Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] epoca classica tale tecnica cade in disuso; l’industria della fusione del m., di nuovo fiorente soprattutto nel periodo romanico e gotico in Germania, Paesi Bassi e Inghilterra, non produce che raramente sculture di grandi dimensioni durante tutto il ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] scavi di Roma, 2 voll., Roma 1902-1912; P. Fedele, Sul commercio delle antichità in Roma nel XII secolo, Archivio della R. Società romana di storia patria 32, 1909, pp. 465-470; A. de Boüard, Gli antichi marmi di Roma nel medio evo, ivi, 34, 1911, pp ...
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Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (v. vol. ii, p. 700; vol. vii, s. v. Stucco, 5, pp. 527-529)
Hj. Torp
H. P. L'Orange
Il "Tempietto Longobardo". - Architettura. L'edificio sorge sulla sponda [...] riusati si uniscono altri di tipo più recente, quali si incontrano in altri edifici cividalesi del periodo tardo-romanico-gotico. Come i mattoni, anche la malta della vòlta rifatta ha un carattere molto tipico, facilmente individuabile dovunque ...
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Andalusia
T. Falcón Márquez
B. Pavón Maldonado
INQUADRAMENTO GENERALE
di T. Falcón Márquez
Regione della Spagna meridionale, coincidente in parte con la prov. romana della Betica. I confini e lo stesso [...] salone di Comares. Vicino a esso si ergeva il baño real con la sala de las camas all'ingresso e, a imitazione delle terme romane e dei bagni cordovani, il tepidarium, il calidarium e il frigidarium.
Fra il 1362 e il 1394 Muḥammad V fece costruire lo ...
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ASTI
C. Bonardi
(lat. Hasta, Asta)
Città del Piemonte e capoluogo di provincia. Le vicende cittadine, oscure fino a tutto il sec. 8°, rendono ancora essenziali le testimonianze di Claudiano nel sec. [...] , di Novara, di Acqui, l'abbazia di Fruttuaria) dei secc. 11° e 12° (Baricco, 1985, tav. 49). Il capocroce della chiesa romanica fu demolito nel 1309 e riedificato entro il secondo ventennio del secolo. Presentava le tre absidi inscritte nel muro est ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] 76; Parigi, del 1260 ca.), una magnifica Bible historiale della bottega di Jean Pucelle, del 1330 ca. (fr. 2), un codice con il Roman de la Rose (fr. 178; Parigi, metà del sec. 14°) e un manoscritto contenente opere di Tito Livio, degli inizi del sec ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] di un unicum che sembra rappresentare, alla fine del sec. 11°, il legame tra l'arte anglosassone e lo sviluppo del Romanico. Nonostante la solidità della figura del Cristo, numerosi sono gli elementi della posa e del panneggio che permettono di ...
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TIVOLI
P.F. Pistilli
(lat. Tibur)
Cittadina del Lazio in prov. di Roma, posta sulle pendici settentrionali dei monti Tiburtini, nel punto in cui il corso dell'Aniene scende, formando delle cascate, [...] dell'Istituto di storia dell'architettura, n.s., 1-10, 1987, pp. 145-158; Aggiornamento scientifico dell'opera di G. Matthiae. Pittura romana del Medioevo, I, a cura di M. Andaloro, Roma 1987, p. 295; II, a cura di F. Gandolfo, Roma 1988, pp. 87 ...
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Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] sia anche dei trasporti di grano e altre vettovaglie che s'inviavano a Roma. Presto vi si costituì un nucleo di cittadini romani, accanto al nucleo di cittadini di origine e di lingua punica, e a quello di indigeni sardi: come in altre città antiche ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] romano (forse già in età flavia) era stato introdotto l'uso del s. in piombo.Si possono distinguere due tipi di s. plumbei romani, il primo dei quali è costituito dai s. a un'unica faccia, dove cioè l'iscrizione o l'immagine sono impressi su un solo ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanico2
romànico2 (o romaniano) agg. [dal nome del cantore Romanus (v. oltre)] (pl. m. -ci). – In musica, sono così detti i segni e le lettere aggiunti alla notazione gregoriana nei manoscritti della scuola di San Gallo, la cui introduzione...