Insieme di legami personali e politici e poi sistema socioeconomico che caratterizzò l’Europa occidentale medievale. Le sue componenti fondamentali furono l’istituto del feudo e il vassallaggio (➔).
Le [...] un possesso fondiario, un rapporto giuridico non ignoto al mondo romano. Con i carolingi il mutuo rapporto di fedeltà e protezione i feudi maggiori; nel 1037, con la Constitutio de feudis di Corrado II, per i feudi minori), tra 11° e 13° sec. si ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] solo di volontari e di mercenari barbari.
Medioevo
Negli Stati romano-barbarici il s. spettava teoricamente a tutti i liberi; carattere pubblico. In Italia, nel 13° sec. Federico II e i Comuni toscani cominciarono ad assoldare cavalieri mercenari.
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] in età regia, corrispondendo il numero allo schema ternario dell’antichissimo Stato romano (3 tribù e 30 curie). Con Silla il s. fu cose cambiarono di nuovo subito dopo la morte di Innocenzo II (1143), allorché a capo del comune costituitosi contro l ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] Già verso la fine dell’età repubblicana, il diritto romano si presentava così come un sistema caratterizzato da una pluralità Giustiniano, stante anche il fallimento del progetto iniziale di Teodosio II (➔), il quale si era prefisso lo scopo di varare ...
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Diritto
G. amministrativa Relazione giuridica che intercorre tra un organo sovraordinato e un organo subordinato.
Tra le relazioni interorganiche, la g. presenta il massimo grado di intensità, ragion per [...] diceva, con l’istituzione canonica. Dopo il Concilio Vaticano II la g. ecclesiastica si identifica con il complesso delle et sub Petro», cioè insieme e con il consenso del romano pontefice; modo tipico e solenne di esercizio di tale suprema potestà ...
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Storia
Unione di Stati caratterizzata dall’attribuzione della personalità giuridica internazionale all’unione e dal riconoscimento ai singoli Stati federati dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario [...] politica condussero in breve al suo sfaldamento (357-55). Filippo II di Macedonia all’indomani della vittoria di Cheronea (338) , furono centri del culto dell’imperatore.
Nello Stato romano si chiamarono federati (lat. foederati) gli Stati alleati ...
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Giurista romano (m. 228). Praefectus praetorio assieme a Paolo, è uno dei cinque giuristi indicati dalla cosiddetta legge delle citazioni (426) di Teodosio II e Valentiniano III, come coloro alle cui dottrine [...] dovevano attenersi i giudici nella decisione delle controversie. Le sue opere maggiori sono i due commentari ad edictum in 81 libri e ad Sabinum in 51 libri.
Vita
Nativo di Tiro in Fenicia, fu con Paolo ...
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ufficio diritto canonico U. ecclesiastico Secondo il Cod. iur. can., che si occupa della materia nei canoni 145-203, in senso lato qualsiasi funzione o incarico (munus) legittimamente esercitato per un [...] della notte per mezzo della lode divina. Per il rito romano, il libro che contiene le preghiere dell’u. divino (➔ sottoposto a revisione secondo i principi stabiliti dal concilio Vaticano II, è stato approvato e promulgato (con il titolo di Liturgia ...
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Provvedimenti legislativi emanati all’inizio del 6° sec. d.C. dai re barbari stanziati sul territorio del vecchio Impero d’Occidente (➔ barbaro), al fine di regolare i rapporti che i soli sudditi di origine [...] per tutta la durata del regno visigotico; emanata da Alarico II a Tolosa nel 506, conteneva frammenti dei codici gregoriano , però, volendo probabilmente avvicinare i barbari al diritto romano, conferì all’editto un valore anche territoriale; esso, ...
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Giurista scozzese (Drummurchie, Ayrshire, 1619 - Edimburgo 1695). Professore a Glasgow (1641), quindi (1648) a Edimburgo, dove iniziò la carriera di avvocato. Attratto nella polemica politica, andò all'Aia [...] ) e a Breda (1650) per negoziarvi l'accordo tra Carlo II e i presbiteriani scozzesi. Ma, dopo la sconfitta ad opera di la sistemazione del diritto scozzese sulla base del diritto romano. Per sottrarsi alle conseguenze del rifiuto di giurare fedeltà ...
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filippo
s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto il mondo ellenistico e romano, il suo...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...