ANGELUCCI
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Famiglia napoletana di fabbricanti di corde armoniche, attiva nel XVIII secolo. Poco è noto dei suoi componenti: il primo ad acquistare fama fu Domenico Antonio, nato a Napoli all'inizio [...] dell'acqua alcalina, e veniva considerata quasi un'arte, gelosamente tramandata.
Domenico Antonio si era associato con i fabbricanti romani; tuttavia la società si sciolse presto e vi fu un processo per cui il fratello Felice "scrisse molte memorie ...
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La varietà degli oggetti usati per vestirsi e adornarsi. Rientrano in questa denominazione non solo gli indumenti propriamente detti, ma anche gli accessori e i gioielli.
Storia
L’a., bene primario legato [...] e si fa più rapido il variare delle mode. L’età carolingia introdusse una maggior ricchezza ornamentale; nel periodo romanico, pur nella generale sobrietà, sono già documentati l’uso della biancheria e la presenza dei laboratori di tessitura, ricamo ...
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L’insieme della pettinatura e degli ornamenti portati nei capelli.
Fra i popoli di interesse etnologico, speciali a. sono portate nei combattimenti, nelle danze e nelle cerimonie sacre. Alcune tribù dell’Australia [...] a. e degli ornamenti era caratteristica delle Ateniesi, che inoltre si tingevano i capelli con polveri e pigmenti.
I Romani ignorarono a lungo le raffinatezze della pettinatura e fu solo con il diffondersi dei costumi greci che gli uomini iniziarono ...
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Impasto o preparato, destinato a vari usi.
Alimentazione
Impasto di farina e acqua, rimestato sino a renderlo sodo e compatto: sia quello, lievitato, con cui si fa il pane, sia quello, che può essere [...] o p. secche.
Cenni storici
Nata secondo alcuni in Cina, benché Marco Polo non ne faccia menzione, o forse già nota ai Romani, la p. doveva comunque esistere nell’Italia del 14° sec., essendo i «maccheroni» citati da Boccaccio nella terza novella del ...
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Denominazione generica di tessuti per uso personale: abbigliamento intimo e manufatti per la casa (b. da tavola, da letto, da bagno).
B. intima
L’antichità si limitò a tuniche e camici di lino. Nel 13° [...] alla fine degli anni 1980.
2. B. da casa
L’età romana pare che non conoscesse il lino come coperta da letto: si usavano sia col crescere della ricchezza e del benessere generale.
I Romani sulla tavola avevano mantilia e i convitati avevano mappae o ...
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toga Capo di vestiario del cittadino romano, indossato sopra la tunica. Scomparsa nell’Alto Medioevo, la t. riappare a Venezia nel 14° sec. quale veste maschile ampia e lunga, con maniche: era dei magistrati, [...] ) Commedia latina di argomento romano, così detta perché gli attori indossavano non più il pallio (come per le commedie palliate), ma la t. romana. Caratteristica fu la gravitas, per i limiti imposti alla comicità dal mettere in scena personaggi ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] grado di fornire pezzi di particolare resistenza e conformazione, venivano recuperati colonne e capitelli da edifici di epoca romana per sorreggere i muri interni delle navate. L'architettura di questo periodo è stata perciò detta ''frammentaria'', e ...
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Forma differenziata della dentina (➔ dente), che costituisce le zanne degli elefanti o quelle di tricheco e d’ippopotamo o anche di mammut e mastodonte ( a. fossile). È costituito per 57-60% da sostanze [...] simulacri di culto del periodo classico. L’ellenismo sfruttò molto l’a., ma scarsi sono i documenti. I Romani l’adoperarono per insegne consolari, incrostazione e decorazione di mobili, per utensili, statuette e dittici. Prevalente importanza come ...
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Simonetta Agnello Hornby
Il museo veste Prada
Al Victoria and Albert Museum di Londra una mostra sulla moda italiana ripercorre le tappe della sua affermazione dal dopoguerra a oggi, attraverso le invenzioni [...] – la villa Torrigiani in via dei Serragli – una sfilata in cui le più importanti case di moda fiorentine, milanesi e romane accettarono di presentare i loro modelli in una sfilata collettiva. La manifestazione si svolse dopo gli appuntamenti di moda ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] vetrate colorate sono testimoniate a Roma nell’8°-9° secolo. L’uso di chiudere con il v. le finestre, già noto ai Romani, si conservò a Costantinopoli. Frequentissimo l’uso di tazze di v. per l’olio delle lampade, deposte in armature di metallo o ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...