Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] Ducale, attribuito ad A. Rizzo, autore anche della Scala dei Giganti e della facciata sul Rio di Palazzo Ducale, completata da P. Lombardo, 1510 circa). Del 1460 circa è la Porta dell’Arsenale, primo coerente riferimento al linguaggio architettonico ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] la fine del dominio romano, fra questi due popoli Lombardia. Le più antiche chiese romaniche sono quelle dei priorati cluniacensi di Payerne, di Romainmôtier, di Saint-Sulpice, cui seguono le collegiate di Beromünster e di Schönenwerd, la chiesa di ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] Norico (a E), che i Romani conquistarono al tempo di Augusto. Con la fine dell’Impero Romano il Norico fu invaso da stirpi germaniche, occupato dai : persi i Paesi Bassi e la Lombardia con il Trattato di Campoformio del 1797 (ottenendo però in cambio ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, [...] dell’Impero Romano
Nell’antico Egitto i p. reali e principeschi constavano di varie costruzioni a un piano, di mattoni e .
Alla fine del 13° sec. comincia a sorgere in Italia (Lombardia) lo schema del p. comunale (broletto, arengo): rettangolare, a ...
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Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] Romano, detta poi v. Madama) che deriva il successivo tipo della v. romana, di complessa struttura, arricchita di e sviluppo sei-settecentesco. La v. lombarda raggiunge effetti di spettacolare grandiosità, specie con le complesse sistemazioni ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , L'architettura gotica in Lombardia, Milano 1964; A. C. Quintavalle, La cattedrale di Modena. Problemi di Romanico Emiliano, Modena 1964-65 1987), Antonio da Sangallo il Giovane (Atti 1986), Giulio Romano (AA.VV. 1989), S. Serlio (Atti 1989), che ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] sovralocali (per es., la rete urbana del Piemonte, della Lombardia, della Campania, della Francia, della Turchia, del Ghana).
Reti persiano, quello alessandrino, l'Impero romano, il Sacro Romano Impero, l'Impero di Bisanzio e poi quello turco; nell ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] Problemi, ricerca e documentazione, Torino 1979.
L.M. Lombardi Satriani, Lo sbiadimento dell'oggetto folklorico tra problematica demologica la fiction televisiva, l'editoria, la produzione di video e CD-ROM e la fotografia, dagli anni Settanta la ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] dopo Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana per forze di lavoro occupate; la sola provincia di Napoli . Stor. Salernitana, n. s. 1 (1984), pp. 56-61; B. Neutsch, in Röm. Mitteil., 86 (1979), pp. 141-63; J. Daum, W. Johannowsky, J.-P. ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] sovralocali (per es., la rete urbana del Piemonte, della Lombardia, della Campania, della Francia, della Turchia, del Ghana).
Reti persiano, quello alessandrino, l'Impero romano, il Sacro Romano Impero, l'Impero di Bisanzio e poi quello turco; nell ...
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divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...