Divinità venerate dai Romani, specialmente nel culto privato presso il focolare domestico con Vesta e con i Penati. Il lare familiare vegliava sulle fortune della casa e a lui i membri della famiglia rendevano [...] . Anche il territorio dello Stato ebbe i suoi L.; ai Lares praestites fu consacrato un tempio sulla Via Sacra.
Nell’arte romana, i L. sono raffigurati come giovanetti ricciuti, con tunica corta, cinta e alti calzari, in atto di danza, levando nella ...
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Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano [...] semplici ridotte, di forma circolare o quadrangolare, spesso senza baraccamenti per le truppe; i secondi erano invece recinti rettangolari saldamente fortificati, con argini e terrapieni dapprima, poi, ...
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CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] , Oxford 1929, s. v. Curia; Curiae novae; Curiae veteres; Chalcidicum; Graecostasis; A. Bartoli, I lavori della Curia (Ist. Studi Romani), Roma 1938; id., Il monum. della perpetuità del Senato, in Capitolium, 1938, p. 547 ss.; G. Lugli, Roma antica ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] . E d'altra parte erano anche molti altri, e di segno opposto, gli incontri che egli poté fare in quei primi anni romani: valga per tutti il nome di Thorvaldsen, e fra i tedeschi, quello del paesaggista J. A. Koch. Quest'ultimo, peraltro, recatosi a ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] e portato a Roma da Elagabalo per celebrare le nozze tra C. e il dio solare d'Emesa, appartenesse ad epoca romana o precedente.
Le raffigurazioni della dea C. possono raggrupparsi in quattro tipi da attribuire ciascuno ad una diversa forma di ...
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VALLO
Federico PFISTER
. La parola era dai Romani usata con un doppio significato: il primo e più proprio era quello di una palizzata o stecconato di legno, piantato al di sopra e a rinforzo di un aggere [...] e la terra battuta prevalevano sulla pietra.
Anche i Greci usarono tali palizzate (χαρκώματα), ma sopra tutto ne fecero uso i Romani nella loro architettura militare, e Vegezio (I, 24 e III, 8) distingue nettamente l'aggere di terra dal vallo di pali ...
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DIGNITAS
G. Becatti
Concetto che gli scrittori romani riferiscono spesso all'arte e in cui confluiscono il decoro, la grandiosità, la gravità, talvolta in paragoni fra eloquenza ed arti figurative, [...] ., i, 36), la d. è quasi un attributo della bellezza maschile, la venustas di quella femminile. L'architettura per i Romani deve unire l'utilitas alla d., come esprime ad esempio Cicerone (De orat., iii, 46, 180) quando parla delle colonne sostenenti ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] per la testa, chiuso nella parte superiore); più raro il tipo alato, che perdura peraltro fino all’età romana. Nell’arcaismo sorgono anche il tipo della Pròmachos, rappresentata in movimento (vasi dipinti, bronzetti, frontoni dello Hekatòmpedon, di ...
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GIOVANNI, STEFANO e NICCOLÒ
S. Manacorda
Pittori romani documentati nell'abbaziale benedettina di S. Anastasio a Castel Sant'Elia, presso Nepi (prov. Viterbo), da un'iscrizione dipinta nell'abside, [...] / laus nepu(s) Ioh(anni)s".Non vi è alcun dato biografico relativo a G., Stefano e Niccolò, a parte la loro origine romana; più volte è stata ipotizzata l'appartenenza dei primi due fratres a un ordine monastico, ma il tono dell'iscrizione sembra non ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...