ANVERSA
J. Van den Nieuwenhuizen
(fiammingo Antwerpen)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della prov. omonima, il cui nome fiammingo deriva da aan't werp 'al cantiere'; nei documenti del sec. [...] contava soltanto 11.000 abitanti, saliti a poco meno di 20.000 nel 1400.In A. rimangono solo pochi resti del periodo romanico: possono essere menzionati le cantine di una casa nell'area del vecchio mercato del grano, datate intorno alla metà del sec ...
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APPIANO, Castello di
G. Bonsanti
Le rovine del castello di A. (ted. Schloss Hocheppan), in prov. di Bolzano, sorgono su uno sperone roccioso a S-O del capoluogo. I restauri, promossi da Rasmo a partire [...] ; N. Rasmo, Il Castello di Appiano, Bolzano 1967; O. Demus, Romanische Wandmalerei, München 1968, pp. 131-132 (trad. it. Pittura murale romanica, Milano 1969, pp. 132-133); G. L. Mellini, Pittura. L'area Alto-Atesina, in L'arte in Italia dal sec. XII ...
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APT
G. Barruol
(lat. Apta Iulia Vulgentium)
Cittadina della Francia sudorientale, nel dip. di Vaucluse. Sita sulla grande strada transalpina che metteva in comunicazione la bassa valle del Rodano con [...] Essai sur la topographie d'Apta Julia, Revue archéologique de Narbonnaise 1, 1968, pp. 101-158; id., La cathédrale d'Apt, in Provence romane, II, La Haute-Provence (La nuit des temps, 46), La Pierre-qui-Vire 1981, pp. 347-363, tavv. 129-140; M. Jouve ...
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CAROSELLI, Cesare
Agnese Fantozzi
Nacque a Genazzano (Roma) il 14 dic. 1847 da Nicola e Cesarina Senni. Iniziò gli studi artistici a Roma alla scuola d'arte nell'ospizio di S. Michele, dove rimase per [...] della commissione per i restauri di S. Maria in Cosmedin e nel 1899 ne decorò sia l'abside, con affreschi di stile romanico, sia, unitamente a Alessandro Palombi, la cappella della Madonna di Loreto e quella di S. Giovanni Battista. Fu tra i soci ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] tecnica associativa e lunghi monologhi; C. Colomb (pseudonimo di M.-L. Reymond), nella cui opera si prefigura il nouveau roman; A. Rivaz (pseudonimo di A. Golay), attenta alla problematica della condizione femminile; C.S. Bille, novellista e poetessa ...
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(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo [...] a S dal santuario di Notre-Dame-de-la-Garde. L’antica cattedrale, detta ‘la Major’ (12° sec.), è un importante edificio romanico in parte distrutto all’epoca della costruzione della nuova cattedrale; sul lato nord è la cappella di S. Lazzaro (15° sec ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] ., Ichnussa. La Sardegna dalle origini all'età classica, Milano 1981; AA.VV., I Sardi. La Sardegna dal Paleolitico all'età romana, ivi 1984; AA.VV., La Sardegna preistorica, ivi 1985; F. Barreca, La civiltà fenicio-punica in Sardegna, Sassari 1986; S ...
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VALLADOLID (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
Giorgio CANDELORO
I.F.R. *
Capoluogo dell'omonima provincia nella Vecchia Castiglia e una delle città storiche più importanti e famose della Spagna. È posta [...] fondata nel sec. X o XI, in massima parte è del sec. XIII e presenta una curiosa fusione del romanico e del gotico; sono romanici il campanile e il chiostro, questo però restaurato modernamente; l'altare maggiore ha sculture di Juan de Juni del 1556 ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] due abbazie storiche di quest'area, S. Nicola di Casole e S. Maria di Cerrate, adottano schemi e tipologie del Romanico pugliese e né il loro involucro esterno, né l'articolazione interna ne svelano la grecità.
Scultura e pittura
Per quanto riguarda ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Berlin 1974), pp. 6-8, 65-71, 75-80; The Dark Ages, cat., Worcester (MA) 1937; G.L. Brett, Formal Ornament on Late Roman and Early Byzantine Silver, PBSR 15, 1939, pp. 33-41; Early Christian and Byzantine Art, cat., Baltimore 1947, nr. 402, p. 88; K ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanico2
romànico2 (o romaniano) agg. [dal nome del cantore Romanus (v. oltre)] (pl. m. -ci). – In musica, sono così detti i segni e le lettere aggiunti alla notazione gregoriana nei manoscritti della scuola di San Gallo, la cui introduzione...