Galați (ted. Galatz) Città della Romania (293.523 ab. nel 2007), porto fluviale sulla riva sinistra del Danubio, a 150 km dal mare; capoluogo del distretto omonimo (4466 km2 con 614.449 ab. nel 2007). [...] È situata presso la confluenza del Danubio, del Siret e del Prut e ha un retroterra ricco di prodotti agricoli. Il porto è quindi importante centro di esportazione di cereali, dotato dei più estesi bacini ...
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(romeno Muntenia) Regione storica della Romania, corrispondente alla parte orientale della Valacchia, che si estende tra il basso corso del Danubio e le Alpi Transilvaniche. È detta anche Grande Valacchia. [...] Il fiume Olt la divide a O dall’Oltenia (o Piccola Valacchia), mentre il Danubio la separa a S dalla Bulgaria e dalla Dobrugia. Al centro si trova la città di Bucarest. È costituita da un territorio in ...
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(romeno Bucureşti) Città capitale della Romania (1.821.380 ab. nel 2018), situata nel cuore della pianura valacca, a 87 m s.l.m., tra il fiume Dimbovița, subaffluente del Danubio, e il fiume Colentina. [...] Ha un ruolo predominante nella rete urbana romena, con una popolazione che è quasi sette volte maggiore di quella della seconda città dello Stato (Iași) e con una schiacciante superiorità per quanto riguarda ...
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(romeno Transilvania o Ardeal; ted. Siebenbürgen; ungh. Erdély) Regione naturale e storica della Romania, ampia poco meno di 60.000 km2 e costituita essenzialmente dal bacino di T., zona di colline argillose [...] coronò le aspirazioni dei Romeni di T., che proclamarono l’unione al regno di Romania, confermata dal trattato di pace del Trianon (1920). Contesa tra Ungheria e Romania, la T. divenne causa di contrasto nel periodo tra le due guerre mondiali. Con ...
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(ungh. Nagyvárad, ted. Grosswardein) Città della Romania occidentale (205.077 ab. nel 2007), capoluogo del distretto di Bihor, posta a 136 m s.l.m., sul fiume Körös, presso la frontiera ungherese. Centro [...] , fu distrutta dai Tatari nel 1241; occupata dai Turchi nel 1660, tornò agli Asburgo nel 1699, per il trattato di Carlowitz. Nel 1918 passò alla Romania, alla quale è tornata al termine dell’occupazione ungherese durante la Seconda guerra mondiale. ...
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(ungh. Kolozsvár; ted. Klausenburg) Città della Romania (310.243 ab. nel 2007) in regione collinare, nella valle del Piccolo Someş. È il capoluogo del distretto di Cluj e il più importante centro industriale [...] fu votata l’annessione della Transilvania all’Ungheria. Occupata dai Romeni (1918), divenne (1940) la capitale della zona della Transilvania incorporata all’Ungheria, riprendendo l’antico nome di Kolozsvár; nel febbraio 1947 è tornata alla Romania. ...
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Metaliferi, Munții Gruppo montuoso della Transilvania (Romania) a N del corso del Mureș, culminante nel Vîrful Corabia (1349 m). Di formazione vulcanica, vi si trovano miniere di metalli preziosi. ...
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(ted. Hermannstadt; ungh. Nagyszeben) Città della Romania (154.456 ab. nel 2007), nella Transilvania meridionale, a 420 m s.l.m., 200 km circa a NO di Bucarest; capoluogo del distretto omonimo. Le maggiori [...] , cuoio e cereali) e le industrie (elettrotecniche, meccaniche, tessili, della carta, del cuoio, farmaceutiche ecc.). Nodo ferroviario.
La romana Cibinium fu rifondata da coloni sassoni del Reno per iniziativa di re Geza II (1141-61); distrutta dai ...
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Bihorului, Munţii (o Munţi Apuseni) Massiccio montuoso della Romania (Transilvania occidentale), costituito da rocce antiche scistose e calcaree e da rocce eruttive recenti. Culmina nel Monte Bihor (1849 [...] m). Sono presenti miniere di ferro e carbon fossile ...
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(o Piccola Valacchia; romeno Oltenia o Muntenia Mica) Regione storica della Romania, costituita dalla parte della Valacchia a O del fiume Olt e formata da una regione prevalentemente collinare tra i Carpazi [...] e il Danubio. Corrisponde approssimativamente agli odierni distretti amministrativi di Gorj, Mehedinți, Dolj Vâlcea e Olt. Città principale Craiova ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...