Vedi SALERNO dell'anno: 1965 - 1997
SALERNO (Salernum)
V. Panebianco
Città situata nell'angolo N-E del golfo - oggi omonimo, ma anticamente detto sinus Paestanus -, a destra della foce del fiume Irno [...] anni assegnati ai triumviri all'uopo nominati, com'è confermato in un altro passo di Livio (xxxiv, 45, 1-5).
La colonia romana di S. fu valido presidio contro i ribelli Picentini, schieratisi, dopo Canne, dalla parte di Annibale (Strab., v, 4, 13), e ...
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DUFOUR, Maurizio
Caterina Olcese
Nacque a Torino l'8 luglio 1826 da Lorenzo e Luisa Bocca (Genova, Archivio dell'Accademia ligustica di belle arti, filza 384 197.35, Ammissioni alunni). Nel 1830 la [...] di un'esperienza, in La pittura a Genova e in Liguria, Genova 1971, II, p. 442: E. Poleggi, S. Maria di Castello e il romanico a Genova, Genova 1973, pp. 72, 192-197; T. Pastorino-B. M. Vigliero, Diz. delle strade di Genova, Genova 1973, I-V, pp. 50 ...
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JACOPO da Pietrasanta
Sara Magister
Non si conosce la data di nascita di questo marmoraio, capomastro e architetto attivo a Roma nella seconda metà del XV secolo, originario di Pietrasanta, figlio di [...] Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, Firenze 1906, II, p. 472 n. 2; VI, pp. 104 s.; L. Motta Ciaccio, Scultura romana del Rinascimento, in L'Arte, IX (1906), pp. 182 s.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VI, Milano 1908, pp. 386, 536, 970; P ...
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EZECHIELE
C. Frugoni
Profeta vissuto tra la fine del sec. 7° e l'inizio del 6° a.C., E., secondo la narrazione del testo biblico che da lui prende nome, fu deportato verso il 597 a Babilonia dalla Palestina [...] . 248-297; H. Schrade, Vor- und frühromanische Malerei, Köln 1958; CVMAe. France, I, 1, Paris 1959; A.C. Quintavalle, Romanico padano, civiltà d'Occidente, Firenze 1969; E. Vogt, Die vier "Gesichter" (panim) der Keruben in Ezechiel, Biblica 60, 1979 ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] epoca classica tale tecnica cade in disuso; l’industria della fusione del m., di nuovo fiorente soprattutto nel periodo romanico e gotico in Germania, Paesi Bassi e Inghilterra, non produce che raramente sculture di grandi dimensioni durante tutto il ...
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Stato dell’Europa centro-orientale. Confina a N con la Polonia, a E con l’Ucraina, a S con l’Ungheria, a SO con l’Austria e a NO con la Repubblica Ceca.
Il territorio è chiuso a N da un tratto della catena [...] del castello di Nitra (8°-9° sec.), località dove sorse la prima chiesa in legno risalente all’830. Opere in stile romanico perdurarono fino alla metà del 13° sec. (cattedrale a Spišská Kapitula) mentre prime opere gotiche si hanno con i portici del ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] de la Buigne, cappellano del re di Francia Filippo VI di Valois (nato nel 1293; re dal 1328 al 1350) e autore del Roman des deduis in ottonari che, nonostante il titolo un po' ingannevole, è da annoverarsi fra i trattati di c., si adoperarono a dare ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] spesso a indicare realtà molto diverse. Guglielmo di Tiro, per es., lo applicava soprattutto agli abitanti dell'antica provincia romana Arabia, a E del Giordano. Sino alla fine del sec. 13° le crociate incoraggiarono e svilupparono l'interesse degli ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] ricompare nelle incorniciature delle sequenze vetero e neotestamentarie del sec. 5° - e dei loro successivi rifacimenti - nelle navate delle basiliche romane di S. Pietro e di S. Paolo f.l.m. e trova un'eco in esempi successivi come la decorazione di ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] piede (Aux confins du Moyen Age, 1992, nr. 43).I c. del Duecento, caratterizzati da forme di transizione dall'arte romanica a quella gotica, sono molto più numerosi e, per certi aspetti, si avvicinano alle opere del secolo precedente: piede circolare ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanico2
romànico2 (o romaniano) agg. [dal nome del cantore Romanus (v. oltre)] (pl. m. -ci). – In musica, sono così detti i segni e le lettere aggiunti alla notazione gregoriana nei manoscritti della scuola di San Gallo, la cui introduzione...