Scrittore romeno (Pleşeşti, Moldavia, 1858 - Bucarest 1919). Diresse (1893-96) la rivista Viaţa e fu, dal 1901, condirettore di Sămănătorul ("Il seminatore"). Esordì con poesie in cui si avverte il forte [...] del mondo", 1908; Dreptate "Giustizia", 1914); di un romanzo autobiografico (Dan, 1894) e di scritti divulgativi (România pitorească "La Romania pittoresca", 1901; Din trecutul nostru "Dal nostro passato", 1908) e di una monografia (Pictorul N. I ...
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Strumento popolare a fiato ad ancia, noto nella forma attuale fin dal Medioevo. È costituita da una sacca di pelle di pecora alla quale sono collegati una canna corta o un soffietto per l’insufflazione [...] altri sono a intonazione fissa e fungono da accompagnamento, o bordone. È diffusa tuttora in molte regioni d’Europa, dalla Romania all’Irlanda e soprattutto nelle isole britanniche, dove ha avuto un peso notevole nella musica popolare e militare ed è ...
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Chitu, Maria (Chitiu nella trascrizione ‛ latina ')
Rosa Del Conte
Scrittrice romena, che nel 1883 diede alle stampe, in elegante veste tipografica, illeggiadrita di ornati e vignette, la traduzione [...] di una città di provincia. Grazie a essa, diventava possibile una visione unitaria del poema, conosciuto fino allora in Romania soltanto attraverso episodi e canti isolati.
Inoltre, poiché l'edizione riproduceva a piè di pagina il testo italiano, la ...
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Uomo politico e geografo ungherese (Budapest 1879 - ivi 1941). Deputato dal 1905, ministro degli Esteri e presidente del Consiglio nel 1920, si batté per la revisione del trattato del Trianon, e l'anno [...] (marzo 1939), e acquisendo, con il secondo arbitrato di Vienna (ag. 1940), la Transilvania settentrionale dalla Romania. Contrario alla partecipazione dell'Ungheria all'invasione tedesca della Iugoslavia, con la quale aveva firmato un trattato di ...
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Figlio (n. 1308 - m. 1355) del re Stefano Dečanskij e della sua prima moglie Teodora. In esilio con il padre a Costantinopoli fu incoronato accanto a questo come reggente (1322). Fatto assassinare il padre, [...] cittadino, pensò di sostituirsi ai Paleologi sul trono di Bisanzio e (1346) si fece incoronare imperatore "di Serbia e Romania" dai patriarchi di Serbia e di Bulgaria, vagheggiando di mettersi a capo della cristianità contro i Turchi. Per primo, col ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1885 - ivi 1969). Dopo aver pubblicato un primo volume di versi (1912), cui ne sono poi seguiti molti altri, esordì sulla scena con Der grosse Kampf (1915), affermandosi quindi [...] , secondo un processo di maturazione che si compie con Dritter November 1918 (1936). Antinazista, riparò in Polonia, in Romania, a Belgrado, poi a Curzola (qui fu salvato da partigiani italiani), dove scrisse due tra i suoi più significativi ...
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La coltura della c. continua a diminuire fortemente in tutto il mondo: dai 633.000 ha mondiali della media 1961-65 la superficie è scesa ai 439.000 ha nel 1973, con un decremento del 30,6%, ma che raggiunge [...] in Italia, prossime all'estinzione stessa della produzione (− 97,3%). Solo alcuni paesi mostrano andamenti inversi: la Romania (+ 12%) e la Repubblica Popolare Cinese (+ 19,6%).
Tali circostanze hanno chiaramente influito sulle produzioni che dalle ...
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MORF, Heinrich
Carlo Battisti
Filologo svizzero, nato a Münchenbuchsee presso Berna nel 1854, morto a Berlino nel 1921. Studiò alle università di Zurigo, Strasburgo e Parigi (allievo di Gaston Paris), [...] a far parte dell'accademia prussiana.
Autore di una serie di studî illustranti la storia linguistica e letteraria della "Romania" dalla Spagna ai Grigioni, si distinse anche nel campo didattico, per le sue rare doti di organizzatore, d'innovatore ...
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Generale sovietico (Odessa 1898 - Mosca 1967). Allo scoppio della Rivoluzione di Ottobre si trovava con un corpo di spedizione russo in Francia; tornato in Russia (1919), vi percorse tutta la carriera [...] contribuì efficacemente alla difesa di Stalingrado; nel 1944, nominato maresciallo, fu a capo del secondo fronte d'Ucraina, attraversò la Romania e l'Ungheria orientale portandosi in Moravia e a Vienna. Nel 1945-46 fu a capo delle forze sovietiche in ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] Iberica, la Francia, l’Italia, il Ticino e i Grigioni, alcune zone costiere della Dalmazia e la Romania. All’interno di quest’area geografica è difficile una classificazione soddisfacente dei dialetti neolatini: la suddivisione tradizionale di ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...