Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Nicola Cusano, E.S. Piccolomini (Pio II) esprimono bene una delle aspirazioni caratteristiche di questa ideali continuatori dei ‘maestri’ del primo R. (si pensi a Giulio Romano, M. Sanmicheli o I. Sansovino, fino a protagonisti singolari come Vignola ...
Leggi Tutto
Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] latina prevalgono i sistemi metrici puri, perché nel costume romano la connessione già intima in Grecia della poesia con brevi); se usati in serie possono essere sostituiti da spondei (ïï). I dattili sono talora misurati a monopodie, cioè ogni piede ...
Leggi Tutto
(gr. 'Oδύσσεια, lat. Odyssēa) Poema omerico che narra le vicende dell'eroe Ulisse (gr. 'Oδυσσεύς), il suo ritorno da Troia alla patria Itaca e la riconquista del trono. Tranne singole parti, le più [...] può, per il contenuto, essere divisa in tre parti: la Telemachia (libri II-IV); i viaggi di Ulisse (libri V-XII); il ritorno di Ulisse Messina, ecc. A Livio Andronico, il primo poeta romano, dobbiamo una traduzione in versi saturnî dell'Odissea di ...
Leggi Tutto
Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] raffinato delle corti (a Parma con il Parmigianino, a Mantova con Giulio Romano, a Bologna con P. Tibaldi, nella corte medicea con G. Vasari, corte (a Monaco e soprattutto nella Praga di Rodolfo II).
Se nelle arti figurative la figura serpentinata, il ...
Leggi Tutto
Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di Erasmo da Rotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] Lorenzo Valla; scrisse alcune delle Epistolae obscurorum virorum (II parte), dove il partito umanistico prendeva posizione a imperatore Carlo V, perché prendesse posizione contro il prepotere romano. Passato a servirsi della lingua tedesca, nel 1521 H ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (presso Chinon, Tours, 1494 circa - Parigi 1553); dapprima (1521) frate francescano in un convento del Poitou, nel 1525 circa passò all'ordine benedettino. Segretario dell'abate Geoffroy [...] quali importanti quelle scritte da Roma (1535-36), poche rime, e la Sciomachie, descrizione di una festa, a guisa di battaglia, offerta al popolo romano dal cardinale du Bellay (1549), in occasione della nascita del duca d'Orléans, figlio di Enrico ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. intorno al 47 a. C. - m. intorno al 14 a. C.), uno dei maggiori elegiaci dell'età augustea. Protetto di Mecenate, fu uno dei maggiori poeti elegiaci dell'età augustea, ammiratore di Virgilio [...] alta ammirazione (salutò la composizione dell'Eneide con la lode [II 34, 61]: nescio quid maius nascitur Iliade); invece non fa nasce anche la poesia delle numerose elegie di contenuto «romano», scritte certo anche per compiacere al clima augusteo. ...
Leggi Tutto
Trovatore provenzale (sec. 13º), nato a Tegra, nel Caorsino. Dapprima giullare, poi trovatore, la sua attività si svolse dal 1210 circa al 1253. Frequentò per oltre un trentennio le corti italiane (1220-53), [...] fu in rapporto con Alberico ed Ezzelino da Romano, e forse con Federico II. Si conoscono di lui quarantaquattro poesie (di cui quindici canzoni, una decina di tenzoni, una ventina tra coblas e sirventesi), interessanti per varietà di temi e di stile. ...
Leggi Tutto
INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] umana, pur se questa afferma la giustizia sociale uguale per tutti (Enrico II fu il fondatore del Commonlaw), e tra esse e le altre leggi, . Relativamente rari sono i templi di tipo ellenistico-romano (si ricordino i templi rinvenuti nei fora di ...
Leggi Tutto
Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] nel genere cui, con significativa improprietà per il mondo greco-romano, si è dato il nome di romanzo. Il viaggio antico, come navigazione di un legno che "cantando varca" (Par. ii, 3); ma anche, ancora una volta attraverso le parole del viaggiatore, ...
Leggi Tutto
filippo
s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto il mondo ellenistico e romano, il suo...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...