Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] perfezione delle sculture borgognone di Autun (1125-30), di Vézelay (1130), di Charlieu (1140). In Provenza è invece la scultura romana (Saint-Gilles-du-Gard, 1160, S. Torpé, o Saint-Trophine, ad Arles, 1170) che esercita un’influenza profonda.
In ...
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Nicola Pisano
Manuela Gianandrea
Il rinnovatore della scultura italiana
Abbandonando lo stile romanico, Nicola Pisano trasformò i caratteri della scultura italiana della seconda metà del Duecento attraverso [...] del rinnovamento di Nicola sono indubbiamente la conoscenza e l’osservazione diretta di opere antiche, come i molti sarcofagi romani conservati nel Camposanto di Pisa, da cui deriva il naturalismo delle figure e la solennità delle scene. Addirittura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] Mosa, o nel St. Emmeram di Ratisbona e nel St. Maximin di Treviri. Più interessanti però, per gli sviluppi di età romanica, le ricerche, già avviate nei casi borgognoni di IX secolo, in cui lo spazio del deposito sacro delle reliquie viene espanso ...
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PERGULA
Bruno Maria Apollonj
. La pergula è un elemento dell'architettura liturgica dei periodi paleo-cristiano e romanico; essa è l'aspetto tipicamente occidentale dell'iconostasi che si riscontra [...] un architrave ligneo al quale erano sospese lampade e festoni.
Questo leggiero colonnato richiama alla mente i pergolati delle ville romane donde la denominazione di pergula che, talvolta, nei testi è riportata in senso lato e allora sta anche per ...
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OTTONIANA, Arte
G. Lorenzoni
L'aggettivo ottoniano deriva dal nome proprio Ottone e si riferisce, storicamente, ai tre re di Germania e imperatori del Sacro romano impero, della dinastia sassone, di [...] . 138-139) giunse al Reno e alla Mosa verso Colonia, Maastricht e il Belgio. Forse la sua ipotesi di fondo sulla prima arte romanica - e cioè che essa sia stata una sorta di traduzione latina dell'arte dell'Oriente (ivi, p. 154) - lo indusse alla non ...
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ROMAINMOTIER
C. Jäggi
ROMAINMÔTIER, Abbazia di (ted. Romeinmostier; Romanum monasterium nei docc. medievali)
La più importante chiesa abbaziale del primo Romanico nella Svizzera, in origine priorato [...] romanes, Tournus 1994", Tournus 1995, pp. 285-296; C. Jäggi, Vom römischen Pantheon zur christlichen Kirche, in Die Schweiz zwischen Antike und Mittelalter, Zürich 1996, pp. 91-93, 106; H.R. Meier, Suisse Romane, La Pierre-qui-Vire 1996, p. 155ss. ...
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Corrente architettonica che, nella seconda metà dell’Ottocento, contrapponendosi all’eclettismo dominante propugnò un ritorno alle forme medievali e, in particolare, a quelle dello stile romanico. Ne furono [...] esponenti: C. Boito, L. Vaudoyer, F. von Gärtner, H.H. Richardson ecc ...
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MONTPENSIER (A. T., 35-36)
Rosario Russo
Comune del dipartimento del Puy-de-Dôme, che conta 320 ab. È notevole la cattedrale di stile romanico del sec. XI.
Storia. - Nel sec. XII la città fu sotto i [...] signori di Thiern; ma per il matrimonio di Agnese con Guiscardo IV di Beaujeu, la signoria passò a questa famiglia. Nel 1346 divenne signore Bernardo di Ventadour, che vendette la signoria, divenuta contea, ...
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NICOLÒ (o Niccolò, Nicolao)
C. Verzar
Scultore attivo in Italia settentrionale dal 1114 ca. al 1140 circa.
La carriera di N. può essere ricostruita con maggiore precisione di quella di qualsiasi altro [...] at Ferrara and the Art of Niccolò, ArtB 26, 1944, pp. 152-174; R. Jullian, L'éveil de la sculpture italienne. La sculpture romane dans l'Italie du Nord, 2 voll., Paris 1945; G. de Francovich, Benedetto Antelami architetto e scultore e l'arte del suo ...
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Architetto (Burk, Franconia, 1813 - Werneck 1872). Esponente dell'eclettismo ottocentesco, fu attivo soprattutto a Monaco, dove esercitò un forte influsso (cosiddetto Maximilianstil): costruì la stazione [...] centrale (1847-49), in stile romanico, progettò la Maximilianstrasse (1853-59), numerose case e ville in uno stile fra gotico e romanico, e il Maximilianeum, su disegni di W. Stier. ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanico2
romànico2 (o romaniano) agg. [dal nome del cantore Romanus (v. oltre)] (pl. m. -ci). – In musica, sono così detti i segni e le lettere aggiunti alla notazione gregoriana nei manoscritti della scuola di San Gallo, la cui introduzione...