CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] che si collocano ai primordi e alla fine della sua esperienza, Per gli studi romanzi, Padova 1892 (qui St. rom.), e Romànica fragmenta, Torino 1932 (qui Rom. frag.): a distanza di quarant'anni essi ci danno la misura della sua coerenza di ricercatore ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] ottavo
(42) sono arrivato soltanto 8°
mentre deve essere evitato l’uso di tali segni esponenziali quando si utilizzano cifre romane:
(43) fu Paolo VI a chiudere il Concilio Vaticano II
(44) le vicende narrate nei Promessi sposi sono ambientate nel ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] nella tarda latinità, solo in Italia e nella penisola iberica (mentre il lat. avunculus si sarebbe conservato in altre aree della Romània: si veda, ad es., il fr. oncle); nell’Italia settentrionale è altresì diffuso il tipo barba (AIS 1928-1940: 19 ...
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LINGUE, REGNO DI GERUSALEMME
LLaura Minervini
La situazione linguistica del Regno di Gerusalemme non si può isolare da quella degli altri stati crociati, cioè, all'epoca di Federico II, il Regno di [...] al veneziano de là da mar, in Id., Culture e lingue nel Veneto medievale, Padova 1990, pp. 227-267; Id., La Romània d'oltremare: francese e veneziano nel Levante, ibid., pp. 269-286; J. Richard, Culture franque et culture grecque: le Royaume de ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] linguistica), pp. 865-875.
Lorenzetti, Luca (2002), Sulla grammaticalizzazione di “dice” nell’italiano parlato, in Roma et Romania. Festschrift für Gerhard Ernst zum 65. Geburtstag, hrsg. von S. Heinemann, G. Bernhard & D. Kattenbusch, Tübingen ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] che ho comprato».
Berretta, Monica (1989), Sulla presenza dell’accusativo preposizionale in italiano settentrionale: note tipologiche, «Vox Romanica» 48: 13-37.
Diez, Friedrich (1874-1976), Grammaire des langues romanes, II et III, Paris, Franck ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] di scrittura: a partire dal 7° secolo a.C., per via del dominio militare, commerciale e culturale dell'Impero romano (v. romani anctichi), questa scrittura si diffuse in tutto l'Occidente e divenne la più adoperata. Oggi, i simboli latini sono quelli ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] (ipse o ille) perse l’originario valore deittico e assunse la funzione di marcare, obbligatoriamente, l’anafora testuale. Nella Romània occidentale, gli articoli derivano infatti da ille «quello». Fa eccezione il sardo (➔ sardi, dialetti), che ha un ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] , pp. 255-271.
Bernhard, Gerald & Gerstenberg, Annette (2009), Storia delle varietà regionali ed urbane nella Romania: Italoromania, in Romanische Sprachgeschichte. Ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, hrsg. von G ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] .
Pasolini, Pier Paolo (1955), Ragazzi di vita, Milano, Garzanti.
Berruto, Gaetano (1987), Lingua, dialetto, diglossia, dilalìa, in Romania et Slavia adriatica. Festschrift für Zarko Muljačić, hrsg. von G. Holtus & J. Kramer, Hamburg, Buske, pp ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...