Vedi NOLA dell'anno: 1963 - 1996
NOLA (Nola, Νῶλα)
G. Cressedi
¿ G. Chierici
Red.
Cittadina della provincia di Napoli (già di Caserta). Forse originariamente città degli Ausoni, poi greca ed etrusca, [...] trova invece, come una delle principali città dei ribelli sanniti che operavano nel S dell'Italia e l'ultima ad arrendersi ai Romani, espugnata nell'89 da Silla. Durante la guerra civile tra Mario e Silla parteggia, come tutte le città italiche ed in ...
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Vedi TURRIS LIBYSONIS dell'anno: 1966 - 1997
TURRIS LIBYSONIS
G. Pesce
Città della Sardegna, oggi Porto Torres, su quel tratto della costa settentrionale, protetto ad O dall'isola dell'Asinara e dove [...] sia opera unitaria.
L'acquedotto attingeva a una sorgente sita nella valletta dell'Eba Ciara presso Sassari a 20 miglia romane da Turris. Ne avanzano ruderi in varî punti.
Il porto coincideva col bacino interno di quello attuale. Altri monumenti, fra ...
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CAMILLO (camīllus)
G. Bermond Montanari
Significò, in origine, il fanciùllo di condizione libera; in seguito, il fanciullo "libero ed impubere", che assisteva nel sacrifizio il sacerdote, di cui era [...] Dict. Ant., I, II, p. 859; Samter, in Pauly-Wissowa, III, c. 1431, s. v.; G. M. A. Richter, Greek, Etruscan and Roman Bronzes, New York 1915, p. 135, n. 271; G. Kaschnitz v. Weinberg, Sculture del Magazzino del Museo Vaticano, Città del Vaticano 1936 ...
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MENTOR (Μέντωρ, Mentor)
L. Guerrini
Famoso toreuta greco probabilmente attivo nella prima metà del IV sec. a. C. Il più famoso tra i caelatores dell'antichità, lo definisce Plinio; è ricordato soltanto [...] , 147) ricorda di lui degli skỳphoi acquistati per 100 mila sesterzi dall'oratore L. Crasso e ammira come esempio di virtù romana il fatto "che non avesse mai osato di adoperarli per verecondia". Ancora Plinio (Nat. hist., vii, 127), ricorda i suoi ...
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KHARGAH
S. Donadoni
Nome di un'oasi a O della valle del Nilo. L'antichità più notevole è un tempio ad Ammone che sorge a Hibeh (v.) e che risale all'epoca di Dario, ma che fu successivamente ingrandito [...] ed abbellito dai Tolomei e dagli imperatori romani. All'epoca romana risalgono altri templi minori, e un forte al limite settentrionale dell'oasi, a torrioni rotondi. In epoca copta fu il luogo di esilio di Nestorio e di suoi seguaci; e a quell'epoca ...
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ASIANO E ASIANISMO
L. Laurenzi
Il termine "asianus" ricordato da Cicerone (Brutus, 51; Orator, 231) fu probabilmente trasferito con intento spregiativo, dagli oratori attici, dall'uso grammaticale a [...] quello letterario per definire lo stile retorico dei maestri della provincia d'Asia dove studiavano i giovani romani. Presso i moderni studiosi è entrato in uso con riferimento a talune correnti delle arti figurative e particolarmente della scultura ...
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SUESSA
G. Cressedi
Corrisponde all'odierna cittadina di Sessa Aurunca della provincia di Napoli, sulle pendici del vulcano spento in Roccamonfina, a breve distanza del Monte Massico. In antico fu la [...] città principale degli Aurunci.
Venuta in lotta con Roma, fu sconfitta da T. Manlio nel 340 a. C. e divenne alleata dei Romani, ma non troppo fedele, tanto che dopo la sconfitta alle Lautolae nel 315 è punita col saccheggio del territorio. Nel 313 vi ...
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ORAZIO COCLITE (Horatius Cocles)
A. Bisi
Eroe dell'antica leggenda di Roma, che sarebbe morto nella difesa del Ponte Sublicio secondo la versione di Polibio, mentre fonti più tarde che indicano come [...] nemici gli Etruschi di Porsenna riportando l'episodio al 508 a. C. asseriscono che l'eroe si salvò e fu premiato dai Romani.
Una statua bronzea di O. C. fu eretta nel Comizio, probabilmente nel IV sec. a. C., in seguito all'esaltazione delle figure ...
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(gr. ῎Εδεσσα) Antica capitale dell’Osroene (Mesopotamia settentrionale); l’attuale Urfa (Turchia). Fondata da Seleuco I di Siria (303 a.C.) sul luogo della precedente Ūrhāi, ebbe popolazione greco-araba. [...] Dopo il periodo ellenistico la città passò a una dinastia locale che si destreggiò tra Parti e Romani, che se la contesero a lungo. Il cristianesimo vi si diffuse molto presto e nel 4°-5° sec. fu centro di una fiorente scuola di studi filosofici e ...
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Per gli antichi Greci, vaso per liquidi a larga apertura, con un restringimento a metà e due anse di solito quasi diritte dall’orlo al fondo.
C. fu detta da Greci e Latini, per l’analogia della forma, [...] anche la gabbia o coffa dell’albero maestro delle navi e dai Romani l’arnese di legno che, forato e adattato nell’albero maestro sotto la coffa o in luogo di questa, facilitava il movimento di grossi cavi. ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...