grattachecca /grat:a'kek:a/ s. f. [der. di gratta(re), con l'aggiunta scherz. di Checca, ipocoristico region. del nome Francesca], roman. - (gastron.) [bevanda fatta con ghiaccio tritato e caffè o sciroppi [...] di frutta e sim.] ≈ [→ GRANITA] ...
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crostino s. m. [dim. di crosta]. - (gastron.) [fettina di pane abbrustolita, spalmata d'olio o di varie salse, servita in genere come antipasto] ≈ (roman.) bruschetta, [più grande, per lo più fritto o [...] arrostito] crostone ...
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impazzire /impa'ts:ire/ v. intr. [der. di pazzo, col pref. in-¹] (io impazzisco, tu impazzisci, ecc.; aus. essere). - 1. [perdere l'uso della ragione] ≈ ammattire, (fam.) dare di testa, (fam.) perdere [...] il ben dell'intelletto, (gerg., roman.) sbroccare, (gerg., settentr.) sclerare, uscire di senno. ↔ rinsavire. ▲ Locuz. prep.: iperb., da impazzire [di sensazione molto forte, positiva o negativa, che fa andare fuori di sé: un mal di denti da i.] ≈ da ...
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impiastro (o empiastro) s. m. [lat. emplastrum, gr. émplastron "unguento"]. - 1. (farm.) [preparazione farmaceutica per uso esterno] ≈ ⇓ cataplasma, erbolato, pittima, senapismo. 2. (fig., fam.) a. [lavoro [...] mal fatto: chi ha fatto quell'i.?] ≈ disastro, guaio, (region.) papocchio, pasticcio, pastrocchio, (roman.) pecionata. b. [persona lamentosa, importuna, anche scherz.: sei un vero i.!] ≈ cataplasma, disastro, (scherz.) piaga, pittima, strazio. ...
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caciaio /ka'tʃajo/ (roman. caciaro) s. m. [der. di cacio] (f. -a). - (mest.) [chi fabbrica cacio] ≈ (region.) casaro, formaggiaio. ⇓ cascinaio. ...
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cacimperio /katʃim'pɛrjo/ (o cacimpero, roman. cazzimperio /kat:sim'pɛrjo/) s. m. [comp. di cacio e di un secondo elemento incerto], region. - (gastron.) [condimento di verdure crude a base di olio, sale, [...] pepe e aceto] ≈ pinzimonio ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. dalla confluenza col Siret, ed è mercato...
Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, la claustrofobia, il delirio e l'allucinazione...