GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] va comunque riconosciuto "il merito d'aver cercato di stabilire su nuove basi che l'intacco, in alcune regioni della Romània, è un'innovazione relativamente antica" (Terracini, pp. 96, 98).
Nel 1901 apparve a Milano l'ampio Dizionario etimologico di ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] (➔ confine linguistico), che segna il confine tra dialetti settentrionali e centro-meridionali, ma anche dell’intera Romània, suddividendola in occidentale (comprendente, oltre ai dialetti dell’Italia settentrionale – dove all’inizio del XIII sec ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] , H. Schuchardt e Joh. Schinidt in Germania, G. I. Ascoli in Italia; agli inizi del secolo furono riprese dal dialettologo romanista J.-L. Gillièron in Francia.
Il B. fu partecipe della reazione all'astrattezza neogrammatica e fin dai primi studi ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] emigrati, a partire dalla fine del XIX secolo e in periodi diversi del XX, in molti paesi del mondo (Romania, Germania, Canada, Argentina, Australia, ecc.).
Benché il friulano mostri ancora notevole vitalità, la stessa ricerca rileva che, rispetto a ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] , che tra il 1902 e il 1907 lo portarono molto lontano dalle sue regioni d'origine a ripetuti soggiorni nella Campagna romana. Frutto di queste ricerche (durante le quali ebbe modo di rinsaldare i rapporti con E. Monaci e di stringerne di nuovi ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] al mondo bizantino di lingua greca (Baldelli 1988).
Almeno per buona parte del VI secolo, dunque, l’universo linguistico della Romània era ancora unitario, e la gente parlava (o almeno credeva di parlare) latino. Naturalmente si trattava di un latino ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] : 47-50). Su questa base Ascoli riuscì a individuare per primo unità areali di primaria importanza nell’articolazione della Romània, quali appunto quella ladino-retoromancia e quella che pochi anni dopo egli stesso, tracciandone di fatto le isoglosse ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , riflessi in altre lingue, per es. centesimo, crazia, denaro, piastra, quattrino, scudo, soldo (Malato 2003; DIFIT 2008).
La Curia romana, che fino al Duecento era ricorsa a banchieri ebrei per le sue imposizioni fiscali, in seguito si avvalse di ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] sono invece:
(d) il passaggio dei nessi qu- e gu- a /bː/ ([ˈabːa] «acqua», [ˈlimba] «lingua»), che avvicina la Sardegna alla Romania;
(e) l’assimilazione del nesso latino -gn- in /-nː-/: [ˈlinːa] «legna» < ligna(m), [ˈmanːu] «grande» < magnu(m ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] ’intero dominio romanzo. Emblematico è l’esito delle occlusive sorde latine [p t k] in posizione intervocalica nella Romània occidentale e, con riguardo all’italiano, nei dialetti settentrionali fino all’isoglossa La Spezia-Rimini: amicūm > spagn ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...