Architetto russo (n. 1858 - m. Mosca 1924). Si formò all'Accademia di belle arti di Pietroburgo. A Mosca costruì il Museo statale A. S. Puškin (1898), i grandi magazzini (noti come GUM, 1908), il cinema-teatro Kolizej, il ponte Borodino (1912), la facoltà di geologia (1914-16) ...
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Poeta e narratore spagnolo (Malaga 1877 - Madrid 1943), d'ispirazione cattolica e di stile classicheggiante. Casta de hidalgos (1908) fu il romanzo che gli diede fama; seguirono Comedia sentimental (1909); El amor de los amores (1910); Amor de caridad (1922); Varón de deseos (1929). Cristo en los infiernos (1941), il suo romanzo più riuscito, rappresenta la Spagna negli anni precedenti la guerra civile. ...
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Menestrello francese, autore del Roman de la Violette che narra dell'innocenza riconosciuta di una donna, amica fedele di Gerardo di Nevers, calunniata da un cavaliere sleale. Per convalidare la sua accusa, [...] con un sotterfugio. Il motivo conduttore del poema, finito di comporre nel 1227, è, con qualche variante, quello di opere anteriori, quali il Roman de la
Rose (1199-1201) e il Comte de Poitiers (1180); ben diverso è però il tono poetico, che nel ...
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Scrittore romeno (Tecuci 1847 - Roman 1917). Prof. di liceo, cominciò a scrivere tardi, raccontando impressioni e fantasie delle sue lunghe e pittoresche gite carpatiche, raccolte nei volumi Pe drumuri [...] de munte ("Su strade di montagna", 1914) e În munţii Neamţului ("Nei monti di Neamţ", 1921, postumo). Ha lasciato anche due libri di novelle, Cucoana Marieta ("La signora Marieta", 1916), e Floricica ("Il ...
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Musicista romeno (Roman, Moldavia, 1912 - Parigi 1996). Studiò nella Musikhochschule di Berlino ed esordì come direttore d'orchestra nel 1942. Nel 1945 diresse l'Orchestra Filarmonica di Berlino, acquistando [...] da allora, attraverso concerti in Europa e in America, larga fama internazionale. Fu anche autore di musica sinfonica, di saggi di critica musicale e di filosofia ...
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Figlio (1201-1264) di Roman Mstislavič; cercò di creare un grande regno dal Dnepr ai Carpazî. Nel 1240, quando i Mongoli presero Kiev, si riconobbe vassallo dell'Orda d'Oro e assoggettò la Galizia, dominando [...] su tutta l'Ucraina. Contro i Mongoli cercò aiuti in Occidente, entrando in trattative, peraltro infruttuose, con Innocenzo IV. La dinastia si estinse nel 1340 e la Galizia fu incorporata nella Polonia ...
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Ufficiale zarista (Graz 1885 - Novosibirsk 1921); di nobile famiglia della Livonia, colonnello di cavalleria, combatté dopo la Rivoluzione d'ottobre contro i bolscevichi nella Siberia orientale, a capo di reparti cosacchi. Penetrato nella Mongolia, ne occupò la capitale Urga (1921) e ne fece proclamare l'indipendenza dalla Cina. Catturato dall'armata rossa, fu fucilato ...
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Scrittore e pubblicista romeno (Hodora, Roman, 1892 - Bucarest 1961). Romanziere e narratore assai fecondo pubblicò oltre cinquanta volumi per lo più dedicati a fatti e personaggi del suo paese. Incominciò [...] con prose di ambiente rustico e provinciale, che ricordano Sadoveanu: Scrisorile unui răzeş ("Le lettere di un piccolo proprietario", 1922); Drumul cu plopi ("La strada dei pioppi", 1924); Carnet de vară ...
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Scrittore francese (sec. 14º), autore del Roman du comte d'Anjou, finito di scrivere nel 1316; è verosimile la sua identificazione con J. M., notaio alla cancelleria reale (1286-1316), morto nel 1327. [...] Il Roman riprende in poco più di 8000 versi la leggenda della Manekine di Ph. de Beaumanoir. ...
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Dinastia russa che trae origine da Roman Jur´evič e da suo figlio Nikita Romanovič, prozio dell'ultimo zar dei Rjurikidi, Fëdor Ivanovič. Dopo l'epoca dei torbidi essa salì al trono (1613) con l'elezione [...] di Michele I, pronipote di Nikita, e figlio del metropolita di Mosca (poi patriarca) Filarete. Perse il trono (1918) con la rivoluzione bolscevica ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...