Vedi SICILIA dell'anno: 1966 - 1997
SICILIA
A. Gallina
G. C. Susini
D. Adamesteanu
L. Bernabò-Brea
G. V. Gentili
L. Rocchetti
V. Tusa
E. De Miro
V. Tusa
A. Di Vita
E. De Miro
A). - Personificazione. [...] la S., governata dapprima da un corrector poi da un consularis, fece parte della diocesi Italiciana.
Il processo di romanizzazione portò all'adozione generale della lingua latina, fuor che sulla costa orientale, specialmente a Catania e a Siracusa ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] del Mediterraneo e a quelle dell'Europa centrale e settentrionale, in cui la romanizzazione, laddove sia effettivamente avvenuta, aveva lasciato tracce assai meno consistenti nella cultura materiale. Nel primo caso, che riguarda principalmente ...
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Vedi MAGDALENSBERG dell'anno: 1961 - 1995
MAGDALENSBERG
R. Egger
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (m 1058), il secondo fra i monti di una catena situata, in direzione O-E, fra i fiumi della [...] periodo repubblicano, e ci fanno conoscere gli immigrati dal S e gli abitanti locali, nonché il processo di romanizzazione mediante i matrimonî misti.
Nell'ambito degli edifici ufficiali è stata rinvenuta una massa notevole di crogiuoli per fusione ...
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Vedi FORO dell'anno: 1960 - 1994
FORO (forum)
G. Carettoni
(Foro Romano e Fori Imperiali: v. roma). I Romani designavano con la parola forum la piazza principale dei nuclei urbani, corrispondente all'agorà [...] romane, corrispondenti per importanza ai conciliabula, che si vennero formando - soprattutto nell'Italia settentrionale, della cui romanizzazione furono elemento preponderante - ad opera di nuclei di coloni romani: luoghi di sosta e di mercato sulle ...
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LIBRI LITURGICI
E. Palazzo
Libri utilizzati dai ministri della gerarchia ecclesiastica nell'esercizio del culto (messa, ufficio, sacramenti).Prima del periodo in cui si costituirono i l. liturgici (secc. [...] . Il tipo Π del 645 ebbe un grande successo e si diffuse in una parte considerevole dell'Occidente nel corso della romanizzazione della liturgia in Gallia e altrove a partire dall'8° secolo. Da esso nacque il capitolare romano-franco del 750 ca ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] letteratura del M. ➔ al-Maghrib.
Per quanto riguarda l’urbanizzazione poco si può dire della fase precedente alla romanizzazione: un caso piuttosto interessante è Tamuda, città fondata intorno al 200 a.C. da coloni punici; importanti elementi sono ...
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(II, p. 97; App. I, p. 77; II, I, p. 107; III, I, p. 56; IV, I, p. 73)
Condizioni demografiche e sociali. - Al censimento del 1982 la popolazione era di 2.786.100 ab., con un aumento in 22 anni del 46,2%. [...] 1°-2° sec.). Sono essenzialmente i dati dell'epigrafia latina a recare oggi conferme e novità sul livello della romanizzazione e sull'amministrazione provinciale: notevoli da questo punto di vista i centri di Shkodra, Dyr rhachium, Byllis, Butroto ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] di questi anni (Kitzinger, 1976).Secondo Panofsky (1960), il c. che si manifestò nell'arte delle regioni settentrionali romanizzate ma non romane (valle della Mosa, Renania, Ile-de-France, Champagne, Fiandre e Inghilterra meridionale) - vale a dire ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] , i primi secoli del Medioevo attestano la continuità d'uso delle strutture tardoantiche preesistenti, almeno nelle regioni di forte romanizzazione come la Gallia, dove a partire dal sec. 6° (Staab, 1990), in concomitanza con l'affermazione della ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] e abbinata ad altre anche negli edifici meramente utilitari, con un ambito di diffusione pari all'intero mondo romanizzato. Le varianti peculiari introdotte nel periodo romano sono l'unione dell'opera quadrata con l'opera cementizia e ...
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romanizzazione
romaniżżazióne s. f. [der. di romanizzare]. – L’azione di romanizzare, il fatto di romanizzarsi o di venire romanizzato: il lento processo di r. della Gallia del Nord; la rapida r. degli immigrati dal Sud nella Capitale.
romanizzare
romaniżżare v. tr. [der. di romano1]. – Rendere romano, acquistare alla cultura, alla civiltà romana, con riferimento all’espansione dell’antica Roma: la Gallia cisalpina fu romanizzata (o, con la particella pron., si romanizzò)...