Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] delta, quelli secondari e i canali sono caratterizzate dalle acque stagnanti, per lo più ricoperte da una vegetazione palustre. Appartiene alla Romania anche la pianura del Tibisco, già ungherese, una fascia larga da 40 a 120 km, che da N a S occupa ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] neolatine) si possono suddividere su base geografica in cinque gruppi: iberoromanzo (dialetti portoghesi, spagnoli, catalani); galloromanzo (dialetti francesi, occitanici, franco-provenzali); romanzo alpino ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] le comunità ungheresi che, a seguito delle vicende storiche del 20° sec., si sono trovate comprese nei confini di Romania (2 milioni, per lo più in Transilvania), Slovacchia, Serbia, Ucraina, Croazia. La dinamica demografica del paese è attestata da ...
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Glottologo (Locana 1885 - Napoli 1958); prof. (dal 1925) di lingua e letteratura italiana a Cluj (Romania), poi di glottologia a Cagliari (dal 1939) e a Napoli (dal 1953). Apportò contributi fondamentali [...] dell'Italia medievale. Tra le opere: Contributo toponomastico alla teoria della continuità nel Medioevo delle comunità rurali romane e preromane dell'Italia superiore (1931); Lineamenti di una storia linguistica dell'Italia medievale (2 voll., 1954 ...
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Linguista e filologo (Bucarest 1895 - ivi 1990). Prof. all'univ. di Bucarest dal 1928, accademico di Romania dal 1948, fu tra i fondatori della Società di linguistica romanza di Parigi e diresse il Centro [...] linguistique (1933) di Bucarest e varie altre pubblicazioni di linguistica e di filologia. Tra le sue opere: Istoria limbii române ("Storia della lingua romena", 6 voll., 1938-46); Le mot. Esquisse d'une théorie générale (1943); Filosofia cuvântului ...
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Si dice dell’insieme delle lingue e dei dialetti neolatini stabiliti nell’area occupata dagli antichi Reti. Questa zona linguistica periferica della Romània è stata attraverso i secoli molto intaccata, [...] ridotta e frantumata, e di essa sopravvivono oggi i tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale: le parlate dei Grigioni, del Friuli e di alcune valli dolomitiche, note ...
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(o aromeno) Uno dei 4 gruppi in cui si articola il complesso delle parlate romene. È attualmente parlato, fuori dei confini della Romania, nel Nord della Grecia, in Albania, Macedonia e Bulgaria. Caratteri [...] comuni con gli altri gruppi dialettali romeni sono la riduzione di a in sillaba atona ă ‹ë›, la chiusura di a seguita da n o da m + consonante, la dittongazione condizionata di e in ea e di o in oa (floare ...
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Filologo francese (Parigi 1840 - ivi 1917). Compagno di G. Paris nel rinnovamento della filologia romanza in Francia e nella direzione della rivista Romania, fondata nel 1872; socio straniero dei Lincei [...] (1899). Attese a opere di sintesi (Alexandre le Grand dans la littérature française du Moyen Âge, 1886), ma dedicò la maggior parte della sua attività a ricerche sui singoli testi (Chanson de Gérard de ...
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Linguista e filologo (Bârlad 1859 - Iaşi 1933), prof. nell'univ. di Iaşi (1893) e fondatore di quella scuola linguistica, membro dell'accademia di Romania (1900). Lavorò per un decennio al Dicţionarul [...] Il dizionario della lingua romena"). Opere: Introducere în istoria limbii şi literaturii române ("Introduzione alla storia della lingua e letteratura romena", 1888); Principii de istoria limbii ("Principî di storia della lingua", 1894); fondamentale ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] , mentre la prosa conobbe una notevole vitalità grazie a H. Tjutjunnyk e agli esponenti del romanzo magico (chymernyj roman; V. Zemljak, P. Zahrebel´nyj, V. Ševčuk); si affermarono quindi nuovi orientamenti letterari di sofisticata cultura, tra ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...