Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] Ma il passo decisivo viene compiuto da Uguccione nel suo commento al Decreto (1188-1191). Egli intende per limina «anche la curia romana, ovunque sia» (Maccarrone 1991, 2° vol., p. 1143 n. 29). Ovunque sia. Ciò significa che Roma è là dove è la Curia ...
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Giureconsulto (Gattinara 1465 - Innsbruck 1530). Accettò (1501) l'ufficio di consulente della duchessa Margherita d'Asburgo; quando a questa fu affidato il governo della contea di Borgogna e dei Paesi [...] distinse per imparzialità ed energia. Nominato gran cancelliere del re di Spagna, seppe condurre Carlo alla corona dei re dei Romani e isolare la Francia. Dopo la battaglia di Pavia (1525), sostenne l'opportunità di garantirsi l'amicizia italiana per ...
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Canonista (Grönenbach 1680 - Feldkirch 1728). Benedettino, studiò a Salisburgo e qui insegnò diritto canonico. Lasciò la cattedra nel 1715, quando fu eletto priore del monastero di Feldkirch. Opere principali: [...] tum divino positivo nec non iure gentium nova et scientifica methodo derivata (1722); Consultationes canonicae, ecc. (1724); Iurisprudentia publica imperii Romani-germanici, ecc. (post., 1731); Iurisprudentia practica consiliaria (post., 1737). ...
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SILENZIO
Guido Donatuti
. Diritto. - Indica nell'uso tecnico giuridico il comportamento di chi non contraddice o non si oppone a una proposta o a un atto altrui.
Diritto romano. - Questo comportamento [...] o non piuttosto possano considerarsi quali particolari applicazioni di un principio generale. Se l'indagine storica delle decisioni delle fonti romane non è fallace, non vi può essere dubbio ad accogliere come esatta la soluzione di coloro, i quali ...
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TREBAZIO TESTA, Caio
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Personaggio romano, nato probabilmente a Velia. Cicerone, che lo ebbe caro, gli indirizzò varie lettere (Ad Fam., 7, 6-22) e gli dedicò i Topica: per raccomandazione [...] fra il 54 e il 53 in Gallia, nello stato maggiore di Cesare. Non sembra che abbia percorso la carriera politica. Come tutti i Romani del tempo si occupò di filosofia, e pare che almeno per qualche tempo abbia seguito la secta epicurea; ma la sua alta ...
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Opera («Sentenze di Paolo») della giurisprudenza postclassica romana, che un tempo si riteneva ispirata ad altra precedente del giurista classico Paolo Giulio, ma che oggi si fa per lo più risalire, almeno [...] tra la fine del 3° e l’inizio del 4° sec. d.C. Contiene non solo passi di Paolo e di altri giuristi romani, ma anche epitomi di costituzioni imperiali, alcune delle quali emanate nel 5° sec., a testimonianza dei numerosi interventi di integrazione e ...
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Giurista (Napoli 1647 - ivi 1717); avvocato famoso, fiscale della Real Giurisdizione e fino al 1713 prof. di diritto feudale nell'univ. di Napoli. Dopo il 1702 ebbe l'incarico di raccogliere, insieme con [...] però interrotto per gli avvenimenti politici. In polemica contro le pretese della Santa Sede, scrisse il trattato Nullum ius romani pontificis maximi in Regnum neapolitanum (1707). Fu amico e protettore di G. B. Vico, che fece nominare prof. di ...
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Giurista, nato a Königsberg il 13 settembre 1790, morto il 10 febbraio 1868. Nel 1817 professore di diritto a Königsberg, più tardi professore onorario di diritto romano a Berlino, nel 1841 membro dell'Accademia [...] magistrale erudizione acquistò insigni benemerenze nel campo degli studî romanistici.
Il suo Manuale latinitatis fontium iuris civilis romani (Berlino 1837) è, nella storia della lessicografia giuridica, un lavoro fondamentale. Tra le altre opere sue ...
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Dichiarazione, per lo più a formula obbligata, dell’adesione di una persona o di una comunità a una determinata religione; spesso anche la solenne riconferma dell’adesione già avvenuta. In senso stretto, [...] anche se il semplice compimento di un atto rituale (per es., il sacrificio all’immagine dell’imperatore, cui i Romani volevano costringere i cristiani nei periodi di persecuzione) può prendere il posto della p. verbale in religioni non dottrinali ...
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Giurista italiano (Orbetello 1855 - Desio 1934), prof. di diritto romano a Urbino, Padova e Pisa, socio nazionale dei Lincei (1918). Espose limpidamente questo diritto nella sua essenza civilistica, e [...] diritto romano (1879); Introduzione enciclopedica alle scienze giuridiche e sociali (1891); Le dottrine giuridiche degli agrimensori romani (1897); Per la storia della giurisprudenza e delle università italiane (1915, 1921); Della proprietà (2a ediz ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...