MARTINENGO, Girolamo
Giuseppe Motta
MARTINENGO (Martinengo Cesaresco), Girolamo. – Nacque il 19 sett. 1504 a Brescia, cadetto di una numerosa figliolanza, dal conte Cesare (II) e da Ippolita Gambara.
Nel [...] politica e il patronato artistico con cui protesse artisti come Alessandro Buonvicino detto il Moretto e Girolamo di Romano detto il Romanino –, il quale nel 1508 o 1509 ricevette il titolo nobiliare dal re di Francia Luigi XI per meriti militari.
Il ...
Leggi Tutto
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de', detto il Pordenone
Edoardo Villata
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de’, detto il Pordenone. – Nacque verosimilmente a Pordenone [...] di impugnare la decisione dei loro predecessori, che in scadenza di mandato avevano affidato la prosecuzione dei lavori al Romanino. A Mantova come a Cremona Pordenone era ormai un nome di prestigio, avvertito come un’alternativa più ‘moderna’ (cioè ...
Leggi Tutto
FERRAMOLA, Floriano
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Lorenzo, "marangon" (carpentiere), nacque a Brescia intorno al 1480, come si desume da una polizza d'estimo del padre, del 1517, in cui il F. risulta [...] B. Luini, L. Costa, G. A. Boltraffio), operante nel Bresciano per diversi anni a partire dal 1491; infine il più giovane G. Romanino.
Tra le prime opere del F. si ricordano una Natività, datata 15 ... (1503 0 1513; Pinacoteca Malaspina di Pavia), di ...
Leggi Tutto
FOGOLINO, Marcello
Caterina Furlan
Nacque a Vicenza tra il 1482-83 e il 1487-88 da Francesco, originario di San Vito al Tagliamento, e dalla vicentina Maddalena, figlia di Bartolomeo, calzolaio (Zorzi, [...] principe vescovo di Trento B. Cles il quale, a partire dal 1531, lo coinvolse, insieme con D. Dossi, con il Romanino e con altri artisti minori, nella decorazione dei "magno palazzo", ossia di quella nuova parte del castello del Buonconsiglio la cui ...
Leggi Tutto
DE STEFANI, Sigismondo
Enrico M. Guzzo
Figlio di Stefano, fu pittore attivo a Verona nella seconda metà del sec. XVI. Dalle scarne notizie biografiche si può dedurre che nacque tra il 1520 e il 1525 [...] 1864, p. 346; L. Giro, Sunto della storia di Verona ... susseguita da una Guida..., II, Verona 1869, pp. 215 (attr. a Romanino), 266; D. Zannandreis, Le vite dei pittori scultori e architetti veronesi, a cura di G. Biadego, Verona 1891, pp. 131 s.; L ...
Leggi Tutto
CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] I Civici Musei ela Pinacoteca di Brescia, Brescia 1958, p. 94; C. Patelli, Alzano Maggiore…, Bergamo 1959, p. 58; A. M. Romanini, La scultura milanese nel XVIII sec., in Storia di Milano, XII, Milano 1959, pp. 789 s., G. Vezzoli, La scultura dei secc ...
Leggi Tutto
MEZZARISA, Francesco
Emilia Capparelli
MEZZARISA (Mezzarixa), Francesco (detto Risino). – Figlio di Antonio, nacque a Faenza probabilmente intorno al 1507.
Non sono noti dati biografici di questo ceramista, [...] e Francesco Risino, in Faenza, XXXI (1943-45), pp. 67-69; M. Lama, Un grande vaso da farmacia datato 1556 del «Romanino», ibid., XXXIV (1948), pp. 64 s.; L. Zauli Naldi, Un secolo di plastica compendiaria faentina, in Faenza, XXXVII (1951), p. 70 ...
Leggi Tutto
CARPINONI, Domenico
Claudia Peroni Citroni
Figlio di Nicolò, nacque a Clusone in Valle Seriana (Bergamo) nel 1566. Secondo il Tassi venne mandato ancor giovinetto a Venezia, dove frequentò la bottega [...] grande pittura veneta del Rinascimento, e dove fermentava l'apporto originale dei maestri bresciani e bergamaschi (dal Moretto al Romanino, al Moroni), il C. mostra di conservarne talora il ricordo in spunti di vivace tessuto cromatico. Tuttavia il ...
Leggi Tutto
SUARDI, Bartolomeo detto Bramantino
Roberto Cara
– Nacque presumibilmente intorno al 1465 a Bergamo, da Alberto e da Pietrina, da Sulbiate; ebbe una sorella, Caterina. Il padre era già morto l’8 dicembre [...] ). Il magistero bramantiniano influenzò poco dopo, anche fuori del Ducato di Milano, lo sviluppo di artisti più giovani, come Gerolamo Romanino e Altobello Melone (Ballarin, 2006, pp. 127 s., 135, 142) o Bernardino Luini.
Con la caduta del Moro e la ...
Leggi Tutto
CESAREO, Giuseppe
Ugo Ruggeri
Nacque a Bergamo il 16 dic. 1630 da Marc'Antonio e da Felicita, sua seconda moglie. Mediocre seguace del padre e del maestro di questo, Enea Salmeggia detto il Talpino, [...] ), il tono narrativo diventa più aperto e accostante, con accessioni sgrammaticate alla pittura bresciana del Cinquecento, dal Fogolino al Romanino. Così nell'Assunta e due santi e nei SS. Romualdo,Apollonia e Lucia in S. Andrea a Bergamo si accentua ...
Leggi Tutto
romanino
s. m. [der. di romano1]. – Moneta grossa d’argento (detta grosso romanino o semplicem. romanino), di cui il senato di Roma iniziò la coniazione alla metà circa del sec. 13°: ha al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...