del C. con la scuola accademica locale oscillante fra neoclassicismo e romanticismo. Due Burrasche (ibid.)sono opere di notevole valore, certamente ispirate da soggetti simili di scuola olandese. Pur non ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...