MARINI, Callisto (
Callisto Demetrio)
Luca Carboni
– Nacque a Pesaro il 14 ag. 1737 da Giovanni Andrea e da Rosa Lazzarini. Fratello minore di Saverio, vescovo di Rieti dal 1779, e nipote per parte di [...] principale artefice delle sue fortune in Curia. Nella sua Dissertazione sopra l’antica immediata dipendenza de’ vescovi pesaresi dal ponteficeromano, letta il 17 febbr. 1758 nell’Accademia di Pesaro e pubblicata due anni dopo nel tomo VI della Nuova ...
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CAVALLI, Giacomo
François-Charles Uginet
Nacque nel 1350 in Piemonte, forse a San Germano Vercellese. Era diacono, dottore in diritto e canonico della cattedrale di Vercelli quando, nemmeno un anno [...] il titolo e la carica di amministratore della Chiesa di Vercelli, che aveva già goduto quando era tra i fedeli del ponteficeromano. Bisogna dunque ritenere che già da qualche tempo il C. avesse rinunziato ad esercitare i suoi diritti episcopali. Sul ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] o a vantaggio di chi governa.
Nemmeno nel mondo romano troviamo parole ed esperienze che corrispondano all’idea moderna dello alle faccende temporali; il sovrano temporale deve riverenza al pontefice, ma solo in quanto questi è guida verso la ...
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Giurista (Roma 1823 - ivi 1894), prof. di diritto romano nell'univ. di Roma dal 1850 al 1870 quando, successivamente all'annessione di Roma da parte del Regno d'Italia, per fedeltà al Pontefice, lasciò [...] l'insegnamento. Dotato di salda preparazione storico-filologica, in un'epoca in cui il diritto romano veniva studiato con criterî dogmatici, precorse gli orientamenti della moderna scienza romanistica ricercando le linee del diritto classico ed ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] presupposto antropologico della giustizia.
La g. nel mondo greco-romano
- Nella speculazione greco-romana il concetto di g. è seguito alla riforma della Curia romana attuata dal pontefice Paolo VI con la costituzione apostolica Regimini Ecclesiae ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] dal quale derivò l’o. toscano, simile al dorico romano da cui si distingue per una maggiore semplicità e robustezza cavallereschi dei sovrani spodestati, a eccezione di quelli del pontefice, per la sua condizione di capo spirituale della cristianità ...
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Uomo politico e giureconsulto romano (m. 243 a. C.). Console nel 280, difese Eraclea contro Pirro dopo la sconfitta che il collega P. Valerio Levino vi aveva subito. Pontefice massimo nel 254 circa, il [...] primo di stirpe plebea, diede pubblicità e accessibilità, con i suoi responsi a libere consultazioni, alla giurisprudenza romana, compiendone la liberazione dal monopolio pontificale iniziata da Appio ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] 1918); F. Ferrara, Tratt. di dir. civ., I, Roma 1921, pp. 71-80; S. Romano, Corso di dir. costit., 2ª ed., Padova 1928, pp. 4-16; G. A. Walz, capo alle supreme autorità dell'imperatore e del pontefice. La formazione in Europa di stati indipendenti ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] con l'Italia, II, p. 535 segg.; L. Pastor, Geschichte der Päpste, IV, ii; G. Giordani, Della venuta e dimora in Bologna del Sommo Pontefice Clemente VII..., Bologna 1530 e 1832; Romano, Cronaca del soggiorno di Carlo V in Italia, Milano 1892. ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] . 159-60; E. Saglio, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. grecques et rom., I, p. 1266; G. Lafaye, ibid., III, pp. 1177-88; C. di modificarle, con particolare autorizzazione del sommo pontefice. Più tardi furono emanate alcune istruzioni per ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...