CARPINONI, Domenico
Claudia Peroni Citroni
Figlio di Nicolò, nacque a Clusone in Valle Seriana (Bergamo) nel 1566. Secondo il Tassi venne mandato ancor giovinetto a Venezia, dove frequentò la bottega [...] grande pittura veneta del Rinascimento, e dove fermentava l'apporto originale dei maestri bresciani e bergamaschi (dal Moretto al Romanino, al Moroni), il C. mostra di conservarne talora il ricordo in spunti di vivace tessuto cromatico. Tuttavia il ...
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CESAREO, Giuseppe
Ugo Ruggeri
Nacque a Bergamo il 16 dic. 1630 da Marc'Antonio e da Felicita, sua seconda moglie. Mediocre seguace del padre e del maestro di questo, Enea Salmeggia detto il Talpino, [...] ), il tono narrativo diventa più aperto e accostante, con accessioni sgrammaticate alla pittura bresciana del Cinquecento, dal Fogolino al Romanino. Così nell'Assunta e due santi e nei SS. Romualdo,Apollonia e Lucia in S. Andrea a Bergamo si accentua ...
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CARNEVALE (Carnevali, Carnovale), Domenico
Adalgisa Lugli
Nato a Sassuolo (Modena) nel 1524, morì a Modena il 18 nov. 1579, come si deduce dai registri comunali dei defunti. Fu sepolto in duomo. Dalle [...] di Cristo alle turbe, nella stessa chiesa, erroneamente attribuita al C., è invece documentata sicuramente come opera del Romanino);la Circoncisione, firmata e datata 1576 - eseguita con ogni probabilità per la distrutta chiesa di S. Erasmo, ed ...
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GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] di Cremona dove, fra secondo e terzo decennio, si erano succedute le più aggiornate personalità artistiche, fino al Romanino e all'esuberante Pordenone. Qui si sarebbe formata la nuova generazione di artisti cremonesi.
Sulla controfacciata della ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] analoghi, per es. quello del Fetonte nella loggia del cortile dei leoni nel castello del Buonconsiglio a Trento di Girolamo Romanino, del 1531, o dell'Aurora nel casino del palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma di Guido Reni, del 1614. Di origine ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] e Cristoforo, firmata e datata 1519, reca evidenti segni del progressivo affermarsi nel linguaggio del C. di citazioni dal Romanino. Altro intervento di particolare impegno fu l'esecuzione dell'organo del duomo di Crema, pagato nel 1523, che valse ...
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FONTANA, Giovanni Battista
Harula Economopoulos
Nacque a Verona nel 1541 da Girolamo, pittore veronese attivo a Trento negli anni del concilio, e da una Caterina di cui si ignora il casato; la data [...] personaggi, tra cui si propone di riconoscere anche un ritratto del F., si adegua a precedenti bresciani e bergamaschi, come quelli di G. Romanino, di G.B. Moroni e di M. Fogolino: tutti pittori che il F. ebbe modo di conoscere a Trento, città a lui ...
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BERTOLOTTI, Gasparo (Gasparo da Salò)
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Figlio di Francesco, nacque a Salò nel 1540 (v. in Mucchi atto di battesimo del 20 maggio 1540); egli è il più illustre rappresentante [...] ).
Brescia attraversava in quegli anni un periodo particolarmente fortunato. Era il momento del Moretto, del Savoldo e del Romanino; l'attività musicale era fiorentissima. Inoltre la città era, fin dal 1400, alla testa del progresso strumentale. In ...
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GIOVANNI d'Ambrogio da Asola
Maria Elena Massimi
Figlio di un Ambrogio e padre del pittore Bernardino da Asola, nacque probabilmente intorno al 1480, come si può ipotizzare sulla base dei documenti [...] il Vecchio e di Bonifacio Veronese (Lucco, 1988). Di un "dolciastro" mélange fra la maniera di Girolamo da Romano, detto il Romanino, e quella di Giorgione parla, a proposito della pittura di G., la Bossaglia (1963, p. 1098). È lecito supporre che ...
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Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove [...] Milano (1971), in collaborazione con l'architetto Zita Mosca; gli allestimenti di una serie di mostre, tra cui quella del Romanino a Brescia (1965) in collaborazione con l'architetto C. Innocenti, di Vincent Van Gogh (1952), di Roberto Crippa (1971 ...
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romanino
s. m. [der. di romano1]. – Moneta grossa d’argento (detta grosso romanino o semplicem. romanino), di cui il senato di Roma iniziò la coniazione alla metà circa del sec. 13°: ha al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...