Nato l'8 dicembre 1842 a Pankota (Ungheria) nel comitato di Arad, morto il 19 novembre 1891 a Budapest. Fu il più grande drammaturgo ungherese della seconda metà dell'Ottocento. Si distinse anche come [...] quasi tutti per la prima volta nel Teatro nazionale di Budapest. I primi risentono ancora dell'influenza del romanticismo, mentre quelli scritti dopo il 1878 sono intonati piuttosto al realismo. Fu anche brillante traduttore di drammi stranieri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Prussia, tra Rivoluzione e Restaurazione, Schinkel rappresenta l’uomo di cultura [...] sociali. La sua opera, necessaria per comprendere l’architettura moderna, è fondamentale per lo studio del neoclassicismo e del Romanticismo in Europa.
Dalla provincia alla capitale
Karl Friedrich Schinkel nasce a Neuruppin il 13 marzo 1781; il padre ...
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GAROGLIO, Diego
Domenico Proietti
Nacque a Montafia, nell'Astigiano, il 4 genn. 1866 da Luigi, magistrato, e da Ernestina Pugno. Compiuti gli studi superiori, ottenne una borsa di studio per la facoltà [...] iniziò a collaborare al Fanfulla della domenica con recensioni e note di critica letteraria su personaggi e temi del romanticismo italiano, nelle quali tentava di integrare il metodo storico con quello comparativo, preparando intanto la sua tesi di ...
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RABIZZANI, Giovanni Battista
Fabio Flego
RABIZZANI, Giovanni Battista. – Nacque a Mondolfo (presso Pesaro) il 15 ottobre 1884, terzogenito di Attilio, avvocato e magistrato frignanese, e di Ofelia Erminda [...] di Firenze, dove si laureò in lettere con il massimo dei voti il 21 luglio 1907, discutendo una tesi su Chateaubriand, il romanticismo e l’Italia, e ottenendo poi il diploma di magistero il 23 gennaio 1911. Tra i suoi insegnanti annoverò Pio Rajna ...
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Scrittore francese (Parigi 1770 - Saint-Cloud 1846); era stato destinato dal padre, ricco funzionario, a divenire prete, ma fuggì in Svizzera. Rientrato in Francia sotto il Direttorio, visse poi a Parigi [...] che, quasi ignorato al suo tempo, conobbe una vasta fortuna dopo il 1830 e rimane caratteristico di un momento del Romanticismo francese, collegandosi al René di Chateaubriand. Di S., oltre ad alcuni scritti politici, si ricordano: il trattato De l ...
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Scrittore peruviano (Lima 1886 - Parigi 1959). Risiedette a lungo a Parigi dove diresse la Revista de América. Le sue lunghe assenze dalla terra d'origine non lo allontanarono dai temi e dalla cultura [...] della sua attività è quello dedicato alla critica e alla divulgazione della letteratura del suo paese: Del Romanticismo al modernismo: prosistas y poetas peruanos (1910), Literatura peruana, 1535-1914 (1914), Semblanzas de América (1919), ecc ...
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KUO MO-JO
Lionello Lanciotti
. Scrittore cinese (nato il 16 novembre 1892 a Lo-shan, prov. del Szechwan; morto a Pechino il 13 giugno 1978), il cui vero nome è Kuo K'ai-chen. È poeta, romanziere, autore [...] cinese delle scienze.
Fra le sue opere va ricordata la raccolta giovanile di poesie Niíshen ("Le dee", 1921) ispirata al Romanticismo e al soggettivismo, in cui è forte l'eco di W. Whitman. Importanti i suoi numerosi saggi sull'epigrafia cinese ...
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Commediografo spagnolo, nato a Madrid nel 1611 e morto nel 1682. Visse al servizio del duca di Alburquerque, che seguì nelle armi (1638) meritando l'abito di Santiago (1642). Vissuto quasi sempre a Madrid, [...] pubblicasse la commedia Dar la vida por su dama ó el Conde de Séx (1638), che è la sua migliore opera: il romanticismo della trama e l'amore tacito ed eroico che vi si dispiega le diedero larga diffusione, e anticipano le opere sullo stesso motivo ...
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JACOPOZZI, Fernando
Nello Tarchiani
Decoratore, nato a Firenze il 12 settembre 1877, morto a Parigi il 5 febbraio 1932. Autodidatta, sta dieci anni con uno scrittore di cartelli; nel 1900 è a Parigi, [...] : Piazza della Concordia, l'Arco di Trionfo, la Colonna Vendôme, la Torre Eiffel. Per il centenario del romanticismo (1930) illuminò Notre Dame, facendone risaltare fantasticamente la massa architettonica; per l'Esposizione coloniale (1932) fece un ...
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pangermanismo
Denominazione dell’ideologia identitaria e del movimento politico tesi a perseguire l’unificazione e la supremazia internazionale dei popoli di stirpe tedesca. Il p. nacque e si sviluppò [...] napoleonica che la coscienza dell’identità germanica si affermò e si diffuse, manifestandosi nelle forme culturali del romanticismo e nelle aspirazioni politiche del nazionalismo. Sul piano ideologico ebbero grande rilievo gli scritti del filosofo ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...