Lingua neolatina del gruppo italoromanzo. Il s., spec. nelle varietà logudorese e campidanese, ha caratteri spiccatamente arcaici e conservativi (la romanizzazione dell'isola è particolarmente antica), [...] ma diverse lingue continentali, quali il catalano, lo spagnolo, l'italiano, agirono in Età moderna sui dialetti s. durante le varie dominazioni dell'isola: nel corso del Medioevo i dialetti del gruppo ...
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Diplomatico e sinologo (Londra 1818 - Cambridge, Inghilterra, 1895), ambasciatore inglese a Pechino (1871-83), prof. di cinese a Cambridge (1888-95), ideatore d'un sistema scientifico di "romanizzazione" [...] del cinese (sistema W., o sistema W.-Giles, dal nome di H. A. Giles, che lo modificò), adottato in forma ufficiale sul piano internazionale fino al 1979, allorché fu introdotto il sistema pinyin ...
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Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingue romanze, dello slavo [...] merid. e soprattutto ai rapporti slavo-romanzi, hanno cercato di chiarire il problema della romanizzazione e delle successive ondate slave nella Penisola Balcanica, con particolare riferimento alla toponomastica. Opere principali: Pojave vulgarno- ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] trova un limite nel fatto che i documenti risalgono per lo più all’età della G. in via di romanizzazione o romanizzata; essi testimoniano dunque un sincretismo religioso gallo-romano più che l’autentica religione del paese. Tuttavia, ricorrendo anche ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] che la collegano all’Africa e all’Iberia, oltre che all’area tirrenica settentrionale (Sanna 1957: 143-181). La romanizzazione, avviata nel III secolo a. C., si inserisce su un sostrato punico nel meridione isolano e nelle zone costiere, e ...
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traslitterazione In linguistica, trascrizione di un testo secondo un sistema alfabetico diverso dall’originale. La t. non mira tanto a dare un’interpretazione fonetica di un testo o a facilitarne la lettura [...] e quella in cui si traslittera) entrambe alfabetiche: l’operazione di rendere con i segni dell’alfabeto latino scritture di tipo non alfabetico (per es. le scritture ideografiche del cinese e del giapponese) è detta più propriamente romanizzazione. ...
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Regione storica e geografica delle Alpi Orientali, nel Friuli-Venezia Giulia, che coincide con l’alto bacino del Tagliamento e trae il nome da quello degli antichi Carni, popolazione celtica abitante [...] le dimore umane, permanenti o temporanee, non si spingono a quote elevate. I centri principali sono Ampezzo e Tolmezzo.
La romanizzazione della C., iniziata nel 2° sec. a.C., fu completata dalla sistemazione della strada del Norico, che passa per il ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] del lento tramonto degli Etruschi.
La colonizzazione di una delle regioni dove si è manifestata più intensamente la romanizzazione rientra nel modello di organizzazione politico-amministrativa che assicurò continuità e durata al dominio di Roma: l ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] parte delle legioni guidate da Druso e Tiberio, le valli dolomitiche condivisero la storia che va dalla romanizzazione fino alla diffusione del cristianesimo.
Dopo la caduta dell’impero romano, le susseguenti migrazioni germaniche circoscrissero le ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] i fenomeni più vistosi di s. si sono riscontrati in Africa e in Gallia, cioè nelle province di più intensa romanizzazione alla quale fu elemento favorevole il livello non certo barbarico della cultura punico-libica e gallica. L'effetto del s. è ...
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romanizzazione
romaniżżazióne s. f. [der. di romanizzare]. – L’azione di romanizzare, il fatto di romanizzarsi o di venire romanizzato: il lento processo di r. della Gallia del Nord; la rapida r. degli immigrati dal Sud nella Capitale.
romanizzare
romaniżżare v. tr. [der. di romano1]. – Rendere romano, acquistare alla cultura, alla civiltà romana, con riferimento all’espansione dell’antica Roma: la Gallia cisalpina fu romanizzata (o, con la particella pron., si romanizzò)...