(gr. ῎Εδεσσα) Antica capitale dell’Osroene (Mesopotamia settentrionale); l’attuale Urfa (Turchia). Fondata da Seleuco I di Siria (303 a.C.) sul luogo della precedente Ūrhāi, ebbe popolazione greco-araba. [...] Dopo il periodo ellenistico la città passò a una dinastia locale che si destreggiò tra Parti e Romani, che se la contesero a lungo. Il cristianesimo vi si diffuse molto presto e nel 4°-5° sec. fu centro di una fiorente scuola di studi filosofici e ...
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(lat. Insŭbres) Popolazione celtica, originaria della Gallia transalpina e stanziatasi nell’Italia settentrionale, tra il Ticino e il Lago di Como, sullo scorcio del 5° sec. a.C. Loro centro principale [...] di Clastidio (222). Alleati di Annibale durante la seconda guerra punica, furono definitivamente domati nel 194. Ottennero la cittadinanza romana nel 49 a.C.
Dagli I. prende nome di Insubria, in fitogeografia, la regione comprendente il Canton Ticino ...
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Uomo di stato e di guerra (n. 1130 circa - m. Tuscolo 1183); dal 1162 cancelliere dell'impero, legato imperiale in Italia dal 1164 e in prima linea nelle vicende di quegli anni, nel 1165 succedette a Corrado [...] di Wittelsbach nell'arcivescovado di Magonza. Nel maggio 1167, sconfiggeva i Romani al Tuscolo. Tornato in Italia nel 1171 dové lottare contro l'opposizione delle città toscane e fu sconfitto a Colle di Val d'Elsa (1172). Si adoperò inutilmente per ...
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Comune della prov. di Campobasso (49,8 km2 con 8282 ab. nel 2007).
È situato a 482 m s.l.m. al margine meridionale di una pianura alluvionale, ai piedi dei Monti del Matese. Industrie alimentari e di laterizi.
L’antica [...] Bovianum, capoluogo dei Pentri Sanniti, fu espugnata dai Romani nel 305 a.C.; nuovamente conquistata da Silla durante la guerra sociale (89 a.C.), perse ogni importanza. Vespasiano vi stabilì una colonia di veterani della legione XI Claudia. ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] Tempio (I Re, VI-VIII) che divenne sempre più il centro e il simbolo degli Israeliti sino alla sua definitiva distruzione ad opera dei Romani nel 70 d.C.Dopo la morte di Salomone (927-926 a.C.) si costituì a nord un nuovo regno che prese il nome di ...
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CAPOCCI (de Capoccinis, da Capucinis, Capoccini), Giovanni
Massimo Miglio
Nacque nella prima metà del sec. XV dall'autorevole famiglia romana dei Capocci. La prima notizia che abbiamo su di lui è dovuta [...] il delitto, ma anche il C., padre dell'ucciso, "giacché il metodo spiccio, usato da Paolo II per reprimere le brighe romane consisteva nell'arrestare tutt'e due le parti" (V. Zabughin, p. 136).
Le ragioni dell'omicidio sono state variamente sfumate ...
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ANDALÒ, Castellano
Emilio Cristiani
Della celebre famiglia bolognese, zio di Brancaleone, benché all'incirca coetaneo, si trovava a Treviso come podestà, quando venne chiamato a succedere al nipote [...] indicato anche dal modo con cui egli sfruttò il possesso degli ostaggi rimasti a Bologna: non li fece restituire finché i Romani non lo ebbero liberato e finché non gli ebbero versato integralmente lo stipendio che gli era dovuto per i pochi mesi dei ...
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Figlio (m. 80 a. C.) di Tolomeo X succe dette a Tolomeo IX (80), per volere di Silla, come coreggente e marito della matrigna Cleopatra Berenice che ben presto uccise: ciò provocò una rivolta durante la [...] quale fu ucciso, dopo 19 giorni di regno. Aveva ceduto per testamento l'Egitto ai Romani. ...
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(croato Brijuni) Piccolo arcipelago, situato a 2 km dalla costa SO dell’Istria, in vicinanza di Pola (7,4 km2 con 500 ab. circa). Consta di B. maggiore, la più bella del gruppo, B. minore e 10 scogli.
Le [...] isole, dette anticamente Pullariae, furono abitate in tempi preistorici e romani. Abbandonate nel Medioevo, furono comprate nel 1895 dall’industriale meranese P. Kuppelwieser, che trasformò B. maggiore in un vasto parco e creò l’organizzazione ...
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Figlio (m. Gerticos, Valladolid, 672) di Chindasvindo; fu associato al trono dal padre nel 649. Rimase re anche dopo la morte del padre (653), benché l'VIII Concilio di Toledo stabilisse che l'elezione [...] dei re era riservata al clero e ai nobili. Favorì la fusione del suo popolo coi Romani stabilendo una legislazione comune col Liber iudiciorum, valido per i due popoli (654), e stabilendo così il principio della territorialità del diritto. ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...