TALASSIO
Giulio Giannelli
. Invocazione che si ripeteva nella cerimonia nuziale presso gli antichi Romani.
L'origine e il significato di questo grido sono ignoti, come erano ignoti ai Romani stessi: [...] o che sia il nome sabino del dio del matrimonio, o che si debba ravvisare in esso un'antica divinità nuziale itifallica dei Romani. In Grecia, T. comparisce come epiteto di Zeus, nel culto di Sicione, ed anche come epiteto di Ermete.
Bibl.: O. Höfer ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione a Roma
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A differenza dei Greci, i Romani non hanno avuto una poesia epica [...] sfera di potere commerciale, come testimonia il trattato con Cartagine del 348 a.C. Ma è all’inizio del III secolo che i Romani iniziano a espandersi a scapito delle colonie greche dell’Italia meridionale. La resa di Taranto nel 272 a.C. porta a Roma ...
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PUNICO
Giorgio Levi Della Vida
. Aggettivo da Poeni, nome col quale i Romani designarono i Cartaginesi. La sua forma lo riavvicina a quello greco dei Fenici (Φοίνικες), e non è chiaro a che cosa sia [...] dovuto il passaggio a sorda (p) dell'aspirata ph: se cioè a un intermedio etrusco (in tal caso i Romani avrebbero avuto dagli Etruschi la prima notizia di Cartagine) o nel fatto che il termine Poeni rifletta una denominazione indigena (la lingua ...
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ACHAIA (᾿Αχαία)
G. C. Susini
L. Rocchetti
Col nome di A. i Romani designarono i paesi che avevano opposto l'ultima resistenza attorno al golfo di Corinto, e quelli più a mezzogiorno, la cui occupazione [...] e con il golfo di Corinto.
Non si può parlare di un vero e proprio piano di urbanizzazione e di colonizzazione romana in Grecia: tuttavia si distinguono agevolmente una fase cesariana, cui risalgono le colonizzazioni di Corinto e di Dyme (Pompeo), e ...
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Il più antico degli annalisti romani, nato verso la metà del sec. III a. C.; nel 225 prese parte alla guerra gallica, e dopo la battaglia di Canne, già senatore, fu mandato a Delfi per interrogare l'oracolo [...] quella della seconda era fatta come da contemporaneo. E per le due guerre puniche F. fu fonte importante per le notizie romane di Polibio; mentre per i tempi più antichi sono dubbî i suoi rapporti con Diodoro.
Bibl.: H. Peter, Historicorum Romanorum ...
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Figlio (n. Leida 1228 - m. 1256) di Fiorenzo IV, conte d'Olanda, e di Matilde di Brabante; conte d'Olanda dal 1235. Alla morte di Enrico Raspe, il partito avverso agli Svevi lo elesse (1247) re dei Romani, [...] ma G. riuscì a ottenere il suo completo riconoscimento in Germania solo dopo la morte di Corrado IV (1254). Sotto di lui diminuì notevolmente la potenza del potere regio per i numerosi privilegi concessi ...
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paganésimo Termine usato a indicare le religioni tradizionali dei greci e dei romani in opposizione al cristianesimo. Tali religioni erano infatti sopravvissute soprattutto nei villaggi delle campagne [...] (pagi). Soltanto in questo senso storico il termine è ancora usato nella storia delle religioni ...
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Antica popolazione del Sannio, la principale fra le tribù sannitiche. Opposti ai Romani nelle guerre sannitiche e durante la spedizione di Pirro in Italia, rimasero fedeli a Roma nel corso della campagna [...] attiva nella guerra sociale subendo la rappresaglia di Silla. In età preromana, il centro più importante fu Boviano; in epoca romana, nel territorio dei P. furono i municipi di Aesernia, Aufidena, Bovianum, Fagifulae, Saepinum, Terventum e Venafrum. ...
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Pedine bianche e nere (dette anche calces o calculi) usate dagli antichi Romani per un gioco che si svolgeva tra due avversari sopra una scacchiera (tabula latruncularia) con un numero imprecisato di caselle. [...] I l. si distinguevano in ordinarii e vagi e si muovevano in modo diverso, ciò che ha fatto supporre un’analogia dei l. con il gioco degli scacchi; perdeva la partita chi restava senza pezzi o senza possibilità ...
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Antica città della Mesia inferiore, corrispondente all’odierna Iglița nella Dobrugia. I Romani se ne impadronirono stabilmente nel 1° sec. d.C. e ne fecero un importante campo delle loro legioni (V Macedonica, [...] poi II Herculia); accanto agli impianti militari si sviluppò una nuova cittadina romana. Assegnata nella riforma di Diocleziano alla provincia di Scizia (diocesi di Tracia), fu poi soggetta alle invasioni dei Goti (4° sec.) e riconquistata da ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...