Scrittore spagnolo (Manresa 1909 - Barcellona 1984). Ha pubblicato varie raccolte di liriche: Primer cuaderno de sonetos (1941), Carmen Granadí (1945), Intimidad (1946), Vacación de estío (1948), ma le [...] sue opere più importanti sono i saggi di critica letteraria (Introducción al estudio del romanticismo español, 1936; El espíritu del Barroco, 1940; Modernismo frente a Noventa y ocho, 1951; El reverso de la belleza, 1955; La defenestració de Xènius, ...
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FOSFORISMO
. È il movimento dei Fosforister, romantici svedesi unitisi attorno a P. D. A. Atterbom, V. F. Palmblad e K. F. Dahlgren, e che ebbero per organo le riviste Polyfen (1809-12) e Phosphoros [...] (1810-13), dalla quale ultima ebbero il nome (v. romanticismo). ...
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FONTANA, Ernesto
Paola Dell'Armi
Nacque a Milano il 12 febbr. 1837. Compì gli studi all'Accademia di Brera, dove frequentò i corsi di G. Bertini, terminando nel 1863.
Come il suo maestro, anche il F. [...] 81; G.L. Marini, in Diz. enc. Bolaffi dei pittori e degli incisori ital., V, Torino 1974, p. 34; S. Pinto, Il romanticismo storico (catal.), Firenze 1974, p. 50; C. Bonatti, in Storia della pittura ital. dell'Ottocento, a cura di M. Monteverdi, Busto ...
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Scrittore e diplomatico brasiliano (Rio de Janeiro 1811 - Roma 1882). Visse in Italia, in Portogallo e in Francia. A Parigi, nel 1836, fondò la rivista Niterói, nella quale pubblicò l'Ensaio sobre a história [...] da literatura do Brasil considerato un manifesto del romanticismo. Contemporaneamente pubblicò Suspiros poéticos e saudades, riconosciuta dalla critica come la prima opera di ispirazione romantica nella letteratura brasiliana. Coltivò il romanzo ( ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] e dedizione totale, fino al sacrificio della vita. E altrettanto importante fu, specialmente nel versante tedesco, la cultura del Romanticismo, che elaborò l'idea della n. come individualità spirituale, 'anima' di un popolo unito dalla lingua, dai ...
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ROTHE, Richard
Teologo protestante, nato a Posen (odierna Poznań) il 28 gennaio 1799, morto a Heidelberg il 20 agosto 1867. L'educazione illuministica ricevuta nella casa paterna, il suo temperamento [...] sentimentale e ricco di fantasia lo avvicinarono da giovinetto al romanticismo di Novalis. Iniziati gli studî teologici (1817) a Heidelberg e a Berlino, passò nel 1820 nel seminario pastorale di Wittenberg, dove subì l'influsso dei pietisti dell' ...
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TOFANO, Edoardo
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli il 31 agosto 1838, ivi morto nel 1920. Fu tra gli adepti più antichi del Morelli, allorché questi, deviando dopo il 1860 dalle evocazioni storiche, [...] e immergendo la sua immaginativa in un romanticismo manieroso e illanguidito, sembrava assecondare una certa elasticità di movimento nella pittura dei seguaci.
Il T. espose nel'63 La capitolazione dei repubblicani del 1799 che fa pensare a una ...
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Pittore (Tolosa 1750 - Parigi 1819). I suoi piccoli paesaggi e i numerosi schizzi dal vero si staccano da quelli di H. Robert e di C.-J. Vernet, con i quali era in rapporto, per una visione della realtà [...] che anticipa la poetica del romanticismo: fu giustamente definito maestro di C. Corot. Contrastante con le sue opere più riuscite fu la sua posizione teorica espressa in Éléments de perspective pratique à l'usage des artistes (1800) dove sono ...
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Scrittore svizzero-tedesco (Berna 1745 - Ginevra 1832). Dopo un periodo germanizzante dedicato a studî storici e sociali (Schriften, 1782; Neue Schriften, 1799-1801), si orientò, sotto l'influsso di M.me [...] de Staël, verso la maggiore sensibilità e la venatura psicologica del nascente Romanticismo: Voyage sur la scène des six derniers livres de l'Énéide (1804), Essai sur la nature et les lois de l'imagination (1807), Ètudes de l'homme (1821), L'homme du ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] Bologna, ideò i gustosi e forbiti sermoni Dell'arte poetica (1836), dove valse a far capire che classicismo e romanticismo non erano due scuole contrapposte tanto che questa dovesse scomunicare quella; e sviluppò quel che aveva già delineato nei due ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...