In archeologia, con riferimento agli antichi Romani, vaso di uso comune per lo più panciuto e fornito di coperchio. Le o. erano particolarmente usate nella cucina per cuocere le vivande o conservare i [...] cibi. Furono anche usate per raccogliere le ceneri del defunto, particolarmente nel 1° sec. a.C. e nel 1° d.C., prima che prevalesse il rito dell’inumazione; le o. funerarie, che portavano sulla pancia ...
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Relativo all’assedio (lat. obsidio). Presso gli antichi Romani, corona o. (lat. corona obsidionalis o graminea) era la ricompensa militare concessa al comandante che avesse soccorso e liberato truppe assediate; [...] consisteva in una ghirlanda di erbe e fiori selvatici raccolti sul luogo dell’assedio.
Le monete o. erano monete di necessità, coniate irregolarmente in difetto di moneta normale in seguito a speciali ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] console dell'Università degli orefici di Roma. Rinomatissimo, lavorò per la corte pontificia di Pio VII e per le case patrizie romane.
Restano di lui vari pezzi d'argento di squisita fattura in uno stile che già preannuncia il neoclassicismo. Suo il ...
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PRONUBA
Ugo Enrico PAOLI
. Nel rito nuziale dei Romani era prescritto che la sposa in tutti gli atti della cerimonia fosse assistita da una matrona detta, per tale ufficio, pronuba (pronúba). Le più [...] importanti tra le mansioni della pronuba erano accompagnare la sposa al lectus genialis e congiungere la destra degli sposi (manuum iniunctio). L'onorevole incarico di far da pronuba poteva essere affidato ...
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Era presso i Romani l'ultimo e il più solenne dei giorni sacri al culto dei trapassati (Manes); cadeva il 21 febbraio. Il periodo dei Parentalia sacro al culto dei morti si apriva l'11 febbraio e durava [...] undici giorni; l'ultimo giorno (21 febbraio) aveva carattere di festa pubblica (feriae publicae), a differenza degli altri giorni nei quali le manifestazioni in omaggio ai defunti avevano carattere privato. ...
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Nome di varî giuristi romani. Due di essi, A. Tucca e A. Namusa, sono citati da Pomponio (Dig., I, 2, De orig. iur., 2, 44) come allievi del grande contemporaneo di Cicerone, Servio Sulpicio Rufo; il terzo, [...] Aufidio Chio, citato in un passo di Ulpiano, sembra essere vissuto sotto Domiziano. È probabile che tutte le citazioni fatte dagli autori col semplice nome di Aufidio, compresa quella del grammatico Prisciano ...
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INFERIE (Inferiae)
Giulio Giannelli
Era così chiamato dai Romani il sacrificio offerto ai Mani (v.); detto anche sollemnia mortis. Il sacrificio si celebrava talvolta ogni due mesi, ma generalmente in [...] feste Rosalia, della Violatio e dei Parentalia (die natalis et rosationis et violae et parentalibus, dice un'iscrizione romana). Le inferie consistevano, oltre che nello adornamento delle tombe con fiori e con corone e nella celebrazione di banchetti ...
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Tra i personaggi romani di questo nome è da ricordare C. Aurelius M. f. Cotta, nato nel 120 e nipote di Rutilio Rufo, che difese nel 90 in un processo de repetundis. Amico di Druso, fu accusato nel 90 [...] d'aver sobillato gl'Italici alla rivolta e dovette andare in esilio; ritornò a Roma solo nell'82. Console nel 75, fece passare una legge che risollevava il tribunato depresso da Silla, e una sui giudizî ...
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INSTAURAZIONE
Giulio Giannelli
. Con la parola instauratio i Romani designavano il costume di prolungare i giuochi pubblici (ludi), allo scopo di ripetere quelle parti di essi che risultassero compiute [...] in modo non conforme alle norme prestabilite. Poiché i giuochi pubblici avevano tutti origini e carattere religioso, così è naturale che fosse anche per essi richiesta quella stretta osservanza delle regole ...
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RUSTICI, Cencio e Agapito
Remigio Sabbadini
Umanisti oriundi romani. Cencio nacque verso il 1390; viveva ancora nel 1445. Ebbe maestro di latino Francesco da Fiano, di greco Manuele Crisolora. Fu nella [...] cancelleria vaticana dal 1411 al 1445, accompagnando la curia in tutte le varie peregrinazioni. Tradusse dal greco un opuscolo di Aristide, due di Plutarco, l'Axiochus pseudoplatonico e le epistole di ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...