PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] Non importa: lo incoronò in Campidoglio la maestà del popolo romano, più augusta di ogni re, nella persona del senatore Clemente VI che pur gli era stato benevolo, mentre del nuovo pontefice, Innocenzo VI, sapeva già che prestava orecchio a chi gli ...
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Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] 1292 con Matteo di Rinaldo Orsini, perseguitato dall'odio implacabile di Bonifacio VIII, ottenne, dopo la morte del pontefice, dal senato romano una sentenza con la quale i Caetani furono obbligati a risarcire la casa C. dei danni subiti. L'alterna ...
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PIO IX papa
Alberto Maria Ghisalberti
Nato a Senigallia il 13 maggio 1792, morto a Roma il 7 febbraio 1878. Uscito da famiglia marchigiana di modesta agiatezza e di modesta nobiltà, Giovanni Maria Mastai [...] il non sospetto G. Spada, aveva impedito al govermo romano di rendersi conto delle reali necessità e delle legittime diveniva la capitale del regno d'Italia. Il contrasto tra il pontefice e il nuovo regno non cessò con la fine del potere temporale ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] lo resero ancora più pericoloso e più inviso ai pontefici. Anzi, quando il partito democratico sembrò vacillare, e i suoi tempi, Roma 1921; P. Fedele, Per la storia del Senato romano nel sec. XII, in Arch. d. Soc. Romana di Storia Patria, XXXIV, ...
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Cardinale, arcivescovo di (Capua, uno dei più cospicui teologi della Controriforma.
Roberto Francesco Romolo B. nacque il 4 ottobre 1542 in Montepulciano da Vincenzo Bellarmino e da Cinzia Cervini, sorella [...] Di ritorno a Roma l'11 novembre 1590, riprese nel Collegio romano l'ufficio di direttore spirituale, già affidatogli fin dal 1588, per l'elezione al papato. Trattenuto a Roma dal nuovo pontefice, che lo volle suo consigliere e aiuto, fu a parte ...
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NICCOLÒ II papa
Raffaello Morghen
Di nome Gerardo, nato a Chevron-enBourgogne (Isère) verso il principio del sec. XI, creato poi vescovo di Firenze e legato da particolari vincoli di amicizia con Desiderio [...] porterà poi alla lotta delle investiture.
Appena eletto, il nuovo pontefice, con l'aiuto delle forze imperiali, venne a Roma, ma in mancanza di un candidato adatto, anche su un non romano. Così era stabilito che l'elezione dovesse avvenire a Roma, ma ...
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Nacque, come sembra, in un villaggio dell'isola di Candia, allora soggetta ai Veneziani, intorno al 1340; ma poco si sa della sua fanciullezza. Entrato nei francescani, studiò a Padova, a Oxford, a Parigi; [...] quello di Pisa, dove, deposto contro i canoni il papa romano e avignonese, egli stesso fu eletto papa (26 giugno 1409). opera di Sperandio mantovano (1482). La legittimità di lui come pontefice è ora generalmente negata; ma il suo nome conta nella ...
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Alla morte di Niccolò I (13 novembre 867), fu eletto il vecchio cardinale prete di S. Marco, Adriano, e consacrato il 14 dicembre. Continuò nelle medesime direttive tracciate dal suo grande predecessore, [...] del mezzodì (871), Adriano prese le sue parti. Nel frattempo, il pontefice aveva accolto a Roma Cirillo e Metodio, apostoli dei Moravi; e, missionarî romani e posta entro i limiti del patriarcato romano. Adriano non vide il termine di questa querela, ...
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Pietro Francesco Orsini della famiglia degli Orsini-Gravina, duchi di Bracciano, nacque il 2 febbraio 1649 a Gravina. A diciott'anni domenicano, fu elevato ventitreenne alla porpora: resse le diocesi di [...] predecessori nei riguardi dei giansenisti, e anzi nel concilio romano dell'aprile-maggio 1725 fece dichiarare di fede la a Ravenna nel 1728. Cfr. Borgia, Benedicti XIII vita, Roma 1752; Pittoni, Vita del sommo pontefice Benedetto XIII, Venezia 1730. ...
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Uomo politico nato a Roma nel 1777, morto a Saint-Josse-ten-Noode (Belgio) il 12 giugno 1863. Compì in Roma gli studî legali, e nel 1798 esaltò con un carme latino (Romana libertas redux) le virtù repubblicane [...] concistoriale, si segnalò per la profonda conoscenza del diritto romano e per il suo valore di giurista, ma si si convertì alle idee radicali, e, dopo la fuga del pontefice, nominato ministro dell'Interno (23 dicembre 1848), organizzò le ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...