Pittore ferrarese (n. 1490 circa - m. 1542 circa), fu elegante interprete della cultura di corte padana del Rinascimento; lavorò quasi esclusivamente alla corte dei duchi estensi di Ferrara.
Vita e opere
Nato [...] 'occasione di conoscere Raffaello (1517 circa o 1520). Dopo originalissimi incontri con la pittura di A. Meloni, Tiziano, Lotti, Romanino e A. Aspertini, l'arte del D. assume una sua fisionomia personale: le figure, bruciate dal sole sulle compatte e ...
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FERRAMOLA, Floriano
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Lorenzo, "marangon" (carpentiere), nacque a Brescia intorno al 1480, come si desume da una polizza d'estimo del padre, del 1517, in cui il F. risulta [...] B. Luini, L. Costa, G. A. Boltraffio), operante nel Bresciano per diversi anni a partire dal 1491; infine il più giovane G. Romanino.
Tra le prime opere del F. si ricordano una Natività, datata 15 ... (1503 0 1513; Pinacoteca Malaspina di Pavia), di ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] che seguì l'incendio del 1296, a cui sembrano risalire gli attuali capitelli, analoghi a quelli del broletto di Lodi del 1284 (Romanini, 1964, I, pp. 184-185). Alla metà del sec. 15° ca. la facciata principale fu ribaltata da S a N, in rapporto ...
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DE STEFANI, Sigismondo
Enrico M. Guzzo
Figlio di Stefano, fu pittore attivo a Verona nella seconda metà del sec. XVI. Dalle scarne notizie biografiche si può dedurre che nacque tra il 1520 e il 1525 [...] 1864, p. 346; L. Giro, Sunto della storia di Verona ... susseguita da una Guida..., II, Verona 1869, pp. 215 (attr. a Romanino), 266; D. Zannandreis, Le vite dei pittori scultori e architetti veronesi, a cura di G. Biadego, Verona 1891, pp. 131 s.; L ...
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CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] I Civici Musei ela Pinacoteca di Brescia, Brescia 1958, p. 94; C. Patelli, Alzano Maggiore…, Bergamo 1959, p. 58; A. M. Romanini, La scultura milanese nel XVIII sec., in Storia di Milano, XII, Milano 1959, pp. 789 s., G. Vezzoli, La scultura dei secc ...
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CARPINONI, Domenico
Claudia Peroni Citroni
Figlio di Nicolò, nacque a Clusone in Valle Seriana (Bergamo) nel 1566. Secondo il Tassi venne mandato ancor giovinetto a Venezia, dove frequentò la bottega [...] grande pittura veneta del Rinascimento, e dove fermentava l'apporto originale dei maestri bresciani e bergamaschi (dal Moretto al Romanino, al Moroni), il C. mostra di conservarne talora il ricordo in spunti di vivace tessuto cromatico. Tuttavia il ...
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CESAREO, Giuseppe
Ugo Ruggeri
Nacque a Bergamo il 16 dic. 1630 da Marc'Antonio e da Felicita, sua seconda moglie. Mediocre seguace del padre e del maestro di questo, Enea Salmeggia detto il Talpino, [...] ), il tono narrativo diventa più aperto e accostante, con accessioni sgrammaticate alla pittura bresciana del Cinquecento, dal Fogolino al Romanino. Così nell'Assunta e due santi e nei SS. Romualdo,Apollonia e Lucia in S. Andrea a Bergamo si accentua ...
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CARNEVALE (Carnevali, Carnovale), Domenico
Adalgisa Lugli
Nato a Sassuolo (Modena) nel 1524, morì a Modena il 18 nov. 1579, come si deduce dai registri comunali dei defunti. Fu sepolto in duomo. Dalle [...] di Cristo alle turbe, nella stessa chiesa, erroneamente attribuita al C., è invece documentata sicuramente come opera del Romanino);la Circoncisione, firmata e datata 1576 - eseguita con ogni probabilità per la distrutta chiesa di S. Erasmo, ed ...
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GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] di Cremona dove, fra secondo e terzo decennio, si erano succedute le più aggiornate personalità artistiche, fino al Romanino e all'esuberante Pordenone. Qui si sarebbe formata la nuova generazione di artisti cremonesi.
Sulla controfacciata della ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] analoghi, per es. quello del Fetonte nella loggia del cortile dei leoni nel castello del Buonconsiglio a Trento di Girolamo Romanino, del 1531, o dell'Aurora nel casino del palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma di Guido Reni, del 1614. Di origine ...
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romanino
s. m. [der. di romano1]. – Moneta grossa d’argento (detta grosso romanino o semplicem. romanino), di cui il senato di Roma iniziò la coniazione alla metà circa del sec. 13°: ha al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...