Uomo politico (n. Bacău 1900 - m. 1954). Tra i fondatori del partito comunista romeno (1921), deputato dal 1931, nel 1944 capeggiò la delegazione romena nelle trattative di Mosca per l'armistizio. Ministro [...] a morte (1954). Massimo teorico del comunismo, ha scritto: Problemele de baza ale României ("Problemi fondamentali della Romania", 1944); Sous trois dictatures (1946); Curente şi tendinţe în filosofia românească ("Correnti e tendenze nella filosofia ...
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(turco Yeșilköy) Cittadina della Turchia, situata sul Mar di Marmara. È oggi parte del distretto di Bakirköy, suddivisione amministrativa della città di İstanbul.
Trattato di S. Imposto dalla Russia alla [...] esso fu riconosciuta l’indipendenza: al Montenegro, quadruplicato di territorio; alla Serbia, ingrandita a S e a O; alla Romania. La Bulgaria fu costituita in principato autonomo e tributario con un principe eletto dalla popolazione e confermato dal ...
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ORIENTE, Questione d'
Francesco COGNASSO
Con questa espressione s'intende l'insieme dei varî problemi politici, etnici, economici, religiosi relativi alle regioni che, dopo essere state parte dell'impero [...] facendo nel 1881 segreta alleanza con la Serbia, che diventava quasi un suo stato vassallo e nel 1883 alleanza con la Romania, a cui accedettero prima la Germania e poi anche l'Italia. La politica austriaca, diretta a Salonicco, vi si preparava pure ...
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RĂDULESCU-MOTRU, Constantin
Filosofo romeno, nato nel 1868. All'università di Bucarest finì gli studî giuridici nel 1888, quelli di lettere e filosofia nel 1889, con la tesi: La realtà empirica e le [...] vocazione, 1932). Partendo dalla critica del sistema kantiano, assumendo elementi della filosofia del Wundt, è l'esponente filosofico della Romania.
Bibl.: Per un'esposizione di tutti gli elementi del pensiero del R.-M., per la bibl. delle sue opere ...
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Linguista francese, morto a Parigi il 31 ottobre 1955.
Bibl.: Mélanges de linguistique offerts à A. Dauzat, Parigi 1951, pp. 1-10; E. Blanquart, A. D., in Taal en Tongval (Anversa), VIII (1955), pp. 187-188; [...] M. Roques, A. D., in Romania, LXXVI (1955), pp. 545-546. ...
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Zenga, Walter. – Calciatore italiano (n. Milano 1960). Portiere, dopo Salernitana, Savona e Sambenedettese, ha giocato nell'Inter dal 1982 al 1994, per concludere la carriera con Sampdoria (1994-96), Padova [...] (1996-97) e New England Revolutions (1997-99). Come allenatore, dopo alcune esperienze all'estero (Stati Uniti, Romania, Serbia, Turchia, Emirati Arabi), dal 2008 al 2009 è tornato ad allenare in Italia alla guida prima del Catania poi del Palermo, ...
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Storico e filologo (Saint-Yrieix-la-Montagne, Creuse, 1857 - Parigi 1935), prof. di provenzale a Tolosa (1881-89), poi di lingue neolatine e francese medievale a Parigi (nel 1889); socio straniero dei [...] Lincei (1903). È autore di numerosi studî d'argomento francese e provenzale, tra i quali si ricorda Francesco da Barberino et la littérature provençale en Italie au moyen âge (1883). Fu condirettore (1903-06) della rivista Romania. ...
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Secondogenito (Valenciennes 1174 circa - Tessalonica 1216) di Baldovino VII conte di Fiandra e di Hainaut, partecipò col fratello Baldovino alla IV Crociata (1203); nel 1206, dopo la morte del fratello, [...] successore. Prode guerriero e abile diplomatico, arrestò l'invasione bulgara, fronteggiò in Asia Teodoro I Lascaris, e nel 1210 si fece riconoscere l'alta signoria sulla Romania e sull'Epiro. Morì avvelenato dalla seconda moglie, principessa bulgara. ...
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Poeta e prosatore rumeno, nato a Cofa (Bessarabia-Moldavia, URSS) il 16 giugno 1925 e morto a Bucarest durante il grande terremoto del 4 marzo 1977. Ha compiuto gli studi alla facoltà di Giurisprudenza [...] cui B. esprime il proprio ingenuo ed entusiasta pathos di giovane patriota, estroverso e sicuro di sé, nel regime comunista della Romania.
Fiul risipitor (1964, "Il figliol prodigo") segna una svolta: il poeta diventa attento a sé stesso e al proprio ...
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Uomo di stato romeno, nato il 21 dicembre 1862 a Bucarest, dove morì il 13 ottobre 1916. Fece gli studî a Ginevra e a Parigi, e, tornato in patria nel 1883, due anni dopo fu eletto deputato di Brăila. [...] quale, tornato al potere nel 1910, lo nominò ministro della Guerra. Può dirsi che si deve al F. se la Romania si trovò adeguatamente equipaggiata, tanto durante la guerra del 1913, quanto in quella mondiale, nella quale ultima, desideroso di vedere ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...