Mitologia
Nella mitologia classica, divinità della natura. Le N. erano venerate dai Greci antichi come geni femminili delle fonti, dei fiumi e dei laghi (Naiadi), delle foreste (Driadi o Amadriadi), dei [...] monti (Oreadi); erano benigne verso i mortali, di cui non disdegnavano l’amore. Dai Romani le N. furono identificate con divinità indigene dell’acqua e delle sorgenti (Camene, Carmenta, Giuturna). Il culto si svolgeva all’aperto o in piccoli santuari ...
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Poeta svedese (Strängnäs 1799 - Stoccolma 1839). Formatosi sulla cultura romantica, si affermò fin dalle opere giovanili (Runesvärdet "La spada runica", tragedia, 1820; Runor "Rune", poesie, 1825). Determinante [...] per la sua evoluzione fu un soggiorno in Italia (1827-29), cui si ispirano le brevi liriche e i Sonetti romani, pubblicati in Hesperider (1835), e il volume in prosa e versi Minnen från Södern ("Ricordi del Sud", 2 voll., 1831-39). ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] nel 1895 lo aveva chiamato a collaborare a «quel vivo fascio di energie militanti» che si raccoglieva intorno alla rivista romana, d’ispirazione dannunziana, Il Convito.
I Conviviali ebbero subito una seconda edizione nel 1905 (rist. 1910), e sono la ...
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(gr. ᾿Ατέλλα) Antica città osca della Campania che, per la posizione e le risorse del suo territorio, ebbe vita fiorente, sopravvivendo fino al sec. 11°. Entrò nell’orbita romana nel 338 (o 313) a.C.; [...] al 649, fu poi ripristinata nel 1049 ad Aversa.
Ad A. ebbe origine la fabula atellana, specie di antica farsa romana con maschere fisse (per es. Bucco, Dossenno, Macco, Pappo) e spirito molto grossolano. Ebbe dapprima lingua e carattere popolare e ...
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CHECCHETELLI, Giuseppe
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 25 nov. 1823 da Antonio e da Vincenza Campanelli, originari di Ciciliano presso Tivoli. Si laureò in diritto, ma non esercitò mai la professione [...] Risorg., III (1916), pp. 189-201; sulla sua attività nel quadro più generale del liberalismo romano: F. Bartoccini, La "Roma dei Romani", Roma 1971, passim; Id., Lettere di M. Caetani…, Roma 1974, ad Indicem; A. M. Isastia, Roma nel 1859, Roma 1978 ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] abissino di Aksum.
Alessandro Magno conquista l’Egitto (332 a.C.).
146 a.C. Distruzione di Cartagine a opera dei Romani. Sarà ricostruita circa un secolo dopo per volere di Giulio Cesare. Nel giro di alcuni decenni l’intera A. settentrionale cade ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] . a V. C., Poesie, Milano 1942, pp. 11-33; G. Piovene, La poesia di C., in Corriere della Sera, 18 sett. 1942; B. Romani, C., Padova 1943; P. Pancrazi, Il classicismo di C., in Scrittori d'oggi, s. I, Bari 1946, pp. 183-87; Bollettino Arti e Lettere ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] , il Taunus e l’Odenwald (sempre procedendo da N a S). Più a oriente si eleva il Harz (la Hercynia Silva dei Romani, toponimo dal quale ha preso nome il corrugamento); a occidente del Harz, con un allineamento SE-NO, il modesto Wesergebirge e la ...
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Figlio di Pierfrancesco (Firenze 1513 - Venezia 1548), del ramo cadetto dei Medici detti i Popolani, e di Maria Soderini; chiamato col diminutivo, perché piccolo e debole (poi, dai nemici, per le sue imprese, [...] anche Lorenzaccio). A Roma nel 1530, alla corte di Clemente VII, per farsi notare decapitò alcune statue d'imperatori romani. Rimasto impunito, riparò a Firenze presso il cugino duca Alessandro; quando questi, in una questione di eredità, favorì l' ...
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Studioso dell'antichità classica (Fürth 1881 - Wedel 1973), prof. all'univ. di Tubinga (1918) e poi (1918-61) a Jena. Si è occupato di varî aspetti del diritto greco, particolarmente per l'età ellenistica; [...] dei rapporti tra Egitto e mondo greco, e perciò di testi dell'Egitto ellenistico; di oratori greci (Isocrate) e romani (Cicerone). Tra gli scritti: Syneidesis-Conscientia (in Jenäer Akademische Reden 6, 1928); voci Πέρσαι, Πέρσαι τῆς ἐπιγονῆς, nella ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...