Mitico eroe della Troade, divenuto anche l'eroe massimo del Lazio. Le sue gesta occupano una parte cospicua dell'Iliade, e formano il soggetto dell'Eneide. La sua leggenda si può dividere in tre parti.
Enea [...] . des Aeneasmythus, Magdeburgo 1894; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 195 segg.; E. Ciaceri, Alcune osservazioni sulla leggenda di Enea e Didone nella letteratura romana, in Studi di letteratura filologica latina, Torino 1917, p ...
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Capo dei Treveri, rivale di Induziomaro, amico dei Romani, conservò la signoria sul suo popolo anche dopo la conquista romana (53 a. C.). ...
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POPA
Gioacchino Mancini
. Così si chiamava presso i Romani un ministro addetto al culto, il cui ufficio era di apprestare tutto ciò che fosse necessario al sacrificio di un animale e di abbatterlo con [...] al ginocchio, donde l'epiteto di succinctus che gli si dava (Suet., Claud., 32; cfr. Prop., IV, 62). Così vediamo rappresentati, con la scure nella destra, tali ministri del culto in alcune statue e nei numerosi rilievi romani con scene di sacrifici. ...
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Figlio di Mastanabale, nipote di Massinissa, ottenne dai Romani, dopo la morte di Giugurta (104
a. C.), parte del regno di Numidia, con l'appoggio di Mario. ...
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(lat. Iceni) Antica popolazione della Britannia. Ribellatasi ai Romani sotto la guida della regina Boudicca, fu soggiogata dal legato imperiale Svetonio Paolino (60 o 61 d.C.). ...
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Strumento a fiato in uso presso i Romani, costituito da un lungo tubo di bronzo piegato a cerchio o diritto. Serviva per segnali militari. ...
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SALUTE (lat. Salus)
Gioacchino Mancini
Divinità venerata dai Romani, che aveva rapporto diretto con il benessere e la felicità dello stato in pace e in guerra. Il suo culto aveva quindi un significato [...] e un'importanza del tutto politica, o meglio sociale, venendo invocata con i titoli di Salus publica, o di Salus populi Romani. Di riflesso essa proteggeva anche la buona salute dei cittadini, in quanto lo stato non può che felicitarsi e trarre utile ...
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(gr. Χάριτες) Divinità dell’antica Grecia (dette dai Romani Gratiae), personificazioni della grazia e della bellezza e loro dispensatrici. Figlie di Zeus e di Eurinome, furono presto comprese fra le divinità [...] apollinee e spesso unite alle Muse. Il centro più antico del loro culto sembra essere stato Orcomeno di Beozia, dove fu fissato il numero delle C. e fu deciso il loro nome: Aglaia, la splendente; Eufrosine, ...
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(lat. Gallia Cisalpina o Citerior) Nome dato dai Romani (in contrapposto alla G. Transalpina) alla regione compresa tra le Alpi e la linea Rimini-Pisa, che segnava il confine dell’Italia. Oggetto di una [...] progressiva conquista e romanizzazione a partire dal 3° sec., fu organizzata a provincia da Silla. La G. a mezzogiorno del Po ebbe il diritto di cittadinanza dopo la guerra sociale (con le leggi Iulia ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...