Civita Castellana
Adolfo Cecilia
Andrea Mariani
. Cittadina in provincia di Viterbo; sorse in età non precisata nel sito dell'antica Falerii, distrutta dai Romani nel 241 a. C. Fece parte dei domini [...] , Viterbio, nec non de Civitate Castellana...), come una delle città delle quali propter affinitatem quam habent cum Romanis et Spoletanis, nichil tractare intendimus, che non possono cioè essere prese in considerazione per la ricerca del volgare ...
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Comune della prov. di Roma (22,4 km2 con 20.737 ab. nel 2008), sulle pendici dei Colli Albani a 320 m s.l.m. , tra ricche colture di vigneti (che danno un vino rinomato) e oliveti. L’industria è attiva [...] di Tuscolo, distrutta dall’esercito del Comune romano (1191). Vi si trasferì allora da Tuscolo, con il cardinale Nicolò de Romanis (1205), anche il vescovato, ma F. rimase località di modesta importanza, sebbene fosse munita di un castello nel 13 ...
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Storico (Como 1483 - Firenze 1552). Dopo gli studî a Pavia e a Padova, iniziò la lunga serie dei suoi viaggi attraverso l'Italia e l'Europa, al seguito di personaggi illustri. Ebbe contatti e amicizia [...] 1549 si trasferì a Firenze. Storico ricco di curiositas (si veda, per la storia dell'ittiologia, il suo De romanis piscibus libellus, 1524), si compiacque soprattutto della vivacità del racconto e si interessò dei fatti militari e della cultura più ...
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ZINGERLE, Pius
Orientalista, nato a Merano il 17 marzo 1801, morto a Marienberg presso Merano il 10 gennaio 1881. Entrato fra i benedettini a Marienberg nel 1820, fu ordinato sacerdote nel 1824; insegnò [...] -76; Echte Akte heiliger Martyrer des Morgenlandes, voll. 2, Innsbruck 1836, anche questi tradotti; Monumenta syriaca ex romanis codd. collecta. I, Innsbruck 1869; Chrestomathia syriaca, Roma 1871; molti suoi interessanti articoli, specialmente sulla ...
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PRETORIANI
Ugo Antonielli
Costituirono la guardia ufficiale degl'imperatori romani, e insieme la più nobile e più privilegiata milizia di Roma imperiale, resasi arbitra più volte delle sorti del trono [...] tra volontarî, purché cittadini romani di vecchia data (Etruria ferme Umbriaque delectae aut vetere Latio et coloniis antiquitus romanis: Tacito, Ann., IV, 5); sotto Claudio vi vennero ammessi anche i Transpadani. Fermo nella sua saggia politica ...
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MARSUZI, Giovan Battista
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Roma il 10 genn. 1791 da Giacomo, giudice del tribunale del Campidoglio, e da Teresa Garbani (o Gortani), di origine svizzera.
Avviato agli [...] , in gare d’improvvisazione con F. Pistrucci. Fervente classicista, in gioventù entrò in relazione con alcuni eruditi – fra cui F. De Romanis, P. Ruga, L. Biondi, D. De Crollis, F. Cecilia –, insieme con i quali pare abbia fondato, in casa di P ...
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ACQUARONI, Giovanni
Alfredo Petrucci
Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, [...] , che lo diffonde specialmente all'estero, e licenzia una Pianta delle vestigia di Roma secondo le osservazioni di Antonio De Romanis... di Antonio Nibby,a cura di Venanzio Monaldini libraio, da cui la sua reputazione di cartografo esce consolidata e ...
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TORRICELLI, Francesco Maria
Gabriele Scalessa
TORRICELLI, Francesco Maria. – Nacque a Fossombrone il 31 ottobre 1794 da Giovanni Battista IV e da Apollonia Grossi, discendente dei marchesi Grossi di [...] le nozze fra il principe Clemente Altieri e Vittoria Boncompagni Ludovisi, che uscirono in una plaquette presso i tipi De Romanis (Roma 1817).
Dimessosi dall’incarico pontificio, rientrò a Pesaro e conobbe alcuni letterati, fra cui Vincenzo Monti e ...
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ANTONELLI, Nicola Maria
Elvira Gencarelli
Nacque a Pergola, nella Legazione di Urbino, l'8 luglio 1698, da una nobile famiglia di Senigallia. Terminati a Roma gli studi filosofici, seguì quelli di diritto [...] , fu prefetto degli archivi di Castel S. Angelo. Aveva già pubblicato il De titulis quos S. Evaristus romanis presbyteris distribuit (Romae 1725), una dotta dissertazione in difesa del carattere parrocchiale delle chiese della Roma primitiva. Durante ...
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(XV, p. 172)
Chirurgia fetale. - Le moderne acquisizioni in tema di fisiopatologia feto-neonatale, di teratologia, di genetica e la disponibilità sia di sofisticate tecniche diagnostiche intrauterine sia [...] interesse e timore etico, come già riportato dalla medicina antica (Celso e Ippocrate) e come applicato dalla cosiddetta lex Romanis (30 a.C.), che stabiliva il diritto giuridico alla nascita di quei f. altrimenti racchiusi per sempre nel grembo ...
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