LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] vinti, in quanto che alle colonie latine partecipavano insieme Romani, Latini e federati; e uno degli strumenti più acconci alla romanizzazione dell'Italia, data l'identità di nazione tra Romani e Latini.
Latine furono anche le colonie di Rimini, di ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania. Sviluppi dell'indagine archeologica in Campania
Italo Iasiello
Valeria Moesch
Sviluppi dell’indagine archeologica in campania
L’ultimo decennio [...] abitato di Pontecagnano, costituito da un piccolo edificio, tre pozzi e una piccola stipe votiva.
La campania nell’età della romanizzazione
A partire dall’ultimo trentennio del IV sec. a.C. Roma aveva stretto legami con il territorio campano e le ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] , i primi secoli del Medioevo attestano la continuità d'uso delle strutture tardoantiche preesistenti, almeno nelle regioni di forte romanizzazione come la Gallia, dove a partire dal sec. 6° (Staab, 1990), in concomitanza con l'affermazione della ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] , dal 1954, di un vescovo coadiutore nella persona di Ermenegildo Florit assunse dunque il significato di una ‘romanizzazione’ di una diocesi che voleva rappresentare, senza carica polemica, una sorta di alternativa e manteneva una sua robusta ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] e abbinata ad altre anche negli edifici meramente utilitari, con un ambito di diffusione pari all'intero mondo romanizzato. Le varianti peculiari introdotte nel periodo romano sono l'unione dell'opera quadrata con l'opera cementizia e ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. Le subcolonie
Ernesto De Miro
Adele Anna Amadio
Giovanni Di Stefano
Nicola Bonacasa
Laura Buccino
Dieter Mertens
Agrigento
di Ernesto De [...] , pp. 151-70.
F. Colivicchi, La necropoli di Ancona (IV-I sec. a.C.). Una comunità italica fra ellenismo e romanizzazione, Napoli 2002.
M. Luni (ed.), Archeologia nelle Marche. Dalla preistoria all’età tardoantica, Firenze 2003, passim.
Camarina
di ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] di Aelia Capitolina. L’anonimo di Bordeaux presenta invece una Gerusalemme ampiamente cristianizzata, non senza un riferimento alla romanizzazione della città sotto Adriano:
Vi sono in Gerusalemme due grandi vasche ai lati del Tempio (ovvero una a ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] risacralizzato, ma unicamente tramite la mediazione e legittimazione della Chiesa, cui rimane subordinato. Questo a partire da una romanizzazione del Dio niceno, Imperator assoluto, che toglie e invera in sé tutte le dimensioni del potere che la ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] , come porto di Roma, importante centro di importazione e di esportazione e luogo di produzione. La città è in parte romanizzata e in parte cosmopolita, una Delus Minor, come ci informa Lucilio (III, fr. 123, ed. Marx). Rispetto a Puteoli, Napoli ...
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TROFEO e FREGIO D'ARMI (v. vol. VII, p. 996, s.v. Trofeo)
G. Calcani
E. Polito
Le armi e le spoglie del nemico vinto che il vincitore lasciava sul luogo della battaglia o riportava con sé in patria [...] fenomeno di espressione di consenso, diffuso dai veterani che vanno a costituire le nuove élites dei centri colonizzati e romanizzati. Nella tradizione delle decorazioni d'armi in case private, cui si è accennato, si segnalano i cassettoni in stucco ...
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romanizzazione
romaniżżazióne s. f. [der. di romanizzare]. – L’azione di romanizzare, il fatto di romanizzarsi o di venire romanizzato: il lento processo di r. della Gallia del Nord; la rapida r. degli immigrati dal Sud nella Capitale.
romanizzare
romaniżżare v. tr. [der. di romano1]. – Rendere romano, acquistare alla cultura, alla civiltà romana, con riferimento all’espansione dell’antica Roma: la Gallia cisalpina fu romanizzata (o, con la particella pron., si romanizzò)...