CATANIO, Francesco Costanzo
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel 1602. La tradizione lo dice dapprima a Ferrara allievo dello Scarsellino, poi a Bologna (1625-27) alla scuola del Reni. Tuttavia in [...] armigeri in acconciature sbirresche; pezzi di eccezionale bravura, rievocanti in maniera trasparente tipi incontrati in vagabondaggi romani, tra le compagnie degli "sregolati caravaggeschi" del terzo decennio. Sotto questo aspetto è significativo il ...
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CICINO, Francesco
Mario Rotili
Nacque a Caiazzo (Terra di Lavoro), come si desume dal contratto stipulato il 17 maggio 1491 con Bernardino di Bernardo, cancelliere di Alfonso d'Aragona duca di Calabria, [...] i ricordi melozzeschi dello Scacco, il C., si apre quindi ai modi umbri, che fondendosi con quelli romani danno luogo a un decorativismo favorevolmente accolto nell'ambiente napoletano. Lo attesta una tavola di poco posteriore, fondatamente ...
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CONTI, Giacomo
Daniela Moretti
Figlio di Giovanni, operaio, e di Paolina Pompeo, nacque a Messina nel 1813. Ricevette i primi insegnamenti di piaura a Messina, allievo di L. Subba, di cui abbandonò [...] riproduce (p. 39) il bozzetto dell'affresco raffigurante S. Benedetto che riceve nella grotta di Subiaco i figli di due patrizi romani e, entro due tondi, S. Maria della Scala e S. Scolastica. Dopo aver compiuto queste opere venne inviato dal comune ...
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CESARI, Filippo
Werner Oechslin
Non si conoscono i dati "biografici di quest'architetto documentato da un codice manoscritto di disegni della Biblioteca Corsiniana di Roma, conservato nel Gabinetto [...] che si ripropone il problema dell'architettura a partire dai suoi elementi di base, gli ordini. Contrasta con ciò l'editoria romana ed in specie la tipografia dei de' Rossi che si limita, a pubblicare modelli e motivi dei grandi architetti del Cinque ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] Montanari, dove, soprattutto nell'Ercole che uccide l'idra e nei tondi soprastanti con Teste di imperatori romani, si esplicita una cultura antiquaria tipicamente padana, che riallacciandosi alle invenzioni trecentesche di Altichiero si avvicina alla ...
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DE MARCHIS, Tommaso
Helmut Hager
Nacque a Roma nel 1693. La sua formazione di architetto avvenne presso Carlo Francesco Bizzaccheri, al quale rimase sempre legato (Missirini, 1823, pp. 225 s.; Mallory, [...] probabilmente sull'esempio di F. Fontana nella basilica dei Ss. Apostoli, aumentò l'altezza della chiesa sull'Aventino di 16 palmi romani, cioè 3,52 metri (Zambarelli, 1924, p. 14), e sostituì inoltre le capriate con una volta a botte. I progetti del ...
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CANUTI, Domenico Maria
Marina Barbolini Armandi
Figlio di Luca e di una Santina, nacque a Bologna il 5 apr. 1626; sua sorella Giulia, pure pittrice, sposò Domenico Maria Bonaveri: fu madre di Domenico, [...] Valverde ad Imola; ma la sua prova più antica rimastaci è costituita, forse, dai due affreschi per la tribuna di S. Francesca Romana a Roma con il Martirio di due sante, menzionati dal Titi nel 1674 (p. 227: vedi anche L. Mortari, Mostra dei restauri ...
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GARVO ALLIO (Aglio, Allio, Garavaglio), Matteo
Elisabetta Molteni
Figlio di Domenico, di professione notaio, e di Elena Ferrabosco, nacque intorno al 1605 a Scaria, oggi frazione di Lanzo d'Intelvi. [...] frutto della sua collaborazione ai moltissimi cantieri romani diretti prima da Domenico e Giovanni Fontana e Roma 1968, pp. 44, 188, 192; H. Hibbard, Carlo Maderno and Roman architecture: 1580-1630, London 1971, pp. 101 s.; G. Gualdo, Giardino ...
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FRANCHI
Mara Visonà
Architetti, scultori e scalpellini, quasi tutti originari di Carrara, attivi dal Seicento all'Ottocento, i cui legami di parentela non sono sempre chiari. Fra i nativi di Carrara, [...] vanno avanti nel 1718 e 1721. Lavorò a un busto di Solone e ad alcuni ritratti della serie degli imperatori romani. Nelle liste contabili Francesco descrive puntualmente le integrazioni, le aggiunte, gli scambi di teste e i busti frammentari. Esempio ...
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GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] , grazie alle tavole presenti nel contributo di M. Accascina è possibile vederla spoglia: essa appare vicina ai due esemplari romani, soprattutto per la presenza di smalti traslucidi che ne ornano la base, per la tipologia della santa che tiene nella ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...