GRAPPA, MONTE (A. T., 24-25-26)
Amedeo Tosti
È quella parte delle Prealpi Venete che si eleva tra la Brenta e il Cismon a ovest, il Piave a est, il solco vallivo di Arten, in parte occupato dal torrente [...] una camionabile da Romano Alto alla vetta del Grappa (q. 1776), larga tre m., un paio di teleferiche e un (gen. De Bono) da Rocce Anzini a quota 1490, a sud di Casone col delle Farine; il VI (gen. Lombardi) da q. 1490 a val dei Lebi; il XXX (gen. ...
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. Celebre famiglia italiana, investita di dignità sovrana a partire dal 1545, anno in cui Pier Luigi Farnese, figlio di papa Paolo III, fu investito dal padre del ducato di Parma e Piacenza. Le origini [...] un eccidio il quale minacciò di annientare l'intiera casata, ha inizio il periodo romano. Senatore nel 1417, difensore e i Barberini. Notevole a ogni modo l'ambizione di ottenere la Lombardia, perché tendenza ad una vita politica superiore; tendenza ...
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Unione dei partiti e movimenti politici che in Italia e, con lo stesso nome o nomi simili, anche all'estero (Francia, Belgio, Olanda, ecc.) diresse e coordinò la resistenza contro gli occupanti tedeschi [...] azione soltanto dichiarandosi rappresentante autorizzato del governo romano, ma volle sempre sottolineare che derivava la CLN, Il Comitato di Liberazione della Lombardia al lavoro, Milano 1945. Mentre è un tentativo di interpretazione storica: M. ...
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. La Chiesa milanese ripete il proprio nome dal grande vescovo S. Ambrogio, estendendone tuttavia il significato alle età precedenti: cosicché per "Chiesa ambrosiana" si può intendere la vita e il funzionamento [...] della regione lombarda, la sua importanza politica di prim'ordine, il sovrapporsi, durante i secoli, di diverse stirpi e quella Chiesa e diverse dagli altri riti, segnatamente dal romano. Molteplici sono le particolarità e differenze. Alcune, facili ...
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Nacque a Praga il 13 maggio 1316 da Giovanni il Cieco, conte di Lussemburgo, e da Elisabetta figlia ed erede di Venceslao IV re di Boemia e di Polonia, del quale dapprima portò il nome. Perché non soggiacesse [...] . Tra l'ostilità delle signorie venete e lombarde e le tendenze espansive di Firenze, vide il suo partito vincere i nemici col Petrarca, Cola di Rienzo. Ma il tribuno romano, col suo fervore, non ebbe troppa fortuna presso di lui, che per ...
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Storico, medico, cultore di musica, uomo politico, nato a San Giorgio del Canavese il 6 novembre 1766; laureato in medicina a Torino nel 1786; carcerato per ragioni politiche (maggio 1794-1795); medico [...] convenga alla felicità d'Italia", col lavoro Proposizione ai Lombardidi una maniera di governo libero (Milano 1797; Italia 1840), ove, volume di Considerazioni (1833), da Monaldo Leopardi, e in cui, p. es., la caduta dell'Impero romano viene ...
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Discendeva dalla casa di Limburgo, che nel 1101 era stata investita del ducato della Bassa Lorena. Il padre, conte Enrico III, cadde nel 1288 nella battaglia di Worringen, che risolse la questione per [...] von Homburg come capitano generale dei fedeli dell'Impero in Lombardia, una lega ghibellina, dipendente dal re, si pose contro che è completamente conforme al diritto romano quale edictalis lex.
E., malato di febbri (forse malaria), aspettava con ...
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Il termine catasto indicò dapprima una rassegna di beni e di possessori allo scopo di ripartire il carico fiscale; significò poi le operazioni atte ad accertare la proprietà, fu infine usato con riferimento [...] eseguito in Lombardia dal governo austriaco, cominciato sotto Carlo VI nel 1718 con l'istituzione di un'apposita parlamentari, 1884; E. N. Legnazzi, Del catasto romano e di alcuni strumenti antichi di geodesia, Padova 1886; M. Lupi, Storia del ...
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MONZA (A. T., 24-25-26)
Manfredo VANNI
Carlo CALZECCHI ONESTI
Alda LEVI SPINAZZOLA
Carlo VOLPATI
Importante città della Lombardia (provincia di Milano). Sorge a 163 m. s. m., 13 km. a nord-est di [...] alla serie dei Broletti e Palazzi della ragione lombardi e ha grande analogia con quello di Milano. Sorse tra il 1250 e il - Vico insubre e poi romano della regione XI Transpadana nell'agro milanese, col nome di Modicia conservatoci da un'iscrizione ...
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Figlio di Enrico IV e di Berta di Savoia, nacque l'8 gennaio 1081; dopo la deposizione di Corrado, suo fratello (1098), fu designato a succedere al padre e fu incoronato ad Aquisgrana il 6 gennaio 1099 [...] Italia; nel marzo del 1116 era già in Lombardia, dove prese possesso senza contrasto dei beni della contessa facile ordinare il governo romano a suo talento (aprile 1117); ma poi dovette ritirarsi per evitare il pericolo di un'epidemia. Ne approfittò ...
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divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...