PEREZ, Francesco Paolo
Elena Gaetana Faraci
PEREZ, Francesco Paolo. – Nacque a Palermo il 19 marzo 1812 da Bartolomeo e da Antonina dei baroni Iannelli di Caccamo.
Il padre era un alto funzionario dell’amministrazione [...] il banchiere Karl Rothschild. I suoi interessi culturali lo spinsero a recarsi a Roma, dove frequentò la libreria di Luigi de Romanis e alcuni giovani liberali romagnoli. Tornato a Palermo, scrisse il Carme in morte di Ugo Foscolo (Palermo 1833), che ...
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CRAFFONARA (Graffonara), Giuseppe
Bruno Passamani
Figlio di Giuseppe, un muratore ladino originario di La Valle in Val Badia, e Teresa Marini, nacque a Riva del Garda (Trento) il 7 sett. 1790; a nove [...] e donata al governatore del Tirolo conte di Bissengen (oggi conservata nel Ferdinandeum di Innsbruck).
Nel 1820, presso la stamperia De Romanis di Roma, il C. pubblicava la prova più alta di questa sua dote di copista: I più celebri quadri delle ...
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Rosini, Giovanni
Franco Lanza
Scrittore (Lucignano, Arezzo, 1776 - Pisa 1855) e professore di eloquenza nell'università di Pisa. Durante mezzo secolo di attività letteraria s'interessò lungamente di [...] prima volta che le chiose tassiane si pubblicavano per intero (quelle a If I-XXIV erano già state date alla luce da De Romanis-Majocchi e ristampate nell'ultimo tomo delle Opere del Tasso, Bologna 1829), e nell'impresa il R. ebbe il valido aiuto del ...
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oratore
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in Pd XXXIII 41 Li occhi da Dio diletti e venerati, / fissi ne l'orator, ne dimostraro / quanto i devoti prieghi le son grati. Quasi tutti i commentatori attribuiscono [...] " è attestato anche per il latino orator (cfr. Plauto Poenulus I II 144).
L'Aldina, la Crusca e il De Romanis accolsero la variante negli orator, giudicata inammissibile dallo Scarabelli (Lambertino III 656); il Petrocchi (v. ad l.) la respinge ...
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Gentili, Alberico
Paolo Carta
Nacque a San Ginesio (Macerata) il 14 gennaio 1552, da una nobile famiglia. Suo padre Matteo, noto medico, professò idee religiose eterodosse. Alberico frequentò l’Università [...] Marchetto, C. Zendri, Milano 2008); De legationibus libri tres, ed. E. Nys, translated by G.J. Laing, Oxford 1924; De armis romanis (The wars of the Romans), ed. B. Kingsbury, B. Straumann, trans lated by D. Lupher, Oxford 2011.
Per gli studi critici ...
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Umbria
Giovanni Cecchini
Nelle opere di D. non si trova una nozione storico-geografica dell'U., il che è spiegabilissimo in quanto, salvo il ducato di Spoleto che aveva vita a sé e superava l'ambito [...] le parlate di Perugia, Orvieto, Viterbo e Civita Castellana delle quali però non parlerà propter affinitatem quam habent cum Romanis et Spoletanis (XIII 2).
Fra le località umbre d'interesse dantesco ha un posto preminente Perugia (v.); la città ...
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rimario
Enzo Esposito
L'uso del r., vale a dire del dizionario di parole che rimano insieme, s'inizia, in Italia, nel Cinquecento, quando si fa viva l'esigenza dell'avvaloramento e della verifica della [...] poi ripreso e migliorato da Giovanni Antonio Volpi (Padova 1726; riappare nel IV tomo della Commedia stampata a Roma dal De Romanis nel 1815-1817 e nel vol. IV della Commedia pubblicata a Padova dalla tipografia della Minerva nel 1822) e dal Serassi ...
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NIBBY, Antonio
Adriano Ruggeri
− Nacque a Roma il 14 aprile 1792, da Vincenzo Nibbi (questa la forma regolare del cognome, ancora oggi attestata; solo Antonio si firmava con la y finale), di origine [...] e Testi, 272, Città del Vaticano 1973, pp. 125, 187, 188, 208, 213, 225, 311; M.I. Palazzolo, Arcadi e stampatori. I De Romanis nella Roma dei papi, in Tre secoli di storia dell’Arcadia, Roma 1991, pp. 62-66, 71; F. Brioschi - P. Landi, G. Leopardi ...
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ANNIBALDI, Paolo
Ludovico Gatto
Appartenente alla nobile e potente famiglia degli Annibaldi, nacque a Roma presumibilmente fra la fine del XIII secolo e i primissimi anni del secolo seguente. Il 12 [...] . Il Petrarca, prendendo lo spunto da questa duplice morte, rimprovera allo scomparso suo amico (che definisce "unum ex Romanis principibus cui me familiarissimum virtus et humanitas fecerunt") la poca fortezza d'animo, così diversa da quella, in ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] nella Biblioteca Vaticana, Mus. Borg. P. F.329, fu da prima usato in uno scritto, poi dimenticato, di F. De Romanis, Epistola inedita e sconosciuta di Francesco Petrarca a Barbato Sulmonese colla risposta di B. da,[sic] codice mss. All'egregio signor ...
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