Poeta (Milano 1774 - Genova 1852). Allievo di Parini, lo esaltò in una Visione (1802); nel 1808 scrisse L'epistola sui sepolcri confrontando Foscolo con Pindemonte. Più tardi, divenuto amico di Manzoni [...] (che lodò i suoi versi), accolse le dottrine romantiche (Sermoni sulla poesia, 1818, che furono detti l'Arte poetica del Romanticismo). T. è inoltre autore d'un poema in ottave, La torre di Capua (1829), delle terzine Scetticismo e religione (1836), ...
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Scultore (Valenza 1806 - Madrid 1871), allievo del padre, anch'egli scultore; soggiornò a Parigi (dal 1840), dove conobbe F. Rude e David d'Angers; fu poi prof. (1844) e direttore dell'Accademia di S. [...] Fernando a Madrid. S'ispirò dapprima al Neoclassicismo, accolse più tardi, ecletticamente, suggestioni del Rinascimento italiano e del Romanticismo. ...
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Romanziere brasiliano, nato a São Luiz do Maranhão nel 1858, morto a Buenos Aires nel 1913. Fu il maggiore rappresentante, nel Brasile, della scuola naturalista. Solo nel primo libro giovanile, Una lagrima [...] di donna, mostrò di sentire ancora qualche debole eco di romanticismo. Ma già con Il mulatto iniziò l'opera sua veramente caratteristica, studiando le lotte e la sconfitta di un uomo d'ingegno, vittima del pregiudizio contro la gente di colore in una ...
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Scrittore e naturalista norvegese (Stavanger 1773 - Berlino 1845). D'origine tedesca, dopo aver frequentato corsi di scienze naturali a Copenaghen completò gli studî in Germania, dove entrò in contatto [...] Schlegel e Schelling, del quale fu allievo a Jena. Tornato a Copenaghen (1802), acquistò fama di divulgatore del romanticismo con due celebri corsi universitarî su Goethe e sulla filosofia naturale di Schelling. Lasciata la Danimarca, insegnò scienze ...
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Pittore (Ferrara 1852 - Lavagna 1920); allievo a Firenze (1876-77) di A. Cassioli e a Milano (1877-80) di G. Bertini, si affermò con Gli ostaggi di Crema (1879, Firenze, Galleria d'arte moderna), in cui [...] gli scuri impasti cromatici e i contrastati effetti luministici rivelano l'adesione all'inquieto romanticismo di F. Faruffini. Dopo un periodo di ricerca in cui i temi storici, patriottici e melodrammatici (Paolo e Francesca, 1887, Bergamo, Accademia ...
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Critica letteraria e scrittrice lettone (Lejasciems 1897 - Bad Krozingen, Baden-Württenberg, 1978). Fu autrice di numerosi saggi (Dante tagadnes cilvēka skatljumā "Dante nella lettura di un uomo del nostro [...] , 1931; Latviešu esejas "Saggi lettoni", 1953) e studî su autori lettoni (Jānis Poruks un romantismus "J. Poruks e il romanticismo", 1929; Friča Bārdas pasaules uzkats "La visione del mondo di F. Barda", 1938). Ha scritto anche racconti, memorie ...
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Poeta (Cervo 1769 - ivi 1805). Precursore della scuola romantica, socio dell'Accademia Ligustica di Belle Arti con il soprannome arcadico di “Solitario [...] di Versi (1793) e Rime (1794), raccolte che rispecchiano il gusto malinconico della sensiblerie settecentesca già fortemente pervasa di romanticismo. La vita e le opere principali di V. sono raccolte nel testo di C. Brachino Ambrogio Viale 1769-1805 ...
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Poeta uruguaiano (n. 1788 - m. 1822), vissuto a Buenos Aires. Di umili natali, condusse una vita modesta fra l'impiego e le cure familiari. Non dal mondo culturale, ma dalla sua diretta sensibilità trasse [...] i motivi per i suoi Cielitos e Diálogos. H. è il vero iniziatore della letteratura "gauchesca" affermatasi durante il romanticismo argentino. ...
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Attrice norvegese (n. Christiania 1867 - m. 1950); esordì a Bergen nel 1887, e passò poi (1888) al Christiania-theater; recitò a Stoccolma, Helsinki e Copenaghen, Berlino, Amburgo, Parigi. Fu eccellente [...] interprete dei drammi di H. Ibsen, B. Biørnson, J. Lie, K. Hamsun, G. Heiberg, e anche di opere del teatro classico e del romanticismo francese. ...
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MENDÈS, Catulle
Pietro Paolo Trompeo
Poeta, romanziere, drammaturgo e critico francese, nato a Bordeaux il 20 maggio 1842, morto presso Parigi l'8 febbraio 1909 per un accidente ferroviario. Precocissimo, [...] nel 1859 la Revue fantaisiste, diretta a coordinare la varia attività dei letterati che reagivano contro il romanticismo dei tardi lamartiniani e mussettiani. Il battagliero programma doveva affermarsi e imporsi col Parnasse contemporain, che Louis ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...